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martedì 2 agosto 2016

L'ITALIA ENTRA IN GUERRA Sigonella-Aviano, la svolta: i bombardamenti e l'azzardo

L'ITALIA ENTRA IN GUERRA  Sigonella-Aviano, la svolta:  i bombardamenti e l'azzardo



In Libia, a Sirte, primo raid e prime bombe degli Stati Uniti: la guerra all'Isis sale di livello. L'Italia fa sapere che l'informazione dell'attacco imminente era stata data lo scorso 21 luglio, un attacco che era stato chiesto dal premier libico Fayez Serraj, in affanno nel conflitto con lo Stato Islamico. Una nuova fase della guerra al Califfato, nella quale l'Italia, per forza di cose, giocherà un ruolo decisivo: la Libia, infatti, dista soltanto una manciata di chilometri dalle nostre coste.

Quando si parla di ruolo decisivo, s'intende la logistica. Per i primi attacchi Usa in Libia sono state utilizzate delle basi militari in Giordania e le unità navali americane schierate nel Mediterraneo. Ma il comando statunitense ha fatto sapere che i raid proseguiranno, e che saranno necessarie nuove basi. Tra queste la base di Sigonella: l'ok da parte dell'Italia era arrivato già qualche settimana fa. Dunque, forse, anche Aviano: gli Usa ne hanno chiesto la disponibilità, ma ancora l'Italia non ha dato una risposta al riguardo.

Un salto di qualità, per l'Italia, già nel mirino dei terroristi islamici e, verosimilmente, obiettivo più "appetibile" dopo l'appoggio logistico. Il Belpaese, però, non può sottrarsi se vuole continuare a proporsi come Paese-guida nella coalizione che ha come obiettivo la stabilizzazione della Libia. Il rischio di esporsi alla ritorsione terrorista è ovviamente elevato, ma è un prezzo da pagare pur di liberare dal domino del Califfo un Paese a noi così vicino.

E non è tutto. Oltre a un coinvolgimento logistico, l'Italia potrebbe offrire anche un supporto "di fuoco" nella guerra all'Isis, con il coinvolgimento diretto della nostra flotta nei bombardamenti. Il fatto viene riportato da Repubblica, che cita fonti del Governo, che affermano: "La prossima volta la richiesta di Tripoli potrebbe essere fatta direttamente all'Italia ovvero l'Italia potrebbe essere chiamata a svolgere un ruolo" . La prossima volta, insomma, l'Italia potrebbe direttamente bombardare.

Attenzione, nasce il patto del cocktail Accordo Toti-Salvini: ecco il loro piano

Occhio, nasce il patto del cocktail. Accordo: ecco il piano


di Salvatore Dama



Chiamatelo il patto del Moscow mule, quello stretto ieri al Papeete tra Matteo Salvini e Giovanni Toti. In realtà non si sa se i due, nella lunga giornata trascorsa insieme al beach club di Milano Marittima, abbiano sorseggiato l' intruglio modaiolo di vodka ghiacciata e succo di lime. L' unica certezza è che il leader leghista e il governatore della Liguria non si sono lasciati ingolosire dalla «marmellata centrista» (definizione originale) servita da Stefano Parisi, neo delfino berlusconiano e possibile nuovo federatore del centrodestra.

Non tutti, in quella che negli anni zero fu la Casa della libertà, sono d' accordo con Silvio Berlusconi, che ha scelto l' ex manager offrendogli i galloni del leader. Così vanno formandosi alleanze trasversali (e trans-partitiche) per contestare i piani berlusconiani. O, più semplicemente, per proporre delle alternative al candidato che ha conteso a Giuseppe Sala la carica di sindaco di Milano fino all' ultimo voto. O quasi.

Ieri sera Toti e Salvini hanno suggellato la loro "alleanza" con una cena sulla riviera romagnola. I due hanno concordato sul fatto che il governo Renzi sia agli sgoccioli e che il centrodestra abbia l' obbligo di riorganizzarsi quanto prima. Non con una verata al centro, ma con un' alleanza che guardi a destra e scommetta sull' accordo strategico tra Forza Italia, Lega e Fratelli d' Italia. «È il "modello Liguria"», rivendica il presidente della Regione Toti, che non si è propriamente spellato le mani per applaudire l' ascesa di Parisi. Chiedendo (finora inutilmente) che ogni discorso sulla leadership coinvolgesse la base del partito senza piovere dall' alto, come poi effettivamente è stato. Salvini?

