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giovedì 24 ottobre 2013

Pdl e Pd divisi: il governo balla la samba

Pdl e Pd divisi: il governo balla la samba 


"In Antimafia è successo uno strappo intollerabile. Gli strappi hanno dei prezzi che costano caro. Chi ha fatto lo strappo rifletta. E su questo il Popolo della Libertà è unito come un sol uomo". Così al termine della riunione di maggioranza il Capogruppo del Popolo della Libertà alla Camera Brunetta. Brunetta avrebbe anche detto che se Rosy Bindi non si dimetterà dalla presidenza dell'Antimafia il Popolo della Libertà è pronto alla guerriglia in Parlamento. "Non parteciperemo più alle attività dell'Antimafia". Ma le tegole traballanti sono due. C'è anche il nodo da sciogliere sulla riforma elettorale che non riesce, appunto a trovare una quadra. I relatori Bruno (Pdl) e Lo Moro (Pd) presentano in Commissioni affari Costituzionali al Senato uno schema di riforma della legge elettorale. Sono indicate le convergenze e i nodi da sciogliere. Il Partito Democratico vuole il secondo turno elettorale, il Popolo della Libertà no e propone un premio di maggioranza. Il Pd vuole le preferenze, il Pdl le liste bloccate. Lo Moro e Bruno precisano: il Presidente della Repubblica "si augura" che il lavoro proceda con celerità. L'altra tegola, il decreto sulla Pubblica Amministrazione. Infatti, il Capogruppo del Pdl alla Camera, Brunetta, ritorna anche sulla PA: "il dl può anche decadere", ma il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Franceschini avrebbe replicato che, allora, il "quadro è cambiato" ed è evidente l'esistenza di un problema politico nella maggioranza. Sul decreto, che scade tra 6 giorni, il ministro per la Pubblica Amministrazione, D'alia, voleva evitare l'usco del voto di fiducia. Sì, voleva evitarlo, come? Con un balletto di Samba brasilero, possibilmente con tre belle brasiliane!. 

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