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venerdì 9 gennaio 2015

"Charlie", i due killer non si trovano Da tempo erano nella lista nera Usa

Charlie Hebdo, continua la caccia all'uomo: terroristi barricati a 70 km da Parigi





"I due sospetti terroristi potrebbero essere ovunque". A quasi 48 ore dalla strage compiuta mercoledì mattina a Parigi presso la redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo, le autorità francesi sono costrette ad alzare bandiera bianca: i due fratelli Said e Cherif Kouachi non si trovano. Le ultime notizie al riguardo degli unici sospettati per l'attentato si fermano a un distributore di benzina a 80 km da Parigi, dove i due si sono fermati a fare rifornimento. Poi più nulla. E la preoccupazione concreta è che abbiano già varcato il confine con il Belgio o siano diretti alla vicina Inghilterra. Giovedì otto gennaio li hanno cercati ovunque ma la giornata si è conclusa con uno smacco: i due sembravano ormai senza scampo, invece non si è arrivati a nulla. Si è scoperto che i due fratelli Kouachi, erano da tempo nella lista "nera" degli Stati Uniti, sospettati di terrorismo e quindi nella "no fly list". Nessuna traccia dei due presunti terroristi nella foresta di Longpont, nella Piccardia, a circa un'ora dalla Capitale. Gli agenti hanno perlustrato l'area palmo a palmo, dopo aver fatto lo stesso nel pomeriggio nei 20 km intorno a Crepy en Valois, paesino a metà strada tra Parigi e Reims. I due sospetti, di 34 e 32 anni, fratelli di origine algerina ma nati entrambi a Parigi, sono stati riconosciuti grazie a una carta d'identità ritrovata dalla polizia nella Citroen C3 abbandonata durante la fuga.

Altro terrore a Parigi - Nella capitale francese, quella dell'otto genanaio è stata una mattinata ad alta tensione con diverse segnalazioni di uomini armati nelle strade che si sono poi rivelate falsi allarmi. Ieri sera la polizia francese aveva perquisito alcuni appartamenti a Reims, nella regione dello Champagne. Si pensava che la loro cattura fosse imminente e invece oggi i due fratelli sono stati avvistati nella zona del’Aisne, vicino Villers-Cotteret, a bordo di una Renault Clio, mentre viaggiavano in direzione della capitale in un’auto con targa nascosta. A riconoscerli, il gestore di un distributore di benzina: i due, con indosso dei passamontagna, avrebbero attaccato la pompa di benzina e rubato carburante e cibo, prima di ripartire in direzione Parigi. A bordo del veicolo l’uomo ha visto dei kalashnikov e altre armi. Sono stati immediatamente predisposti posti di blocco su tutte le strade di accesso a Parigi e il palazzo dell’Eliseo è stato blindato. L’auto è stata poi trovata nei pressi del benzinaio, abbandonata dai due fuggitivi.

Polizia beffata - Nel primo pomeriggio, le forze dell’ordine sono entrate in una fattoria fuori Villers-Cotteret, a un centinaio di chilometri sempre a nord-est di Parigi, che secondo un giornalista locale citato da 20 Minutes sembrerebbe essere stata utilizzata dai due killer in fuga come base per preparare l'attentato a Hebdo. Sempre secondo la stesse fonte, le ingenti forze di polizia hanno poi lasciato il luogo. Nella zona, nella regione dell’Oise, è in corso un ingente dispiegamento di forze speciali con l’ausilio di elicotteri. L'impressione è che i due jihadisti stiano beffando le forze dell'ordine, spostandosi in continuazione e più velocemente della polizia. Già ieri la loro cattura era stata annunciata a Reims, poi i due erano stati dati per accerchiati a Crepy, mentre ora le ricerche sembrano essersi spostate ancora più a nord-est, nella zona di Corcy.

Le conferme del governo - Intanto, l'allarme attentati, già ieri innalzato al massimo livello in tutta l'Ile De France, è stato esteso anche al nord della Francia, nella regione della Piccardia dove è in corso una gigantesca caccia all’uomo. "Alla luce degli avvenimenti del primo pomeriggio di oggi, il primo ministro ha deciso di estendere alla Piccardia il livello di allerta attentati del piano Vigipirate" ha riferito il gabinetto presieduto da Manuel Valls. Sono in tutto nove le persone arrestate tra la scorsa notte e questa mattina, nell'ambito delle indagini sull strage. Tutte persone che, secondo gli investigatori, avrebbero collaborato all'organizzazione del blitz a Hebdo o avrebbero coperto o aiutato i due jihadisti fuggitivi. Lo ha detto questa sera a Parigi il ministro francese degli Interni, Bernard Cazeneuve. Said Kouachi, uno dei due fratello ricercati, è stato "formalmente riconosciuto" su una foto come uno degli aggressori, ha aggiunto il ministro.

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