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lunedì 28 ottobre 2013

L'Avvocato Risponde

L'Avvocato Risponde

Spazio settimanale dedicato all'Avvocato risponde

Avvocato Mario Setola
Foro di Napoli
Egregio avvocato, mi chiamo Luigi e scrivo da Frattamaggiore. Io e mia moglie, sposati in regime di separazione dei beni, abbiamo una casa in campagna intestata a lei. Di sua esclusiva proprietà. Ristrutturazione della casa: il vicino reclama dei danni strutturali e cita mia moglie. Se, nel frattempo la casa viene venduta a qualche nostro figlio, nipote o addirittura a me, mia moglie diventa nullatenente, con il solo suo stipendio a far reddito. A questo punto il contenzioso si interrompe o prosegue contro chi acquista? 

Vedi Luigi, a seguito della ristrutturazione della casa di campagna, la proprietà del vicino ha subito dei danni. Il vicino pertanto, ha citato in giudizio la proprietaria dell'immobile, ossia, tua moglie, per chiedere un risarcimento del danno ingiusto sopportato, ai sensi dell'articolo 2043 del codice civile. La responsabilità da danno ingiusto, ossia la responsabilità extracontrattuale ex articolo 2043 del codice civile, sorge in capo alla persona fisica, proprietaria dell'immobile, e non relativamente all'immobile medesimo. Tanto per intenderci, ad aver cagionato il danno al vicino è stato il proprietario della casa di campagna e non il bene immobile. Tanto premesso, quand'anche la casa fosse venduta al marito, ai figli, ai nipoti ovvero ad un terzo, la causa civile continuerebbe nei confronti di tua moglie e soltanto di tua moglie. Se investi una persona con la tua auto ed il giorno dopo decidi di vendere l'auto ad un nipote, chi risponde dei danni riportati dal pedone, il conducente o il nipote che ha acquistato l'auto successivamente? Il conducente ovviamente!. Se tua moglie dovesse spogliarsi di tutti i suoi beni, la causa continuerebbe ugualmente: la citazione non può decadere. Se ella divenuta nel frattempo nulla possidente, dovesse essere condannata al pagamento di una somma a titolo di risarcimento danni e non dovesse ottemperare alla condanna del Giudice, correrebbe il rischio del pignoramento del quinto dello stipendio. Per questo motivo, tua moglie non beneficerebbe di alcuna utilità concreta nella vendita della casa di campagna. La citazione non decaderebbe, il processo continuerebbe contro di lei e, in caso di condanna e di mancato adempimento di tua moglie, alla decisione del giudice, il vicino potrebbe procedere al pignoramento del quinto dello stipendio di tua moglie, per soddisfare il suo credito. 

Cordiali Saluti

Avvocato - Mario Setola. Per contatti: 338.2011387
Studio: C.so Cesare Battisti n 145 - Cardito (Na). 


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