Strage islamica al "Charlie Hebdo", chi era il direttore ucciso: Stéphane Charbonnier e la sua tragica vignetta profetica
Nell'attacco terroristico alla redazione del settimanale Charlie Hebdo ci sono 12 vittime. Tra queste, anche il direttore del periodo satirico, Stéphane Charbonnier, 47 anni, detto Charb. Come disegnatore satirico e giornalista, ha lavorato per parecchi giornali e collaborava anche con il quotidiano del partito comunista l'Humanitè e due principali riviste francesi di fumetti, Fluide Glacial e l'Echo des Savanes. Irriverente e soprattutto anti-capitalista, lo si capiva anche dalle sue vignette più celebri spesso al limite del pornografico, che riguardano il cane Maurice, bisessuale e anarchico, e Patapon, gatto asessuato e fascista. Quindici minuti prima dell'attacco, il settimanale satirico aveva pubblicato sul profilo Twitter una vignetta su Abu Bakr al-Baghdadi, leader dello Stato islamico (Isis) ma la pubblicazione che sta sconvolgendo tutti è quella di una vignetta premonitrice dello stesso Charb, che forse anche per le sue tanto contestate vignette su Maometto, si aspettava qualche attacco, anche perché proprio per tali vignette nel 2013 Al Qaida l'aveva inserito nella lista degli obiettivi. In settimana infatti, era comparsa sul Charlie Hebdo, questa vignetta che riporta sullo sfondo la scritta "Ancora nessun attacco in Francia" e in primo piano un attentatore islamico con kalashnikov in spalla che afferma: "Aspettate abbiamo fino alla fine di gennaio per farli". Forse se l'aspettava forse no, ma alla fine così è andata e pochi giorni dopo, l'attentato è arrivato mietendo tra le vittime proprio il direttore, che in nome della libertà d'espressione nonostante tutto aveva continuato a raccontare i terroristi a modo suo.
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