Visualizzazioni totali

venerdì 28 ottobre 2016

Superenalotto, centrato il sei da record Ecco dove hanno vinto 163,5 milioni

Superenalotto, centrato il 6 da record. Ecco dove hanno vinto 163,5 milioni



Centrato il sei al Superenalotto. La cifra record di 163,5 milioni di euro è stata vinta in Calabria, a Vibo Valentia. Il più alto jackpot del Superenalotto - 177.729.043 di euro - è stato vinto il 30 ottobre 2010.

La combinazione vincente estratta - 3, 12, 23, 71, 76, 83, numero jolly 56, numero superstar 35 - è stata indovinata da un giocatore che ha consegnato il suo tagliando in una tabaccheria di Vibo Valentia in via Dante Alighieri 16-20. Nessun realizzatore del 5+ mentre in 15 hanno centrato il 5 aggiudicandosi 14.284 euro.

Pianto a dirotto e crisi di nervi: le foto atroci della Provvedi dopo la visita in cella a Corona

Silvia Provvedi, piano a dirotto dopo la visita in carcere a Fabrizio Corona



Silvia Provvedi  va a trovare il fidanzato Fabrizio Corona in carcere a San Vittore e scoppia a piangere a dirotto. La Provvedi, già vincitrice dell'Isola dei famosi,  ha promesso che non avrebbe abbandonato il suo uomo nemmeno nelle avversità.

Sui social pubblica messaggi d'amore e di malinconia sul fidanzato, ex re dei paparazzi, tornato in gattabuia per intestazione fittizia di beni. E, dalle parole, Silvia è passata ai fatti. Lo mostrano le foto esclusive del settimanale il Nuovo che mostrano Silvia con la sorella gemella, la bionda Giulia, all'uscita di prigione. Il viso è gonfio è teso, il segno delle lacrime è evidente. 

giovedì 27 ottobre 2016

"Io so come lui ci potrebbe ricattare" Emiliano, la gravissima accusa a Renzi

Emiliano accusa Renzi: "Io so come ci potrebbe ricattare"



L'accusa che lancia Michele Emiliano è pesantissima e riguarda Matteo Renzi e i dirigenti del Pd. Il governatore della Puglia, riporta il Fatto quotidiano, è furibondo: "Io lancio un appello a tutti i militanti di centrosinistra di non stare a sentire né ordini di partito né minacce, perché anche eventuali minacce sono prive di fondamento e di avere un grande coraggio di scegliere tra il Sì e il No". Più o meno le stesse accuse che aveva lanciato quando si parlava di referendum contro le trivelle, quando disse: "Non fatevi intimidire. C'è un tam-tam dentro il Pd: si intima di fare attenzione, che andando a votare le vostre carriere o i vostri interessi potrebbero essere messe in discussione".

E adesso, al presidente della Regione Puglia non piace quel fuorionda tra il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio in cui i due si dicono preoccupati del fatto che alcuni governatori del Pd - tra cui Emiliano appunto -  votino No al referendum: "Se Boccia si iscrive al Pd mi va anche bene, sono più preoccupato se il Pd si iscrive a Confindustria". 

Esclusiva / Il geologo Tozzi, la drastica verità "Doppietta sismica: cosa accadrà"

Il geologo Mario Tozzi: "Doppietta sismica, che cos'è e quali rischi comporta"



C'è chi sostiene che si tratti di un evento legato al terremoto dello scorso agosto. Ma c'è anche chi, come il geologo Mario Tozzi, ha idee differenti. "Siamo praticamente sicuri che si tratti di un nuovo terremoto", spiega in un'intervista a Il Tempo. Esperto dell'Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR e divulgatore scientifico in tv, spiega che "il terremoto si è articolato con una coppia sismica, cioè una scossa forte e una successiva, ancora più forte, nella stessa zona o in zona contigua. È un meccanismo tipico dei terremoti dell'Appennino. Nel 1997 la scossa della sera fu simile a quella della mattina e anche ad Amatrice quella iniziale era di 6 gradi e poi ne è arrivata una di 5,8. È una cosiddetta doppietta sismica. Se si è aperta una nuova faglia gemella si potrebbe innescare un nuovo sciame. E gli sciami sismici possono durare a lungo, anche mesi". Dunque, aggiunge: "Cosa significa nuova faglia? Vuol dire che è vicina a quella del 24 agosto, legata per tipo di movimento e per energia liberata, ma non è esattamente quella. È qualcosa che può essere meno in movimento anche a causa dall'energia scaricata dal terremoto precedente, ma che le faglie si parlano è ancora difficile da dimostrare. Per i terremoti grandi forse è possibile, per quelli piccoli è difficile da dire".

