Visualizzazioni totali

giovedì 23 ottobre 2014

Inquinamento: può nuocere ai polmoni del feto

Inquinamento: può nuocere ai polmoni del feto



Una ricerca spagnola ha scoperto un'associazione tra le patologie polmonari infantili e l'esposizione delle mamme a inquinamento atmosferico durante la gravidanza. 

Un'esposizione costante ad alti livelli di inquinamento atmosferico può danneggiare i polmoni del bimbo in grembo durante il secondo trimestre di gravidanza. Ad affermarlo una ricerca spagnola pubblicata di recente sulla rivista Thorax.
Studi precedenti avevano già evidenziato gli effetti negativi degli agenti inquinanti sulla funzione polmonare dei bambini e degli adolescenti, ma sino ad oggi erano meno noti i rischi sulla funzione polmonare del feto.

I ricercatori guidati da Eva Morales del Centro di Epidemiologia Ambientale di Barcellona in Spagna, hanno esaminato l'associazione tra l'esposizione all'inquinamento atmosferico durante alcuni specifici periodi della gravidanza e della vita postnatale in confronto alla funzione polmonare dei bambini in età prescolare. «Attualmente c'è un grande interesse verso i fattori che influiscono precocemente sul funzionamento dei polmoni come indicatori della capacità polmonare in età adulta e come causa delle malattie respiratorie - spiega Eva Morales in un'intervista rilasciata a Il Giornale.it -. I bambini che non raggiungono il pieno potenziale delle loro funzioni polmonari nella fase di sviluppo possono essere più suscettibili in età adulta alle malattie respiratorie».

Lo studio è durato dieci anni. In particolare, tra il 2004 e il 2008 i ricercatori hanno reclutato 1295 donne in gravidanza in due specifiche aree geografiche della Spagna. In seguito, hanno effettuato la stima dei livelli di esposizione delle donne a agenti atmosferici inquinanti (benzene e NO2) durante determinati trimestri della gravidanza e poi hanno seguito i bambini dalla nascita fino ai quattro anni di età. Infine, hanno analizzato il rapporto tra i livelli di inquinamento a cui erano state esposte le donne in gravidanza con la funzione polmonare dei bambini a quattro anni e mezzo, misurata attraverso il classico esame spirometrico.

Il biossido di azoto (NO2) è un inquinante atmosferico rilasciato dai gas di scarico delle automobili, mentre il benzene riflette il livello di inquinamento provocato dalle attività industriali. Entrambi sono stati utilizzati dai ricercatori come indicatori di inquinamento nelle zone in cui vivevano le donne.

I risultati della ricerca hanno quindi dimostrato che l'esposizione ad alti livelli di benzene e NO2 durante la gravidanza può compromettere la funzione polmonare dei bambini: in particolare si è visto che quando le madri vivevano in zone altamente trafficate durante il secondo trimestre di gravidanza i piccoli presentavano un rischio maggiore del 22 percento di avere i polmoni compromessi rispetto ai figli di donne non esposte agli inquinanti atmosferici. Tale percentuale saliva al 30 per cento per l’esposizione al biossido d’azoto. «I meccanismi non sono ancora completamente chiari - continua la ricercatrice - ma è certo che gli inquinanti atmosferici legati al traffico hanno importanti effetti infiammatori».

Che cosa fare quindi per evitare di sottoporre il feto a questi rischi? «È consigliabile evitare le aree più inquinate delle grandi città - conclude la dottoressa -, tuttavia, se ciò non fosse possibile è bene godersi gli spazi verdi a disposizione e condurre una dieta sana che aiuti a mitigare gli effetti negativi dell'inquinamento».

Nessun commento:

Posta un commento