L'estate del black out ai cellulari: ecco le zone più a rischio
D'estate nessuno si separa dal proprio smartphone. In vacanza e sotto l'ombrellone gli italiani continuano a digitare, a telefonare e ad inviare e mail con i loro cellulari. Ma a quanto pare è scattato un vero e proprio allarme black out. Migliaia di segnalazioni hanno invaso i centralini dei gestori lamentando recezione pessima per far partire anche solo una chiamata.
I luoghi a rischio - Le segnalazioni sono arrivate da Avelengo in Alto Adige, Torre del Lago in Toscana, Cilento in Campania, Castellamare del golfo in Sicilia. E ancora la zona intorno ad Ancona,Marina di Ravenna in Emilia Romagna, la provincia dell'Aquila verso i Monti della Laga in Abruzzo. In queste zone, come racconta il Messaggero, la copertura di rete è assicurata, eppure il cellulare prende poco e male, fino ad arrivare a veri e propri black out.
Perché accade - "La rete cellulare per definizione si basa su celle che hanno una capacità di banda limitata, il cui massimo è stabilito sulla media dei potenziali utilizzatori - spiega al Messaggero, Andrea Rangone, professore ordinario del dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano - Quando si verificano picchi di presenze come d'estate, la banda disponibile viene superata e i cellulari hanno problemi. C'è un limite stabilito su valori medi, seppur alti, che può essere superato. Aumentare le celle non servirebbe". I luoghi più a rischio sono quelli sui litorali. Il 97 per cento degli italiani possiede almeno un telefonino, il 35 per cento almeno due e sono 90 milioni le sim attivate su tutto il territorio nazionale. Numeri che fanno capire quanto possa pesare tra gli utenti un semplice black out.
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