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lunedì 4 aprile 2016

Caivano (Na): Esclusiva / Antonella Castricato: "Ci hanno lasciati soli, completamente abbandonati"

Caivano (Na): Esclusiva / Antonella Castricato: "Ci hanno lasciati soli, completamente abbandonati"


di Gaetano Daniele 


Antonella Castricato
Figlia di Pasquale Castricato
l'eroe di Via Puccini ancora ricoverato in Ospedale 

Ore 11.00 circa, riceviamo una telefonata da Antonella Castricato, la figlia di Pasquale, l'eroe di Via Puccini, da pochi giorni uscito dal Coma, ma ancora ricoverato in prognosi riservata all'Ospedale Bufalini di Cesena. La situazione è delicata. Dallo scoppio del 25 Marzo scorso, sono rimaste coinvolte diverse famiglie, oltre alle attività commerciali ubicate sotto lo stabile. Danni incalcolabili. Antonella Castricato è la figlia di Pasquale, una ragazza madre, e può contare solo sulle sue forze, e dopo l'accaduto, si è sentita cadere il mondo addosso, sperava in un aiuto da parte del Comune, del Sindaco Monopoli, non solo economico, ma anche psicologico, morale ed umano. Quello che secondo Antonella Castricato è venuto a mancare nettamente. 

Sig.ra Castricato, cos'è successo stamattina negli uffici comunali preposti? 

Come da appuntamento mi sono recata con mio zio dalla dott.ssa Damiano e dalla dott.ssa Ponticelli, perchè credevo di poter contare almeno su un aiuto psicologico, umano. Aldilà di un supporto economico, che dopo quanto accaduto poteva essere incisivo, anche nelle piccole spese ordinarie. 

Cosa le hanno detto?

Pensavo di trovare conforto ed una spalla, invece ho trovato completi estranei, a tratti anche agguerriti. 

Cioè?

Mi hanno detto che stavano cercando di contattare l'Ospedale Bufalini di Cesena per capire se avevano delle convenzioni dove mandare appunto i familiari che provenivano da Paesi lontani. Ma che da diversi giorni non trovavano sponda, e quindi non sono riusciti a sapere nulla. 

Continui. 

Sì, poi mi hanno detto che loro non potevano aiutarmi economicamente, nell'ufficio c'era anche una consigliera comunale, ora con precisione non ricordo bene il nome, pare la consigliera Fusco, o qualcosa del genere, e mi hanno detto che oltre ad un biglietto del treno di andata e ritorno non potevano darmi, e che io non dovevo speculare sull'accaduto. 

E' sicura di quello che dice? Ci sembra strano che una dirigente ed una consigliera, dopo quanto accaduto, invece di stare vicino alle famiglie coinvolte nel disastro, aldilà dell'aspetto economico, possano dire quanto. 

Sì, sono sicurissima, anzi, con me c'era anche mio Zio, gli animi si sono anche un pò accesi, siamo ancora scottati da questa situazione assurda, ma non finisce qui, addirittura alludevano a strane invenzioni da parte mia, come se quanto accaduto il 25 marzo fosse una mia invenzione, oppure il Coma di mio padre sia una cosa da nulla. Ma come faccio ad andare a Cesena a spese mie? Ho finalmente intascato dopo circa 3 mesi, 600 euro. Ho delle responsabilità, ho dei figli da crescere. Mia mamma è da me, cammina ancora male, ed è soprattutto ancora scossa da quanto accaduto. Non vede il marito dal 25 marzo scorso, io non vedo mio padre dal 25 marzo scorso. Vorremmo correre da lui, vederlo, capire come sta da vicino. Comprendo che i problemi sono di chi li ha, ma non si può dire quello che ho ascoltato io stamattina. L'unica cosa che possono fare è offrirmi solo un biglietto del treno. Solo uno. Mi sento sola. Gli unici che mi hanno aperto la porta sono Francesco Emione e Luigi Sirico, pur non avendoli mai conosciuti prima del disastro. E non posso non dirlo anche in una situazione del genere per paura che venga strumentalizzata dai media, purtroppo è la verità, e non posso non dirlo. Non so che fare. 

1 commento:

  1. Rimango interdetto , purtroppo le amministrazioni locali ragionano sempre allo stesso modo. Io sono un ex cittadino di Caivano adesso mi trovo a vallo della lucania (Sa) e vi posso dire che sia caivano che vallo peccano in incapacità di dare aiuto ai deboli

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