La Russia apre un'indagine sulle missioni lunari americane
La "nuova guerra fredda" tra Stati Uniti e Russia sbarca nello spazio. Come scrive il quotidiano "La Stampa", il portavoce del Comitato Investigativo del governo russo Vladimir Markin ha pubblicato un editoriale sulla "Izvestija (tradotto in inglese sul Moscow Times perchè non passasse inosservato ad alcuno), nel quale annuncia una inchiesta che potrebbe rivelare "nuovi retroscena sugli storici viaggi spaziali" degli americani. Cioè quelli sulla Luna delle missioni Apollo, a cavallo tra la fine degli anni '60 e i primi anni '70.
Markin sottolinea come i preziosi filmati originali del primo allunaggio di Neil Armstrong e Buzz Aldrin siano andati distrutti. E si chiede che fine abbiano fatto i tanti manufatti, tra cui quintali di pietre lunari, portate sulla terra dopo le missioni e di cui non si hanno più notizie. "Non vogliamo sostenere che gli americani non siano andati sulla Luna e che abbiano semplicemente girato un film sulla missione. Ma tutti questi manufatti scientifici - o forse culturali - fanno parte del patrimonio dell’umanità e la loro scomparsa senza lasciare traccia è una perdita per tutti noi. Un’indagine potrebbe rivelare che cosa è accaduto" scrive Markin.
La ragione per la quale i sospetti di Mosca si riaffacciano dopo 46 anni è spiegata dallo stesso Markin alla conclusione del suo intervento, quando afferma che gli Stati Uniti non hanno il diritto di indagare sullo scandalo della Fifa, che sta pesantemente coinvolgendo anche Vladimir Putin e la Russia. Se insistono - è l’implicita minaccia - Mosca potrebbe fare rivelazioni imbarazzanti.
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