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martedì 2 febbraio 2016

Embrioni umani, sì alla manipolazione L'ultima frontiera: che cosa cambia

Embrioni umani, sì alla manipolazione. L'ultima frontiera: che cosa cambia




Per la prima volta nel Regno Unito un gruppo di scienziati del Francis Crick Institute di Londra è stato autorizzato a gestire embrioni umani per fini di ricerca. Lo ha annunciato l’autorità britannica per la fertilizzazione e l’embriologia (Hfea). L’autorizzazione prevede l’utilizzo del metodo Crispr-Cas9, che permette di bersagliare e neutralizzare i geni inadempienti nel Dna in modo più preciso. Si cerca in pratica di studiare i geni coinvolti nello sviluppo di cellule che formano la placenta per cercare di spiegare gli aborti spontanei. Si tratta di una delle prime autorizzazioni di manipolazione di embrioni umani, dopo un primo tentativo cinese all’inizio del 2015.

Verranno dunque modificati geneticamente gli embrioni umani, provenienti da cliniche che utilizzano tecniche di fecondazione in vitro, per comprendere il processo cruciale nelle prime fasi di sviluppo. Gli esperimenti si svolgeranno nei primi sette giorni dopo la fecondazione per capire anche che cosa va storto quando si verifica un aborto spontaneo. Nel dettaglio gli scienziati vogliono disattivare alcuni geni di questi embrioni per vedere che cosa succede e chiarire quali sono i geni cruciali per sviluppare bambini sani. Non sarà comunque possibile impiantare gli embrioni modificati in una donna.

L’annuncio è chiaramente destinato ad alimentare polemiche etiche e religiose, ma anche scientifiche, visto che in molti temono che alterare il Dna di un embrione sia un rischioso passo in avanti per la creazione di bambini su misura. Sarah Chan, dell’università di Edimburgo, ha detto alla Bbc che "l’utilizzo delle tecnologie di genome editing nelle ricerca sugli embrioni tocca alcune questioni delicate, quindi, è opportuno che questa ricerca e le sue implicazioni etiche siano attentamente considerate dall’Hfea, prima di dare l’approvazione a procedere. Dobbiamo essere sicuri che il nostro sistema di regolamentazione in questo settore stia funzionando bene, per mantenere la scienza in linea con gli interessi sociali". Già sull’esperimento cinese gli scienziati avevano invitato alla prudenza perché si erano verificate mutazioni inaspettate.

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