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venerdì 31 marzo 2017

SEMBRANO DUE EURO, MA...  Ecco la moneta che ti frega  (e frega pure i distributori) 

Sembrano Due euro, ma...., la truffa del Bath thailandese: la moneta che ti impoverisce e che frega anche i distributori





Sembrano due euro. Sono identici, ma queste monete thailandesi valgono decisamente meno. La truffa "del momento" ai danni dei consumatori riguarda i "baht" thailandesi. L'ex agente di polizia postale di Catania, Salvo Troina, impegnato in queste settimane in una serie di conferenza nelle scuole della provincia etnea sulle truffe e sui pericoli della rete, consiglia di fare "attenzione al resto in monete da due euro, perché facilmente confondibili con monete di altri Paesi extraeuropei con un valore di gran lunga inferiore”.

Diverse segnalazioni - come evidenzia Il Corriere - sono infatti partite da esercenti di Catania e di alcuni grossi centri dell’hinterland, come Gravina e Misterbanco, che si sono trovati fra le mani monete del conio thailandese spacciate per 2 euro. Queste monete, per la cronaca, valgono davvero poco: circa 27 centesimi di euro. E ancora, sono in grado di gabbare la maggior parte dei distributori automatici, dai quali vengono "recepite" come due euro, appunto. La truffa, partita da Napoli, si sta espandendo in altre regioni. Si mettono in circolazione questi finti due euro, magari il negoziante non ci fa caso, e il consumatore neppure, e il gioco è fatto.

Elimina le infestanti

In giardino, pianta gigli, gladioli, iris… 

Grillini decapitati, mannaia alla Camera Dopo il caos, sospesi in 42: anche i big

La mannaia dopo il caos alla Camera: 42 sospesi, c'è anche Di Battista




Dura lezione al Movimento 5 Stelle: 42 deputati grillini sono stati sospesi per 15 giorni in seguito ai tumulti dello scorso 22 marzo a Montecitorio. Secondo l'ufficio di presidenza le intemperanze degli onorevoli hanno rappresentato un "serio attentato" al "confronto e al funzionamento delle istituzioni". L'interruzione durante il question time sul taglio dei vitalizi e nell'ufficio di presidenza è stata definita un fatto "senza precedenti" e di "assoluta gravità". A votare le sanzioni tutti i membri tranne Fraccaro (M5s) che si è astenuto. Stangati anche Alessandro Di Battista, Giorgio Sorial e Danilo Toninelli tra i 19 che hanno fatto irruzione nell'ufficio di presidenza. I pentastellati sconteranno la sospensione in tre fasi diversi: un primo gruppo da 14 a partire da giovedì 6 aprile, il secondo da mercoledì 17 maggio, il terzo da giovedì 22 giugno. 

Trump, dazi su prodotti italiani e Ue: quali società vuole affondare

Donald Trump, guerra commerciale: dazi del 100% su prodotti italiani ed europei



Donald Trump potrebbe scatenare una guerra commerciale contro l’Unione europea rispolverando una vecchia contesa ventennale: il bando di Bruxelles alle carni bovine Usa trattate con gli ormoni. In ballo ci sono 100 milioni di dollari l’anno di esportazioni Usa, che Trump vendicherebbe con misure ritorsive su una cifra equivalente di prodotti Ue, tra i quali ci sono la Vespa e l’acqua minerale San Pellegrino (tutti i prodotti che potrebbero essere colpiti dall'amministrazione Trump, italiani e stranieri, li potete vedere nella gallery qui sopra).

Secondo il Wall Street Journal, l’amministrazione Trump sta valutando di imporre dazi dazi punitivi fino al 100% del loro valore su numerosi prodotti dell’Unione europea, in risposta al bando Ue sulla carne di manzo Usa trattata con gli ormoni. Nel mirino delle autorità Usa ci sono fino a 90 prodotti europei, tra i quali la Vespa della Piaggio e l’acqua minerale San Pellegrino. Fonti della Piaggio hanno spiegato all’AGI che l’impatto dei dazi sarebbe comunque contenuto ad appena il 2% del fatturato complessivo. La Piaggio nell'intero continente americano esporta circa 14.000 veicoli, pari al 5% del fatturato: se si escludono i veicoli esportati in Sud America e le moto di grande cilindrata, che non rientrano nell’ipotizzato provvedimento restrittivo di Trump, il numero si riduce a circa 5.000 che rappresenta appunto il 2% del fatturato.


