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giovedì 2 aprile 2015

La legge è uguale per tutti, le ferie no La "magia" delle toghe: il sabato non...

I giudici gabbano la legge e si aumentano le ferie: "I sabati non sono lavorativi"





Fatta la legge, trovato l'inganno. "I sabati non sono più considerati giorni lavorativi. Da ciò si trarrebbe che non è più necessario chiedere il sabato come ferie". Il vicecapo dei gip Claudio Caselli svela in una mail inviata ai colleghi come aggirare la norma che tagliava le loro vacanze: ai 30 giorni fissati dal decreto del ministro Orlando i giudici devono solo aggiungere i 52 sabati dell'anno per un totale di quasi 3 mesi di assenza dal posto di lavoro. La notizia, data dal Giornale, dimostra come la norma del governo sia poco che una lametta spuntanta. E infatti Gianluigi Fontana, già sostituto procuratore aggiunto a Milano e ora procuratore a Busto Arsizio, rispondendo a Castelli fa notare. "È il punto più delicato - scrive - fino ad oggi il sabato è stato considerato giorno lavorativo. La questione è davvero rilevante nei periodi di ferie prolungati. Se non si considera lavorativo il sabato, trenta giorni sono pari a sei settimane 'piene' di ferie".  Il Giornale si chiede inoltre se ci sarà quale contraccolpo sulla produttività degli uffici giudiziari nei giorni di sabato e domenica. Nessuno. Almeno stando alla ironica risposta del gip milanese Andrea Ghinetti ai colleghi: "Grazie per aver finalmente 'evidenziato' che per non venire in ufficio il sabato se non si è di turno non c'è bisogno di prendere le ferie! Il sabato corti e tribunali non saranno più traboccanti di tutti i magistrati non in ferie, come finora accaduto".

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