Ballarò, Brunetta e le scintille con Giannini
Cambia il conduttore ma restano le vecchie abitudini. A quanto pare Ballarò è rimasta la fossa dei leoni della sinistra. In studio dopo la copertina di Roberto Benigni e il faccia a faccia con Prodi ci sono Graziano Delrio, Renato Brunetta e Maurizio Landini. Il tema di cui si parla è l'articolo 18 e la riforma del lavoro. Gli animi si scaldano subito. Delrio ottiene subito l'appoggio del conduttore che difende insieme al sottosegretario la tesi che l'aricolo 18 non vada abolito, dall'altro lato c'è Brunetta che fa valere le ragioni dei piccoli imprenditori che per dare il via ad un nuovo ciclo di assunzioni attendono una vera riforma del lavoro che preveda anche la rivisitazione dell'articolo che regola i licenziamenti. Brunetta parla ma in studio arrivano subito i mugugni del pubblico. E così il capogruppo azzurro attacca: "Giannini, lei è peggio di Floris. Forse a Repubblica non si è informato su queste tematiche, ma le garantisco che dovrebbe farlo. Vedo che da come gestisce la puntata è peggio del suo predecessore". Arriva la risposta di Giannini: "Repubblica che c'entra, io dico la mia. Quella di Repubblica è un'altra vita". E via con gli applausi del pubblico tutti a favore di Giannini. Brunetta sconfortato resta in silenzio, costando che a quanto pare Ballrò resta sempre un feudo della sinistra...
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