Visualizzazioni totali

lunedì 17 novembre 2014

Pensioni, stop per l'uscita anticipata Nuove norme: ecco chi rischia

Pensioni: scade il termine per l'uscita anticipata per le donne




Ultima chiamata per le donne di pendenti che vogliono andare in pensione in anticipo. Tra pochi giorni infatti scade l'"opzione contributivo" con cui le donne possono lasciare il lavoro in anticipo accettando però un assegno più basso. L'opzione potranno sfruttarla le lavoratrici del settore privato che maturano i requisiti richiesti entro il mese di novembre, e quelle del pubblico che ce la fanno entro dicembre. Dopo questa finestra, come racconta ilMessaggero, le porte si chiuderanno e sarà inevitabile restare al lavoro fino a cinque-sei anni in più. Questo canale di uscita, introdotto dalla riforma Maroni-Tremonti del 2004, ha acquistato sempre più importanza dopo la legge Fornero che spostando in avanti di parecchio il traguardo della pensione, ha reso tutto sommato conveniente per molte accettare il sacrificio economico. Secondo le stime dell'Inps saranno 12 mila circa le donne che useranno la via d'uscita anticipata. n una sua circolare, l’Inps ha interpretato la questione specificando che il termine del 31 dicembre 2015 va riferito al momento dell’uscita effettiva e non a quello del conseguimento del diritto. 

I requisiti per le donne - Ecco perché il tempo è già scaduto per le lavoratrici autonome e si avvia a scadere per le dipendenti: quelle del privato per poter andare in pensione entro il primo dicembre 2015 (ultima data utile) devono maturare i requisiti entro novembre, mentre le pubbliche, che per le vecchie regole Inpdap hanno la possibilità di uscire in qualsiasi giorno del mese, potranno arrivare anche al 30 dicembre, un anno prima dell’ultimo giorno del 2015. 

Gli uomini - L'opzione contributivo doveva essere estesa anche agli uomini soprattutto nel settore della pubblica amministrazione. Ma alla fine il governo ha fatto marcia indietro. Dal primo gennaio quindi si applicheranno solo i requisiti generali che permettono la pensione di vecchiaia con 63 anni e 9 mesi di età (66 e 3 mesi nel pubblico) e quella anticipata con 41 anni e 6 mesi di contributi.

Nessun commento:

Posta un commento