Il ministro Lorenzin venga a sentirsi male in Calabria
di Nino Spirlì
(Ospedale di Taurianova) |
Per amor di Dio, fatela tacere!
Qui c’è gente che muore di viaggi della speranza, mentre la ministressa blabbla del miracolo sanità in Calabria. Ma per cortesia, la faccia finita!
Se proprio vuole aiutare il suo amico di partito, il decadente governatore scopelliti, a tirarsi su dopo la condanna, lo faccia inviandogli una scatola di cioccolatini prodotti artigianalmente. Se vuole, le posso indicare una meravigliosa cioccolateria nel cuore di Roma. Tra i migliori, quelli alla cannella. Ma anche gli alchechengi ricoperti di fondente.
Le sue affermazioni sulla redenta sanità calabrese ci offendono tutti. Noi che in Calabria ci viviamo, ci ammaliamo (anche e soprattutto di veleni provenienti da tutti i Nord del mondo), ci crepiamo. Sulle ambulanze scassate, nei pronto soccorso arrugginiti e privi di farmaci e strumenti, nei reparti vedovi di medici e infermieri.
La signora Lorenzin, fresca di parrucchiere, non perde occasione per incensare il magnifico lavoro dei responsabili della sanità nella Regione dei Bronzi e, guarda caso, il commissario straordinario è proprio il suo compagno di fuga verso il ncd.
No. Non parlerò di lui. Non per ora. La vergogna, al momento, è l’abito di cui si dovrebbe coprire la responsabile della sanità nazionale. La picciottella che dovrebbe cospargersi il capo di cenere. E, magari, spogliarsi dell’arroganza della carica scesa dall’alto.
E’ venuta fin dentro la nostra Calabria per umiliarci, mortificarci. Con le sue dichiarazioni politiche “alla sanfasòn”. Lo sa, la biondina televisiva, che tutte le famiglie calabresi hanno il biglietto aperto su treni e aerei, pullman e ambulanze diretti verso gli ospedali dell’Altitalia? Lo sa che abbiamo tutti decine di morti nello stato di famiglia? E che quando andiamo a farci ricoverare nei pochi ospedali che ci ha lasciato aperti vicino casa ci dobbiamo portare anche le lenzuola e, spesso, i farmaci?
E’ così che ha fatto rientrare i 53 milioni di euro nelle casse dello Stato? Beh, grazie di cuore a nome di tutti noi. Le famiglie calabresi, parlantissima signora, sentitamente ringraziano e la invitano a partecipare ai funerali dei propri cari. Magari a leggere in chiesa i passi della Bibbia. Oppure a pronunciare l’orazione funebre.
Ministressa, se non le viene di disturbo, abbia la compiacenza di attuare ben altra campagna solidale nei confronti del suo amico. Ché questa fa schifo. A tutta la Calabria sana di princìpi e malata nelle carni.
Fra me e me. Indignato dalla cattiveria di certa politicaccia senza cuore. E senza cardiologo.
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