Magistratura, seconda proroga per l'età pensionabile dei giudici: quei rinvii per non andare mai via
C'è chi in pensione non vede l'ora di andarci, e chi invece non ne vuole proprio sapere. Oggi 21 luglio la Camera vota il decreto che rimanda di un altro anno il pensionamento dei magistrati ordinari che non hanno ancora compiuto 72 anni. Questa proroga si è resa necessaria perché il Consiglio Superiore della Magistratura ha iniziato solo lo scorso primo luglio le nomine alla Cassazione per coloro che andranno a sostituire i magistrati in pensione, nonostante avesse avuto ben un anno di tempo per poterlo fare. Dunque si è ancora senza giudici.
L'evoluzione - La situazione viene descritta da Sergio Rizzo sul Corriere della sera di oggi, 21 luglio. La vicenda comincia lo scorso anno, quando il governo Renzi decide di anticipare il pensionamento dei giudici dai 75 anni di età ai 70. Già allora c'erano state vive proteste dei magistrati, che denunciavano la carenza materiale di tempo per procedere alle sostituzioni: per fare un concorso, dicevano, ci vogliono almeno quattro anni. Vennero ascoltati solo in parte. Dal governo venne concessa una proroga di un anno, mandando in pensione i giudici a 71 anni e non a 70. Ma il Csm, pur avendo avuto a disposizione un anno intero per far fronte al possibile deserto delle aule giudiziarie per l'incapacità di rimpiazzare i pensionati, pare essersene ricordato solamente lo scorso primo luglio. Necessaria quindi un'ulteriore proroga, e il pensionamento slitta da 71 a 72 anni per i magistrati ordinari. I giudici contabili e amministrativi si sono sentiti esclusi, quindi in commissione è stato approvato un emendamento che proroga di sei mesi anche il trattenimento in servizio dei magistrati della Corte dei conti. Si avvertono pressioni per estendere il provvedimento anche ai magistrati del Tar e del Consiglio di Stato. Proroghe su proroghe, la pensione si allontana.
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