Jihad in Libia, spariti una decina di aerei da Tripoli: timore attentati per l'11 settembre
Un altro 11 settembre. E' questo l'incubo dell'Occidente che assiste inerme alla crescita dello Stato islamico in Medio Oriente. Mentre negli Stati Uniti è allerta massima per possibili attentati dei jihadisti con l'appoggio "esterno" dei narcotrafficanti del Messico (uniti da un obiettivo comune: indebolire il più possibile, e per fini diversissimi, le difese Usa), in Europa è un'altra notizia a mettere in guardia i servizi segreti: una decina di aerei commerciali mancherebbero all'appello dall'aeroporto di Tripoli, in Libia. Il timore, ovviamente, è che siano finiti nelle mani dei ribelli islamici vicini ad Al Qaeda. Il legame tra le milizie libiche islamiche e lo Stato islamico del Califfo Al Baghdadi, per ora, non è ancora certo vista la frammentazione del fronte jihadista in tutto il Medio Oriente.
Gli altri 11 settembre - Di certo, però, in una fase così incerta ogni rischio è concreto, senza dimenticare inoltre che proprio in Libia, a Bengasi, è andato in scena un altro 11 settembre di sangue per gli Stati Uniti: nel 2012 le truppe ribelli assaltarono l'ambasciata americana e uccisero l'ambasciatore Chris Stevens. Ora, secondo il sito statunitense Drudgereport, ecco la notizia della sparizione di una decina di aerei, potenziali bombe volanti come accaduto 13 anni fa a New York, quando due boeing furono dirottati da un manipolo di terroristi qaedisti e si schiantarono contro le Torri Gemelle. Anniversario celebrato ancora con commozione negli Usa ma guardato con esaltazione nel Medio Oriente sempre più imbevuto di follia jihadista.
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