Anche lui guarda con perplessità ai primi passi mossi da Parisi. È vero che la Lega lo ha sostenuto come candidato sindaco di Milano, ma adesso il leader del Carroccio lo vede proiettato troppo verso il centro. Troppo impegnato a rincorrere Angelino Alfano e gli altri centristi che sono nell' area di governo. Matteo punge il suo mentore: «Se qualcuno ha diviso il centrodestra e ha voluto perdere, quello è Berlusconi», ha mandato a dire il leader della Lega dalla festa del partito in corso a Cervia. E se il "modello Milano" caro all' ex manager viene bocciato dal leader dei padani («Mi sono cucito la bocca, ho fatto finta di niente, e metà degli elettori è rimasta a casa», dice a proposito delle recenti Comunali), anche al centro c' è chi dubita del potenziale parisiano. Per esempio Gianfranco Rotondi: «Forza Italia si organizza come crede: se Parisi ne è il capo, buona fortuna. Se è il candidato premier del centrodestra io mi contrappongo apertamente e chiedo un metodo democratico per decidere chi ha ragione tra me, lui, Salvini e chi si proporrà», è il guanto di sfida del presidente di Rivoluzione Cristiana.

Bombardano a pochi chilometri dall'Italia Stati Uniti, primo attacco all'Isis in Libia

Bombardano a pochi km dall'Italia: Primo attacco all'Isis in Libia



Raid aerei Usa hanno colpito postazioni dell'Isis a Sirte, in Libia. A confermarlo è il Pentagono. Si tratta del primo coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nella battaglia condotta dalle forze libiche contro lo Stato islamico. Gli attacchi, afferma il Pentagono, sono stati effettuati su richiesta del governo libico.

"Altri bombardamenti continueranno a prendere di mira l'Isis a Sirte" per consentire al governo di unità libico di "compiere un'avanzata decisiva e strategica", ha detto il portavoce del Pentagono Peter Cook. In un messaggio video diffuso in precedenza, il premier libico Fayez Serraj, aveva annunciato di aver richiesto il supporto aereo alla coalizione di nazioni guidata dagli Stati Uniti. "Sono stati effettuati i primi raid aerei Usa contro postazioni dell'Is a Sirte su richiesta del Consiglio presidenziale del governo di concordia nazionale" libico, aveva detto al-Serraj, aggiungendo che "i raid avranno una durata limitata" e evidenziando come le prime operazioni abbiano "inflitto pesanti perdite" tra le fila dei jihadisti dell'Is.

Dopo il canone, altra tassa in bolletta Importi devastanti: che cosa paghi

Una bolletta devastante. Dopo il canone, altra tassa? Cosa ti costringono a pagare



Dopo il canone la Tari? La bolletta elettrica potrebbe farsi sempre più salata. È l'idea della sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ha spiegato chiaro e tondo: "Il pagamento della Tari (la tassa sui rifiuti, ndr) può avvenire unitamente alla bolletta elettrica o idrica di Acea Spa. In tal modo - ha proseguito la grillina - il panorama di utenze fantasma andrà immediatamente a restringersi e si allargherà la platea degli utenti contribuenti".

Così la Raggi, illustrando le "Linee programmatiche 2016-2021 per il Governo di Roma Capitale" nel corso di un'assemblea in campidoglio. La Raggi ha aggiunto che "Acea Spa detiene il database utenze elettriche residenziali, artigianali, commerciali ed industriali di oltre il 60% delle utenze romane. La bollettazione idrica ed elettrica, pertanto, può comprendere anche la riscossione della Tari in quanto già disponibili le banche dati di riferimento che dovranno essere opportunamente incrociate per lo scopo". Per i romani, in vista, bollette salatissime...

UN ATTACCO FULMINANTE Muore, dramma in Vaticano "Grave allarme meningite"

Attacco fulminante dopo il Gmg, dramma per il Vaticano: "Allarme meningite, sottoponetevi alla profilassi"



Allarme in Vaticano: Susanna Rufi, una ragazza romana di 19 anni, è morta per un attacco di meningite dopo aver preso parte alla Giornata mondiale della Gioventù. In un comunicato la Cei ha invitato alla profilassi tutti i ragazzi romani che nei giorni scorsi a Cracovia hanno transitato per Casa Italia, il quartier generale dei pellegrini italiani, un esercito di 100mila giovani.