Il giudice che finisce in grossi guai:  omicidio Alatri, la clamorosa svolta

Alatri, il Csm chiede indagine sul giudice che ha scarcerato Mario Castagnacci



Finisce nei guai il giudice che aveva disposto la scarcerazione di Mario Castagnacci, uno dei due ragazzi arrestato per l'omicidio di Emanuele Morganti, il giovane massacrato ad Alatri. Finisce nei guai per aver scarcerato Castagnacci poche ore dopo che quest'ultimo era stato fermato a Roma pieno di droga: assieme ad altri tre amici aveva 7,5 grammi di cocaina confezionata in 4 dosi, 43 grammi di hashish in 4 dosi e 6 grammi di marijuana. Il giudice del Tribunale di Roma, pur convalidando l'arresto di Castagnacci e di altri tre compiti, ha riconosciuto la tesi difensiva del "consumo di gruppo", la quale ha portato, nell'udienza per direttissima celebrata il giorno successivo, alla scarcerazione di tutti gli indagati con rigetto anche della richiesta del pm dell'obbligo di firma.

E così, Castagnacci, alle 2 di notte era già rientrato ad Alatri, dove ha passato la notte a bere e fumare in compagnia del fratellastro, fino a perdere la testa e massacrare Emanuele nella centrale Piazza Regina Margherita. Ora, come detto, il consigliere del Csm Pierantonio Zanettin ha chiesto l'apertura di una pratica sul giudice del tribunale di Roma che ha disposto la scarcerazione di Castagnacci. Zanettin, in una lettera inviata al Comitato di presidenza del Csm, ha sottolineato come "la tragica vicenda di Alatri, con la morte a seguito di un feroce pestaggio di Emanuele Morganti, pone all'opinione pubblica anche seri interrogativi sulla correttezza dell'iter processuale di uno dei due arrestati".

E ancora, secondo l'esponente del Csm, "la vicenda processuale, frutto di una interpretazione giuridica del fatto reato, che può essere definita, nella migliore delle ipotesi, benevola, merita un approfondimento da parte del Consiglio Superiore della Magistratura per verificare la correttezza dell'iter. È del tutto evidente che gli esiti tragici della vicenda non possono essere addebitati al magistrato che ha disposto la scarcerazione dello spacciatore, ma è altrettanto evidente che si sarebbero evitati, applicando canoni ermeneutici diversi e più rigorosi, in tema di spaccio di stupefacenti". Dunque, alla luce di queste considerazioni, Zanettin chiede "l'apertura di una pratica in prima commissione, per valutare se emergono profili di incompatibilità, ex art. 2 della legge sulle guarentigie dei magistrati, nei confronti del Giudice del Tribunale di Roma che ha disposto la scarcerazione, senza obbligo di firma, di Mario Castagnacci, nonostante fosse stato trovato in possesso di grandi quantità di stupefacenti e fosse recidivo".

Nel frattempo, sono trapelati i primi esiti dell'autopsia sul corpo di Emanuele, ucciso con un colpo violentissimo alla testa, sferrato con un mezzo che in gergo legale viene definito "non naturale". Ossia, non si tratta di un calcio o di un pugno. “Abbiamo compiuto un esame particolarmente accurato. Il quadro è politraumatico, con lesioni diverse tra loro, che abbiamo studiato tutte a fondo”, ha assicurato il professor Saverio Potenza, dell’università di Tor Vergata, a cui la Procura di Frosinone ha affidato la consulenza medico-legale, affiancato dalla tossicologa Maria Chiara David. La maggior parte delle lesioni il ventenne le ha subite alla testa e, da parte del prof Potenza, nessun dubbio che una di quelle sia stata quella fatale al ventenne. Prodotta appunto all'apparenza con un mezzo “non naturale”.

Caserta: Al Bar "Il Bacio" Cornetti d'Autore Giuseppe De Luca fa impazzire i suoi clienti con il "CORNETTO" a lievitazione naturale

 A Caserta, al Bar "Il Bacio", il Pasticciere Giuseppe De Luca fa impazzire i suoi clienti con il "CORNETTO" a lievitazione naturale


di Ettore Orefice



La miglior cornetteria di Caserta e provincia è al Bar “Il Bacio” in Via Roma, a Caserta. In oltre 10 anni abbiamo testato un gran numero di cornetterie del casertano e dopo numerosi assaggi, ma soprattutto dopo aver ascoltato il parere di numerosi clienti, siamo arrivati alla conclusione che uno dei cornetti più buoni di Caserta, lo si può assaggiare al Bar "Il Bacio, dove il Pasticciere, Giuseppe De Luca, continua a stupire i suoi clienti con il "Cornetto" a lievitazione naturale.

