Pino Daniele è morto, schiaffo alla "sua" Napoli?: "Vuole essere sepolto a Talamone"
Uno schiaffo alla "sua" Napoli?: i funerali di Pino Daniele, morto a quasi 60 anni per un infarto, verranno celebrati a Roma mercoledì 7 gennaio per volontà dei figli. Una scelta che ha provocato le proteste dei fratelli del cantautore napoletano. "Abbiamo scelto Roma perché noi figli siamo nati e viviamo qui", ha spiegato la figlia Sara. Cerimonia aperta al pubblico al santuario del Divino Amore, "una chiesa grande, siamo sicuri che papà vorrebbe che chiunque avesse la possibilità di dargli l'ultimo saluto". "Noi fratelli vorremmo che i funerali fossero a Napoli: Pino è un pezzo di quella città", ha spiegato il fratello Carmine, anche se il rapporto tra lo schivo Pino e i suoi (troppo?) calorosi concittadini non è mai stato facile. Da anni Daniele aveva scelto di vivere lontano dalla sua casa, dividendosi tra Roma e Toscana. Non a caso, il suo cardiologo di fiducia lavorava a Roma e quando la notte di domenica si è sentito male il chitarrista ha provato a farsi portare in auto nella Capitale, e non in un ospedale della più vicina Grosseto.
La tomba a Talamone - La Toscana comunque era la sua seconda casa. Lo stesso Daniele avrebbe manifestato la volontà di essere seppellito in Maremma. Per questo la sua famiglia ha deciso di tumulare la salma del cantante nel piccolo cimitero di Talamone, nel comune di Orbetello (Grosseto). Un avvocato che rappresenta la famiglia ha contattato questa mattina Monica Paffetti, sindaco di Orbetello, il Comune di residenza di Daniele, chiedendo l'ospitalità dell'amministrazione per la tumulazione. "Abbiamo ricevuto la richiesta da parte della famiglia di Pino Daniele per la sepoltura nel cimitero di Talamone - ha detto Pataffi all'agenzia Adnkronos -. Abbiamo dato la disponibilità e siamo onorati da questa scelta", ha aggiunto il sindaco. "La Maremma per Pino non era soltanto un rifugio, ma un luogo dove incontrare gli amici e suonare. Siamo onorati e profondamente commossi che abbia scelto Talamone - ha dichiarato il sindaco -. La città di Orbetello e la sua amministrazione partecipano al dolore per la morte di Pino Daniele, il grande musicista partenopeo profondamente legato a questo territorio".
"Questa era casa sua" - "La casa è dove sei nato o dove scegli di vivere e di tornare. Pino Daniele aveva scelto di vivere con noi - ha aggiunto Pataffi -. Si sentiva nel posto giusto forse anche grazie alla riservatezza della nostra gente. E così aveva portato ciò che amava di più: la musica. Far nascere un locale in Giannella è stato, anche quello, un modo per sentirsi a suo agio e, contemporaneamente
restituire qualcosa a noi tutti". "La Maremma per Pino non era soltanto un rifugio, ma un luogo proprio, dove incontrare gli amici e suonare insieme fuori dai circuiti ufficiali, e lasciare scorrere il tempo. Di tutto questo lo ringraziamo. Siamo onorati e profondamente commossi che abbia scelto Talamone".
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