Tv in lutto, è morto Luciano Rispoli: "La Rai gli ha dato un grande dolore"

E' morto Rispoli: "La Rai gli ha dato un grande dolore"



È morto Luciano Rispoli, nato a Reggio Calabria nel 1932, conduttore televisivo, giornalista e conduttore radiofonico già direttore del Dipartimento Scuola Educazione della Rai dal 1977 al 1987. Rispoli si è spento a Roma. "Luciano Rispoli è mancato ieri sera tardi nella sua casa di Casalpalocco", specifica il giornalista e scrittore Mariano Sabatini, a lungo collaboratore di Rispoli.

"Con grandissima costernazione, e in accordo i la moglie e i figli, devo dare la triste notizia della scomparsa del popolare giornalista, autore e conduttore di programmi celeberrimi: Parola mia e Tappeto volante su tutti. Entrato in Rai, in seguito a un concorso per radiocronisti nel 1954 ricorda Sabatini - ha continuato a proporre la ua televisione civile e rispettosa anche dopo aver lasciato la tv pubblica, dal 1991, su Tmc e poi su altre emittenti, con un rientro in Rai nel 2002-2003".

Rispoli "è mancato dopo una lunga malattia a 84 anni, compiuti il 12  luglio scorso. Io posso solo dire, al di là del grande dolore che provo in questo momento, che è stato un grande privilegio collaborare quindici anni con un padre fondatore della Tv come lui. Da Rispoli ho imparato tanto. Tutto. E mi dispiace che purtroppo questa Rai a cui aveva dato tantissimo, negli ultimi anni lo aveva dimenticato, provocandogli grande rammarico", conclude Sabatini.

USSITA COME AMATRICE Le zone colpite dal terremoto: "Paese finito", "Terra aperta"

Ussita e Visso come Amatrice e Accumoli. Le zone colpite dal terremoto e il bilancio: paura, danni, sfollati



Due scosse, fortissime, nella Val Nerina, l'Appennino tra Marche e Umbria. Piccoli centri storici distrutti dal terremoto, proprio come due mesi fa, giusto qualche chilometro più a sud. Stavolta nessuna vittima ma una manciata di feriti, perché il sisma ha colpito prima alle 19.10 (magnitudo 5,4, epicentro a Castelsantangelo sul Nera, Macerata) e poi alle 21.18 (stesso epicentro, magnitudo 5.9), e "l'antipasto" ha di fatto svuotato le case con la gente fuggita in strada. È il beffardo lato positivo della paura. Resta il bilancio, pesantissimo: 60 scosse fino alle 5.23 di giovedì mattina, "molte centinaia", probabilmente "migliaia di sfollati" nelle Marche, come dichiarato da Cesare Spuri, direttore della Protezione Civile delle Marche. Resta ora la triste, eterna geografia dell'Italia martoriata, con i nuovi nomi da imparare a memoria: Ussita e Visso, dopo Accumoli e Amatrice.

