Tir e "Forconi", al via la protesta: il movimento minaccia blocchi ovunque
Divieto di protesta per il Movimento dei Forconi in Sicilia. Un'ordinanza della prefettura vieta assembramenti di persone e mezzi nei punti nevralgici delle strade. L'annuncio dell'agitazione ha fatto già scattare la psicosi e ci sono code per fare la benzina. La lotta dei forconi, che si terrà in molte altre città e che vede la partecipazione anche del Movimento autonomo degli autotrasportatori, partirà stasera alle 22 e proseguirà fino alle 24 del 13. Al centro della protesta la crisi e le politiche di austerity, la difesa della Costituzione e della sovranità popolare, l'uscita dall'euro. Annunciati tre blocchi in Piemonte. Ma la polemica non si placa infatti, Ferro, leader dei Forconi, nota: "Lo sciopero non sarà revocato. Noi lo attueremo. Siamo disposti a farci arrestare". E aggiunge: "Sono rispettoso delle istituzioni ma ci chiedono di fare le manifestazioni come quelli della Cgil, Cisl e Uil. Purtroppo per noi è una manifestazione vera, non finta". E sulla modalità di protesta: "Datemi un altro sistema per svegliare questo popolo che dorme". Ma per il presidente Unatras, Uggè, "il fermo di lunedì non è uno sciopero dell'autotrasporto, le 10 federazioni più rappresentative non aderiscono". Insomma, si teme il peggio. Lo Stato da un lato che vieta manifestazioni pacifiche di protesta, e se le autorizza ne indica i luoghi, dall'altro lato un Popolo stremato che chiede di essere ascoltato.
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