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martedì 10 dicembre 2013

Caivano (Na), Vanacore: "Con la nuova maggioranza Falco, si mortifica nuovamente il Paese"

Caivano (Na), Vanacore: "Con la nuova maggioranza Falco, si mortifica nuovamente il Paese"

Intervista a cura di Mario Falco
per il Notiziario sul web

Incontriamo per caso il segretario dell'Mpa, Alessio Vanacore. Un politico che da 3 anni a questa parte ha deciso di occuparsi della cosa pubblica in maniera costruttiva e democratica. 

Segretario Vanacore, bentrovato. Ormai è fatta. Falco ha ritirato le proprie dimissioni. Cosa si sente di dire agli amici de il Notiziario, ma soprattutto ai tanti cittadini di caivano che ci seguono?

Alessio Vanacore
Segretario Mpa
Buongiorno agli amici de il Notiziario e grazie per l'opportunità che mi offrite di tanto in tanto per parlare di Caivano, di politica e dei problemi reali dei cittadini del mio Paese, di cui amo e vado fiero di appartenere. Purtroppo la politica locale targata Falco, in questi ultimi 3 anni di consiliatura ci ha abituati a colpi di scena improvvisi, continui cambi di casacca di consiglieri comunali e di assessori, lo stesso sindaco Falco si è dimesso per ben due volte, ma soprattutto, appunto, la mortificazione sotto il profilo politico-amministrativo di cui ahimè il Paese è vittima innocente. Trattati come Mongoli con l'anello al naso. (Con tutto il rispetto per i Mongoli). Hanno dettato e continuano a farlo il bello e cattivo tempo. Questo accade quando parte dei consiglieri comunali sono particolarmente vulnerabili. 

Segretario Vanacore, sembra "Titanic", un film già visto e stravisto, infatti per Falco come ricordava giustamente Lei, questa è la seconda volta che prima presenta le proprie dimissioni e poi allo scadere previsto dalla legge, cioè 20 giorni, le ritira, perchè?

Come appunto dicevo poc'anzi, il Sindaco Falco sostenuto dall'Udc, cioè Alessandro Ummarino, Sabatino Peluso, hanno creduto, o meglio credono ed ottengono in un modo o nell'altro sempre i propri obiettivi. Prima studiano il dafarsi. Poi iniziano a lanciare la pietrina. Se i pesciolini abboccano (i consiglieri comunali), proseguono per la loro strada. Viceversa, se iniziano a lamentarsi che le mollichine sono piccole, allora si passa al piano B. Hanno sempre un piano B pronto per l'occasione. Si cerca di capire fino a che punto i pesciolini sono disposti ad inabissarsi. Ed ecco le dimissioni. Vuol dire che Falco e amici non sono riusciti ad accontentare e a mettere d'accordo la paranza e quindi di conseguenza scattano le dimissioni. Ulteriori 20 giorni previsti dalla legge, ulteriori 20 giorni per studiare come riunire il nuovo gruppo consiliare. Difatti, se i cittadini di Caivano iniziassero a riflettere bene, soprattutto sull'ultimo passaggio di Falco, oltre ad andare al manicomio si renderebbero conto di come è spicciola la politica locale. Falco ha nominato assessore al Bilancio, Alibrico, fratello del Consigliere comunale Giamante, praticamente un idraulico. Con tutto il rispetto per la categoria, ma come si può nominare assessore al bilancio un idraulico? E' come affidare la tutela dell'ambiente ad un piromane. L'unica delega azzeccata è quella affidata al super dirigente dell'Udc, Alessandro Ummarino, i "lavori pubblici",  giusto per restare in tema "Conflitto di interesse". 

Segretario Vanacore, i caivanesi sono stanchi, in cosa devono sperare?

Ormai Caivano necessita di una nuova classe politica dirigente che traghetti il Paese lontano dalle clientele. La politica del più forte deve finire. La cosa pubblica deve essere gestita nell'esclusivo interesse della collettività. "C'è gente e moschettiere ad ognuno il suo mestiere". Quanto, per ridare ad ognuno il proprio ruolo come nella società civile. . Basta con gli idraulici al bilancio, basta con i geometri imprenditori che affidano le gare d'appalto o mini gare ad amici degli amici per poi dividere sulle fatture, basta con la politica dei due compari. Ormai credo che i caivanesi ancora una volta abbiano subito e pagato sulla propria pelle una scelta politica sbagliata. Falco resterà fino al termine della suo mandato. Gli interessi in palio sono tanti. L'unica arma, l'unica speranza che ci rimane è il voto. 







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