Verdini condannato a due anni: caos nel Pd. L'accusa feroce a Renzi: "Adesso parla"
La spaccatura all'interno del Partito democratico tra sinistra Dem e maggioranza renziana si sta facendo sempre più marcato. L'ultima bomba esplosa nel partito di Renzi è stata la condanna di Denis Verdini a due anni, con pena sospesa, per concorso in corruzione nel processo stralcio legato all'appalto per i lavori nella scuola Marescialli di Firenze. Non che mancassero gli argomenti tra i piddini per darsele di santa ragione, visto che già nel pomeriggio infuriava la polemica sulla posizione che avrebbero dovuto avere al referendum sulle trivellazioni mare del 17 aprile. Ovviamente nel Pd ci sono ancora mille distinguo e posizioni diverse, considerando che a promuovere il referendum sono stati presidenti di regione del Pd contro un provvedimento di un governo (del Pd). Qualcuno come Roberto Speranza si è sentito in un tranello quando ha scoperto dal sito dell'Agcom: "che il Pd avrebbe assunto la posizione dell'astensione. Spero che ciò non sia vero".
Denis - Trivelle a parte, è sulla condanna di Verdini che la sinistra Pd prova a tornare alla carica con il classico: "Ve lo avevamo detto". Il dem Federico Fornaro non molla: "Ora si vede che non evocavamo fantasmi, ma rischi reali". A difendere il governo ci deve pensare il responsabile giustizia del Pd, David Ermini, e il capogruppo Ettore Rosato: "Noi non governiamo con Verdini" cercano di spiegare, miminizzando il voto di fiducia dell'ex Forza Italia al governo Renzi. Ermini prova ad arrampicarsi sugli specchi: "Nessun favoritismo, nessuno sconto - ha tuonato - Se Verdini sarà condannato in via definitiva, pagherà come tutti, come è giusto. E nel caso si applicherà anche a lui la Severino".
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