Caivano: Cronache
dal Terzo Mondo, località Caivano
Da
alcuni giorni è in atto il trasferimento di vari uffici da Via De
Gasperi e Via Croce a Pascarola (e poi di altri uffici dal Castello a
Via De Gasperi). Per il trasferimento dei beni mobili di tali uffici
è stata incaricata una ditta mediante affidamento diretto, cioè
senza indire alcuna gara d'appalto, con un costo di circa 26.000
euro. Indiscrezioni, l'incarico è stato dato alla ditta che sta svolgendo i lavori
al Castello, partendo da una cifra di € 35.000 (arbitrariamente
stabilita) e poi applicando la stessa riduzione presentata a suo
tempo dalla stessa ditta per i lavori al Castello. Il tutto è stato
infiocchettato con la dicitura della grande convenienza per le casse
comunali per il grande sconto ottenuto, convenienza anche questa
stabilita in base a criteri del tutto arbitrari. Sempre da indiscrezioni, i suddetti lavori
sono stati dunque affidati con procedura anomala, che rasenta il
surreale per le valutazioni soggettive elevate al rango di
spiegazione formale. Comunque le irregolarità amministrative passano
in secondo piano rispetto alle effettive condizioni di svolgimento
dei lavori. Un paio di operai, con la qualifica e in tenuta da
muratori, si presentano agli uffici, con un autocarro scoperto, lo
stesso tipo utilizzato per portare la sabbia e altri materiali edili
da un cantiere ad un altro, con sopra decine di cassette di plastica
palesemente sporche. Le cassette sono quelle utilizzate –
ottimamente - per il trasporto di "meloni e pomodori" e affini, ma non
sono certo adatte per il trasloco di documenti importanti e
riservati. I solerti operai caricano i pomodori, "pardon i documenti",
nelle cassette e senza alcuna garanzia per la tutela dei documenti da
dispersione di fogli, sottrazioni di parte degli stessi documenti,
danneggiamenti ad opera della pioggia, consultazione o copiatura da
parte di soggetti non autorizzati, li trasferiscono in questo modo
del tutto non ortodosso ai pavimenti nuovi uffici, in quanto negli
stessi non vi è ancora alcun arredo per riceverli. Tutto ciò con un
ritmo di lavoro lento, con tempistica disorganizzata e tale da
bloccare il funzionamento stesso degli uffici per settimane. Inoltre,
speriamo non con il fine di meglio bloccare gli uffici, si è anche
provveduto a interrompere ogni linea telefonica o fax o accesso ad
internet nel momento in cui iniziavano le procedure di trasferimento
dei documenti-ortaggi. In parole povere, con una procedura
amministrativa strana, si è affidato ad una ditta non qualificata
per l'incombenza un compito che la ditta non è in grado o non
intende svolgere nel modo dovuto, o semplicemente non all'altezza, e il tutto pagando in misura dubbia
e forse eccessiva, ma comunque senza nessuna garanzia che il prezzo
sia giusto e non artatamente gonfiato.
Bene, qual'è la differenza con le procedure amministrative ed organizzative di certi paesi cosiddetti del terzo mondo? Vorremmo rivolgere la domanda al Sindaco Falco, ma forse tutto gli andrà bene, o più semplicemente non sarà in grado di apprezzare la gravità di molte cose.
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