Colpo di scena, Valentino Rossi si "arrende": un messaggio di fuoco agli spagnoli
Un colpo di scena: Valentino Rossi ha ritirato il ricorso presentato al Tas di Losanna contro la decisione dei Commissari sportivi della Fim, che gli avevano imposto tre punti di penalizzazione dopo lo scontro con Marc Marquez nel famigerato gp della Malesia, lo scorso 25 ottobre. La notizia è stata resa nota proprio dal Tas: il Dottore aveva chiesto l'annullamento della pena, o almeno una riduzione da 3 punti a 1, poiché un pilota che complessivamente ha raccolto 4 punti di penalità è costretto a partire dall'ultima piazza in griglia, così come era accaduto a Valencia, l'ultima gara in cui il "biscottone" spagnolo è stato sfornato. Quando Rossi presentò l'appello avanzò anche la richiesta di sospensiva, ovvero congelare la penalizzazione almeno fino a dopo l'ultima gara, ma la sospensiva non fu concessa (il "no" arrivò il 5 novembre).
Il "messaggio" del Vale - Dunque, ad oggi, anche in caso di vittoria del ricorso, Rossi avrebbe ottenuto soltanto una vittoria simbolica: il risultato finale non si può più cambiare, il titolo (di "cartone") sarebbe comunque restato nelle mani di Jorge Lorenzo. Si apprende ora, dunque, che Rossi rinuncia al ricorso: la procedura di arbitrato è stata terminata e la decisione della Fim continuerà a restare in vigore. Per ora, da parte del Dottore, silenzio sulle ragioni della scelta, che però si possono ipotizzare. Conscio del fatto che, ormai, non si sarebbe potuta cambiare la (brutta) storia, il Vale ha preferito chiudere completamente questa pagina, almeno quella legale. Stop a una battaglia ormai superflua. Meglio concentrarsi su altro. Rossi l'ultima sfida la vuole correre in pista. Contro Lorenzo e contro Marquez, lo spagnolo che ha corso solo per farlo perdere e per perdere la faccia. Ci si vede sull'asfalto, non al Tas di Losanna. La rincorsa al - difficilissimo - decimo titolo mondiale è ufficialmente iniziata.
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