Alfano ordina ai prefetti di cancellare le trascrizioni delle nozze gay dai registri italiani
«Questa mattina firmerò una circolare che invierò ai prefetti per chiedere la cancellazione delle trascrizioni dei matrimoni tra persone dello stesso sesso fatti all’estero. Queste trascrizioni fatte da alcuni sindaci non sono conformi alle leggi italiane». Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano ha così chiarito l'illegittimità della fuga in avanti di alcuni amministratori locali in tema di diritti civili. «In Italia non è possibile che ci si sposi tra persone dello stesso sesso, quindi se ci si sposa tra persone dello stesso sesso, quei matrimoni non possono essere trascritti nei registri dello stato civile italiano, per il semplice motivo che non è consentito dalla legge», ha spiegato Alfano ai microfoni di ’Non Stop News’ su Rtl 102.5. Secondo il ministro «le direttive che sono state date con provvedimenti dei sindaci, che prescrivono agli ufficiali di Stato civile di provvedere alla trascrizione dei matrimoni celebrati all’estero tra persone dello stesso sesso non sono conformi alle leggi italiane». «Anzi - sottolinea - ne approfitto per annunciare che io proprio questa mattina firmerò una circolare che invierò ai prefetti della Repubblica italiana e con la quale dirò esattamente quello che ho detto a voi. Dove risultino adottate queste direttive sindacali in materia di trascrizione delle unioni tra persone dello stesso sesso contratte all’estero e che vogliono essere registrate in Italia, dirò ai prefetti che si dovranno rivolgere ai sindaci rivolgendo loro un invito formale al ritiro di queste disposizioni e alla cancellazione, ove effettuate, delle trascrizioni, avvertendo anche che in caso di inerzia si procederà al successivo annullamento d’ufficio degli atti che sono stati illegittimamente adottati».
Gay Center non ci sta - «Alfano si candidi a leader delle sentinelle in piedi. Il suo annuncio che invierà una circolare oggi stesso ai prefetti per cancellare le trascrizioni dei matrimoni gay contratti all’estero è l’esempio di un ministro dell’Interno che vuole derubricare i diritti civili a questione di ordine pubblico», dice in una nota Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center. «Alfano - prosegue Marrazzo - usa il suo potere di ministro per attaccare quei sindaci che stanno aprendo alle trascrizioni. Noi, invece, ci auguriamo che quei sindaci coraggiosi che hanno deciso di aprire alle trascrizioni vadano avanti. Sarebbe bene che dal governo, magari dal presidente Matteo Renzi, e dalla maggioranza ci fossero prese di posizione chiare contro questa decisione del Ministro dell’Interno».
Vendola: "Austroungarico" - «Evidentemente nel governo delle larghe intese a Renzi spetta la parte degli annunci, mentre chi detta legge sui diritti sociali è il diversamente berlusconiano Sacconi», ha tuonato Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà. «E sui diritti civili e sulla dignità e la libertà delle persone - ha aggiunto- detta legge il diversamente berlusconiano Alfano, famoso per la vicenda kazaka e per aver votato a suo tempo la vergogna della Bossi/Fini». Sel da alcuni mesi ha lanciato una campagna nazionale per la registrazione di questo tipo di unioni in tutti i comuni. «Ora - ha continuato il leader di Sel - come un ministro della polizia austroungarica dell’epoca risorgimentale tenta di bloccare i passi in avanti della società italiana. Impresa vana la sua, non ci riuscirà. L’Italia per fortuna è più avanti dell’ottusità dei suoi governanti. Sono certo che nessun sindaco, nessun consiglio comunale abbasserà la testa». «Rimane solo un’amarezza - ha concluso Vendola - che c’entrate voi, amici del Pd con questa destra medievale? Che ci state a fare al governo con loro?».
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