Libia, Matteo Renzi dall'Egitto: "Intervenire prima che l'Isis occupi tutto il Paese"
Aveva frenato l'irruenza dei suoi ministri, da Paolo Gentiloni ad Angelino Alfano, che invocavano un intervento immediato dell'Italia in Libia per contrastare l'avanza dell'Isis. Ora Matteo Renzi mette l'elmetto e dal palco del Forum di Shalm El Sheikh in Egitto annuncia: "Bisogna intervenire in Libia prima che le milizie dell'Isis occupino in modo sistematico non solo piccoli e sporadici luoghi, ma una parte del Paese".
Reazione - A margine del Forum, Renzi ha poi aggiunto: "Ci sono sensibilità diverse nella comunità internazionale, ma non c’è nessun dubbio che occorra lottare con decisione e determinazione contro il terrorismo. La minaccia è evidente in ciò che è accaduto nelle ultime settimane", ricordando le 21 vittime cristiane copte egiziane uccise dai jihadisti.
Intervento militare - Da più parti c'è chi invoca un intervento guidato dalle truppe egiziane: "Ci sono sensibilità diverse - ha aggiunto il premier - ma mi pare di poter dire che c'è condivisione ampia sulla necessità di un intervento rilevante in Libia, da realizzare a partire da sforzi diplomatici dell'Onu". Renzi ha incontrato nei giorni scorsi Vladimir Putin in Russia, c'è stato un giro di consultazioni con Francia e Inghilterra e nei prossimi giorni: "avremo un approfondimento con gli Usa, che sono il key player in questa partita".
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