"Oggi a Vienna, nel viaggio di rientro da Cracovia, dove aveva partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù, è morta una ragazza di una parrocchia romana per meningite. I membri del gruppo - si legge nel comunicato della Cei - di cui faceva parte sono stati già sottoposti alla necessaria profilassi, che consiste nell'assunzione di una compressa di Ciprofloxacina da 500 mg. Essendo la giovane transitata per Casa Italia l’ospedale di Vienna, a livello cautelativo, invita coloro che abbiano visitato la struttura ad effettuare il medesimo trattamento. Nel caso in cui qualcuno accusasse sintomi quali febbre alta, mal di testa o di gola, problemi di vista o perdita di conoscenza, deve recarsi subito in ospedale, indicando quale potrebbe esserne la causa".

lunedì 1 agosto 2016

Caserta, apre il nuovo centro del gusto "COLORITO" ed è subito successo

Caserta, apre il nuovo centro del gusto "Colorito" ed è subito successo: dalla ottima pizza alla noce di cola

di Gaetano Daniele


Colorito, il centro agroalimentare del Gruppo Megamark, una delle maggiori realtà del Sud Italia, apre al Viale Carlo III, a Caserta. Ha inaugurato la nuova sede il 7 luglio scorso all'interno del Famila Superstore. Il tutto alla presenza del presidente del Gruppo, Giovanni Pomarico, del Sindaco, Carlo Marino, del manager del Food, Pasquale Buonocore e del giornalista enogastronomico de Il Mattino, Luciano Pignataro. In meno di 3 settimane, COLORITO, ha subito colpito il palato dei più attenti clienti anche del Famila Supertore e conta già il tutto esaurito.

Sala Bar COLORITO

I prodotti che offre COLORITO, sono di alta qualità, stagionali, garantiti e certificati. La ricerca di materie prime di eccellenze si traduce in sapori autentici del territorio che gratificano il gusto. Il personale, competente, è formato per fare del vostro pasto un momento di arricchimento spensierato, di scoperte golose, per accogliervi con un sorriso ed esaudire ogni vostra domanda o richiesta. 

COLORITO è a Caserta, in viale Carlo III presso Famila Superstore

Caivano (Na): Dimissioni Monopoli, Daniele: Le ritirerà

Caivano (Na): Dimissioni Monopoli, Daniele: Le ritirerà


di Angela Bechis


Gaetano Daniele
Amministratore il Notiziario sul web

Il Sindaco Monopoli prima rompe con Forza Italia, poi rompe con il consigliere Castelli, poi con la Lista Civica La Svolta e con Noi Insieme con Monopoli ed infine con i Socialisti. Poi si dimette, perchè?

Insomma, questo è un sindaco che rompe. Forse perchè vuole vincere, come i bambini. O forse vuole distogliere dall'attenzione dei caivanesi il nuovo impianto per la lavorazione dei rifiuti?

Quale impianto?

Secondo una delibera regionale, nello Stir di Caivano  si dovrà installare un nuovo impianto per la lavorazione dei rifiuti. Monopoli, come lo stesso Presidente della Regione De Luca, ma come del resto anche il Pd locale, promisero di toglierle le Balle da Caivano, non di far costruire un nuovo impianto per la lavorazione dei rifiuti, anche perchè poi sappiamo bene questi impianti per la lavorazione dei rifiuti a cosa servono realmente. Ma se lei oggi domanda alla maggioranza o alle opposizioni di questo nuovo impianto, le risponderanno di non sapere nulla. Un po come quando arrivarono 5000 tonnellate di spazzatura a Caivano e nessuno sapeva niente. 

Queste dimissioni secondo lei cosa rappresentano? 

Una farsa. Monopoli ritirerà le sue dimissioni. Anzi, lo farà anche presto, forse si sta iniziando a rendere conto che il gioco delle dimissioni da un lato (o a qualche alleato) stanno dando fastidio dall'altro sta iniziando a far riflettere chi oggi potrebbe mandarlo realmente a casa. 

Perchè?

Decide tutto lui, o quasi. Non ho mai assistito ad un sindaco che nomina da solo una Giunta. Mai. E non ho mai assistito a partiti o Liste che accettano tutto questo. Un motivo ci sarà. Ecco perchè a Monopoli gli piace tirare la corda, perchè sa che prima o poi i suoi alleati cedono. 

Buttol, le dice qualcosa questa parola?

La Buttol è la ditta di raccolta rifiuti che tra Aprile-Maggio-Giugno scorso, è stata sanzionata dal Sindaco Monopoli perchè non in grado di raccogliere i rifiuti dalle strade. Poi, questa stessa ditta che non riusciva nemmeno a raccogliere la spazzatura dai marciapiedi ha vinto una gara Europea da circa 30 milioni di euro. 

Cosa c'è di strano in tutto questo?

Nulla. Molto. Io ad esempio, da primo cittadino non l'avrei proprio fatta partecipare alla Gara. 

Tornando alle dimissioni, secondo lei queste dimissioni sono dimissioni farsa?

Assolutamente sì.

In tutto questo chi ci rimette?

Caivano e i caivanesi.