Mafia Capitale, Salvatore Buzzi e l'sms della vergogna: "Speriamo in un anno di tragedie, profughi e bufere"
Augurarsi un anno pieno di tragedie ed emergenze sociali, perché è da questo che derivavano i grossi guadagni. Dalla cricca del malaffare coinvolta nella maxi inchiesta "Mafia Capitale" spunta un'intercettazione dei Carabinieri del Ros in cui Salvatore Buzzi, il capo della cooperativa 29 giugno e uno degli uomini simbolo del malaffare capitolino, mandava un sms ad Angelo Scozzafava, ex direttore del dipartimento Promozione dei servizi sociali e della salute del Campidoglio. "Speriamo che il 2013 sia un anno pieno di monnezza, profoghi, immigrati, sfollati, minori, piovoso così cresce l'erba da tagliare e magari con qualche bufera di neve: evviva la cooperazione sociale" recitava il messaggino indirizzato a "Scozzi" nickname di Scozzafava nella folta rubrica del cellulare di Buzzi.
Droga e immigrati - Per la cronaca, Buzzi, l'uomo che nelle intercettazioni si vantava della colossale mole d'affari illegale legata ora all'inchiesta "Mondo di Mezzo" è lo stesso che nelle una delle numerose conversazioni pizzicate dei carabinieri affermava: "Noi quest'anno abbiamo chiuso con quaranta milioni di fatturato ma tutti i soldi, gli utili li abbiamo fatti sui zingari, sull'emergenza alloggiativa e sugli immigrati. Tutti gli altri settori finiscono a zero". Ed è lui che al telefono diceva: "Tu c'hai idea di quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende di meno".
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