"Ussita non c'è più" - Uno dei Comuni più colpiti dal terremoto di ieri sera è Ussita (Macerata). Al momento non ci sono vittime ma "il paese è finito. Penso che almeno l'80% degli edifici sia stato colpito, aspettiamo la luce per capire cosa è successo davvero", spiega Marco Rinaldi, sindaco di Ussita, intervistato dal Giornale Radio Rai. Particolarmente difficile è avere notizia dalle frazioni, alcune delle quali lontane dal comune vero e proprio. Ussita ha un'organizzazione urbanistica molto particolare, con case "spalmate su un territorio di montagna", e questo rende difficile muoversi da una frazione all'altra. Nonostante questo, "nel giro di un'ora, ieri, è arrivata la protezione civile, l'organizzazione è encomiabile, di questo dobbiamo rendere atto".

"A Visso terra spaccata" - Anche nella vicinissima Visso "due terzi del patrimonio immobiliare sono inagibili". È una delle prime stime del sindaco Giuliano Pazzaglini dopo le nuove scosse di terremoto che stanno interessando da ieri sera molti comuni del Maceratese e dell'Umbria. 

Zona rossa a Camerino - Il Comune più rilevante colpito dal sisma è Camerino, importante polo universitario. "È una situazione drammatica, fortunatamente non abbiamo vittime ma il centro storico è stato dichiarato zona rossa, gli sfollati sono molte centinaia", spiega il sindaco Gianluca Pasqui. Nella notte è stato evacuato anche il carcere e una quarantina di detenuti sono stati trasferiti nel penitenziario romani di Rebibbia. Il sindaco fa un primo bilancio dei danni, che sono ingenti: "Il centro storico è distrutto, non è raso al suolo ma ci sono stati alcuni crolli. Tutti gli edifici hanno lesioni importantissime. Siamo in grande difficoltà - conclude Pasqui - stiamo cercando di organizzare le prossime ore".

Otto feriti a Fabriano - Sono 8 i feriti a Fabriano, di cui 6 dimessi e due trattenuti, registrati a Fabriano, in provincia di Ancona, dopo il terremoto che ha scosso nuovamente il centro Italia. Lo riferisce il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola. I sei - continua il sindaco - si sono feriti nella fuga dalle case in preda alla paura. Molte famiglie dormono fuori casa e per ospitarli è stato allestito il palazzetto dello sport.

Paura in Italia: "Aperta nuova faglia" L'esperto avverte: sarà un disastro

Paura in Italia: "Aperta nuova faglia". L'esperto avverte: il rischio del disastro



È stata la secondo delle tre scosse di terremoto che hanno colpito il Centro Italia a indicare che qualcosa di nuovo stava accadendo in quella zona già tanto martoriata negli ultimi 60 giorni. Le caratteristiche di quest'ultimo sisma dimostrano che si è creata una nuova faglia, rispetto a quella che ha scatenato il terremoto del 24 agosto nell'area di Amatrice. Una scarica di energia dal sottosuolo che, secondo gli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, potrebbe creare nuove fratture con nuove scosse significative.

In generale quel che sta facendo tremare di nuovo la terra in quella parte di Appennino è sempre il fenomeno di spinta della placca africana verso quella euroasiatica. Era solo una questione di tempo che dal sisma terribile di Amatrice ne arrivassero altri di altrettanta potenza: "Replica tanto forti - ha detto Massimiliano Cocco dell'Ingv al Corriere della sera - non le avevamo escluse e ora si sono verificate".

Negli ultimi due mesi, i sismografi hanno registrato ventimila replica in un'area di 40 chilometri quadrati. Di queste, 15 di magnitudo tra 4 e 5 e 250 tra 3 e 4. Poi i tre "botti" di ieri, il primo con epicentro a tre chilometri da Castelsantangelo sul Nera, a dieci chilometri a sud di Norcia, tra Marche e Umbria. Il secondo e il terzo poco più a nord. Scosse registrate di 5.4, 5.9 e 4.6 tutte profonde tra gli 8-9 chilometri.

Alle tre scosse principale, ne sono seguite altre di entità minore. Gli esperti insistono, come da anni siamo tristemente abituati a sentire, che non si può parlare di scosse di assestamento, ma di repliche che lanciano un nuovo atroce segnale: "Ora si è aperta una nuova zona di fratture più a nord - ha aggiunto Cocco - che potrebbe innescare ulteriori movimenti".