È morbido, grande e a mezza sfoglia;
    • Non è friabile (nel senso che non si frantuma in mille pezzi dopo un morso);
    • È altamente digeribile;
    • È buono anche se lo si farcisce con pietanze salate (affettati, creme salate da spalmare, ecc.) e non necessariamente con cioccolato e creme dolci;
    • Il sapore e la morbidezza rimangono pressappoco intatti anche se lo si mangia a distanza di tre o quattro giorni.

La Cornetteria "Il Bacio" la trovi in Piazza Gianturco, 59 - Afragola (Na). La Grafferia "Il Bacio" in Piazza Vanvitelli (Ce), e la Caffetteria "Il Bacio" in Via Roma (Ce). 

Marcianise, Domenica 2 Aprile, l'Associazione "CAPATOSTA" presenta: "Primavera a 6 Zampe

Marcianise: Domenica 2 Aprile, tra festa e divertimento, l'Associazione "CAPATOSTA" presenta: "Primavera a 6 Zampe"


Antonio Golino
Consigliere Comunale Marcianise


Continuano le iniziative dell'Associazione "CAPA TOSTA" che Domenica 2 Aprile, in collaborazione con "La Voliera" presenta: "Primavera a 6 zampe". Un evento straordinario che mira a promuovere la prevenzione e la cura del Cane. "L'evento si terrà Domenica 2 Aprile in Via San Giuliano, a Marcianise. E' un evento mirato soprattutto per la prevenzione del Cane, e come ogni anno, l'Associazione "CAPA TOSTA", di cui ho l'onore di far parte, si fa portavoce di queste iniziative". Così, ai nostri microfoni, il Consigliere comunale, Antonio Golino. E nota: "Presenti, inoltre, esperti del settore, come il Veterinario dott. Bergamin, e tanti altri che sapranno sicuramente darci consigli importanti per i nostri cuccioli. Inoltre, tra festa e divertimento saranno dati anche Gadget e ricchi premi".

giovedì 30 marzo 2017

Alatri Dopo averlo ucciso, nell'altro bar... Il secondo orrore delle due bestie

Nuove rivelazioni sull'omicidio di Emanuele: "La lite è iniziata per due euro"




Nuovi risvolti nelle indagini sull’omicidio di Emanuele Morganti: la lite è iniziata per una moneta da due euro. Il clima di omertà, di cui parlavano gli inquirenti all’inizio delle indagini, sta sparendo e così, grazie a nuove dichiarazioni dei testimoni, diventa ogni giorno più chiara la dinamica dell’aggressione avvenuta fuori dalla discoteca Mirò ad Alatri. La barista, Agnese Mannino, ha raccontato come tutto abbia avuto inizio: “Emanuele mi aveva chiesto quattro shot di Tequila. Ad un tratto si è avvicinato al bar un ragazzo, che mi ha mostrato due euro e mi ha chiesto da bere. Io gli ho risposto che al massimo potevo dargli una Lemonsoda, ma lui voleva un cocktail. Mi ha detto di aver già speso cento euro”. Agnese allora, per calmarlo, si è girata per preparargli un cocktail molto diluito, mentre Emanuele e Ketty, come riporta Il Corriere della Sera, erano al bancone in attesa di sale e limone per la Tequila.

La cassiera, Sharon, ha invece visto il continuo: “L’albanese (l’italiano Memmo Paniccia, ndr) lo spintonava per guadagnare il bancone. Emanuele mi guardava stupito”. La barista, una volta che si è rigirata, ha visto i due che si strattonavano a vicenda: “L’albanese ha preso un portatovaglioli dal bancone e l’ha lanciato a Emanuele. Poi ha preso una bottiglia”. Ketty ha spiegato come Emanuele abbia reagito solo per allontanarlo, ma, in soccorso dell’albanese, è arrivato l’amico buttafuori che l’ha preso a pugni e calci e che ha chiamato altri tre buttafuori, che però non li hanno divisi, ma hanno continuato a picchiarlo e poi l’hanno sbattuto fuori. Il resto del triste episodio è già stato chiarito grazie ai racconti dei presenti.

Nuove testimonianze hanno permesso, però, di ricostruire cosa i due fratellastri, arrestati perché ritenuti responsabili dell’omicidio, hanno fatto dopo l’aggressione ad Emanuele. Paolo Palmisani e Mario Castagnacci sono andati in un locale di Frosinone, che si trova lungo la Statale Monti Lepini, per vantarsi: “Abbiamo massacrato uno di Alatri: aveva osato rispondere”. L’autopsia di Emanuele, rinviata a oggi, permetterà di dare notizie certe sulla sua morte: chi è il vero responsabile tra le sette persone indagate e cosa abbia realmente ucciso il ventenne, se il calcio ricevuto da parte di Mario Castagnacci o il colpo che gli è stato dato con la spranga.