Coalizione sociale, Maurizio Landini: "Restiamo insieme alla Camusso". La Cgil lo gela: "Nessun appoggio al progetto, non ci ha avvisati"
"Il sindacato non deve essere un partito e io non voglio fare un partito e uscire dal sindacato. Ma il sindacato deve essere un soggetto politico". Maurizio Landini gioca con le parole, ma anche nell'intervista a Lucia Annunziat a In mezz'ora su Raitre il segretario della Fiom non nasconde la finalità ultima della sua "Coalizione sociale": partito o movimento che sia, entrerà a gamba tesa sul governo di Matteo Renzi. Ma occhio, perché prima dovrà risolvere qualche problema in casa sua. "Faccio il sindacalista e la coalizione sociale parte dal sindacato, io voglio che si riformi il sindacato", dice, assicurando che con la collega della Cgil Susanna Camusso "finora stiamo stati assieme e abbiamo intenzione di proseguire assieme". Peccato che il portavoce della Camusso qualche ora dopo l'intervista di Landini precisi con gelo che né il segretario né la segreteria della Cgil sono stati informati dell'iniziativa organizzata sabato dalla Fiom, né tantomeno hanno espresso appoggio al progetto "Coalizione sociale". Se Landini vuole "saldare" la sinistra anti-Renzi, l'inizio lascia a desiderare.
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