Giubileo e allarme terrorismo alle stelle: ma la Camera chiude dieci giorni per ferie
Vai a sapere se è la paura degli attentati ad aver prevalso oppure la solita poca voglia di lavorare. Qualunque sia il motivo, l'effetto è che con il Giubileo che inizia domani e l'allarme terrorismo alto come mai nel nostro Paese, i deputati hanno fatto baracca e burattini e se ne sono andati che a casa, chi in montagna e chi al mare. Per un "ponte" dell'Immacolata lunghissimo, che si concluderà solo il prossimo 14 dicembre.
Una vergogna, in uno dei momenti più delicati dal punto di vista della sicurezza del Paese. La scusa di questo fuggi-fuggi dal Palazzo è stata ben architettata: concedere, come da loro richiesto, ai membri della commissione Bilancio di Montecitorio qualche giorno di tempo in più per poter esaminare la Legge di stabilità. I 48 deputati che la compongono saranno così gli unici al lavoro in questa settimana, a fronte dei 582 che invece se ne staranno in vacanza.
E dire che l'aula, regolamento alla mano, si sarebbe potuta benissimo riunire, giacchè durante la sessione di bilancio non possono essere esaminati soli i provvedimenti cosiddetti "di spesa", salvo deroga se si tratta di provvedimenti in scadenza. Su tutto il resto, disegni di legge, interpellanze, interrogazioni parlamentari, l’emiciclo può proseguire regolarmente i lavori. Sinistra italiana, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle avevano dato la disponibilità per le votazioni in seduta comune sulla Consulta. Ma alla fine ha prevalso la “linea vacanza”. In tutto, calendario di Montecitorio alla mano, nel corso del mese di dicembre gli "onorevoli" lavoreranno in tutto dodici giorni.
Nessun commento:
Posta un commento