Amedeo Matacena, minacce dalla latitanza: "Telekom Serbia, torno e parlo. Saranno guai per tutti"
"Furono portate delle tangenti con un aereo privato dalla Serbia in Svizzera. Un broker che conosco mise i soldi su tre conti correnti di tre importanti esponenti della sinistra italiana e mi consegnò quei numeri, che non sono l'unico a sapere". Il latitante Amedeo Matacena, ex parlamentare di FI, in una intervista all'Ansa e poi via Skype con il Fatto si dice pronto a vuotare il sacco. "Se dovesse succedere qualcosa a me o ai miei familiari", minaccia l'ex azzurro, "verrebbero consegnati e pubblicati in Italia i numeri dei conti correnti svizzeri sui quali sono state depositate le somme delle tangenti dell'affare Telekom Serbia. Ma so anche storie di politici di Forza Italia". Matacena ce l'ha con Davide Mattiello, componente Pd della commissione antimafia, che da mesi chiede che l'Italia si impegni per il rientro in Italia del latitante. "Non so per chi fa il ventriloquo", dice Matacena ribadendo: "Sanno che se dovesse accadere qualcosa alla mia incolumità verrebbero subito resi noti questi conti correnti".
La minaccia - Gli avvocati e la moglie prendono le distanze sostenendo di non saperne nulla, ma l'ex parlamentare di Forza Italia ricorda insiste. Stando "ai servizi segreti", dice al Fatto, "questi soldi (diversi milioni di euro) sono stati portati in Svizzera con un aereo privato. Andate a chiedere a chi ha fatto le indagini". I nomi, puntualizza, "si possono ricavare dalle indagini fatte a suo tempo. Cercate di capire perché tante cose che riguardano la sinistra italiana sono state insabbiate nel corso degli anni. Non è successo niente nonostante fu istituita la commissione Mitrokin. Abbiamo avuto degli esponenti importanti della sinistra italiana, membri del Kgb che hanno fatto la spia in Italia, eppure non è mai stato aperto neanche un procedimento nei confronti di questa gente. So qual è la banca in cui sono state depositate le tangenti, ma al momento non lo rivelo. I servizi segreti sanno tutto. La cifra esatta della tangente non la dico ma è stata equamente divisa tra i tre politici della sinistra".
Il ventriloquo - Da parte sua Davide Mattiello si difende e attacca: "Sono convinto che Amedeo Matacena abbia tante cose da dire. Che le dica. Personalmente non ho niente da difendere o da nascondere. Non è a me che spaventa dicendo quelle cose", tuona con Lucio Musolino. "Lui parla di conti in Svizzera. Apprendiamo dal latitante Matacena che ci sarebbero tre conti di cui lui ha i numeri che riguardano delle tangenti. Benissimo, questa è una notizia criminis che va portata all' attenzione di una magistratura. Dal momento che il segreto bancario è da poco caduto, se è vero, la giustizia deve fare il suo corso. Se non è vero, è l' ennesimo comportamento intimidatorio di un uomo che, condannato per mafia, fa il latitante".
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