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giovedì 19 febbraio 2015

I buchi della banca amata da Renzi Ecco il ritratto del signor Boschi

La politica, la banca, gli agricoltori: chi è Pier Luigi Boschi, papà di Maria Elena





All'attenzione delle cronache nazionali, Pier Luigi Boschi è balzato appena pochi giorni fa, quando Bankitalia ha deciso di commissariare la Banca Etruria in seguito allo "scandalo" sul decreto banche popolari varato dal governo Renzi di cui faa parte la figlia Maria Elena. Lui, infatti, dell'istituto di credito toscano che nel giorno dell'annuncio del decreto ha visto il suo valore aumentare del 57%. era il vicepresidente. Assurto a quella carica, da "semplice" membro del cda quale era dal 2009, nel maggio 2014, guarda caso tre mesi dopo che la figlia era finita a Palazzo Chigi.

Ma, sconosciuto al grande pubblico, Pier Luigi Boschi è da decenni una sorta di "latifondista" dell'aretino, con incarichi negli anni in decine di consigli di amministrazione della zona tra aziende agricole, associazioni, cooperative. Fino alla banca. Sessantasette anni, da sempre democristiano (tanto che quando nasce la Margherita all'inizio non aderisce e resta nel Ccd per poi approdare tra i Democratici solo con Quarta fase) in una zona a fortissima connotazione rossa, ha saputo "sfruttare" questa peculiarità per ritagliarsi nicchie di potere che l'hanno portato a essere presidente della Confcooperative Arezzo dal 2004 al 2010 e poi anche dirigente alla Coldiretti di Arezzo. E' anche titolare di una importante azienda agricola, "Il Palagio". Ha condiviso anno dopo anno la passione politica della moglie Stefania Agresti, vicesindaco di Laterina con un passato nella Democrazia Cristiana. Nel 2000 era candidata nel Partito Popolare Italiano di Mino Martinazzoli, Franco Marini e Pierluigi Castagnetti, prima che si sciogliesse nella Margherita a sua volta disciolta nel Partito Democratico di Walter Veltroni.

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