Terrorismo, nuove regole nei cieli cosa cambia per chi va in aereo
I ministri dell’Interno europei hanno raggiunto un accordo unanime sulla proposta negoziata questa settimana con il Parlamento europeo di creazione del registro europeo dei dati dei passeggeri aerei (Pnr), per concludere i negoziati entro la fine dell’anno. I 28 hanno accettato di far scendere a sei mesi il tempo in cui i dati dei passeggeri saranno accessibili, prima che vengano oscurati, a fronte dei nove mesi chiesti in precedenza al Parlamento europeo, hanno riferito fonti comunitarie. In cambio, chiedono che i Paesi possano includere nel registro i dati dei voli interni all’Ue, non solo quelli esterni, aspetto riconosciuto fondamentale dalla Francia a seguito degli attentati di Parigi.
Il registro - L’accordo sul Pnr, registro dei dati personali di quanti viaggiano in aereo dentro e fuori l’Ue, è stato ritenuto dai ministri utile a "prevenire, identificare, e perseguire minacce terroristiche e forme gravi di crimini". Il Parlamento dovrà ora esprimersi in merito. Tutto il mondo comprende che non c’è tempo da perdere. L’accordo è equilibrato e proporzionato, ha detto il commissario europeo agli Affari interni, Dimistris Avramopoulos. "Dobbiamo migliorare la sicurezza, al tempo stesso rispettando i diritti", ha aggiunto. L’accordo raggiunto prevede la registrazione dei dati dei passeggeri su tutti i voli intraeuropei compresi i charter, come ha precisato il ministro lussemburghese Etienne Schneider, a nome della presidenza di turno del Consiglio.
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