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lunedì 28 marzo 2016

Velivolo non risponde alla radio Allarme aereo, si alzano i caccia

Aereo vola in silenzio radio: intercettato dai caccia Eurofighter



Allarme aereo, questa mattina, sui cieli del Nord Italia: due caccia Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme sul territorio nazionale, si sono alzati in volo dalla base aerea di Grosseto, sede del 4 Stormo, per identificare un velivolo monomotore decollato da Ajaccio, in Corsica, e diretto in Germania ad Augsburg che non aveva stabilito un positivo contatto radio con gli enti del traffico aereo nazionale. L’intercettazione è stata effettuata sopra i cieli di Sarzana, tra Toscana e Liguria, e alla vista dei caccia il pilota del velivolo ha espresso l’intenzione di atterrare ad Orange in Francia. I jet italiani hanno scortato il monomotore come da accordi con le autorità francesi.

I due Eurofighter hanno ricevuto l’ordine di decollo immediato - in gergo tecnico «scramble» - dal CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon, ente NATO responsabile nell’area, e sono stati controllati da Poggio Renatico, sito operativo del nuovo sistema NATO Air Command and Control System (ACCS). L’Aeronautica Militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all’anno, 24 ore su 24.

I soldi del bollo che ti puoi tenere: ecco come fare e che cosa rischi

Non pagare il bollo auto, i soldi che ti puoi tenere: ecco come fare e cosa rischi



Attenzione, il bollo auto non deve sempre essere pagato. Infatti la tassa si prescrive dopo tre anni: il triennio però decorre dal primo gennaio dell'annuo successivo a quello di scadenza. In termini pratici, per un bollo dovuto per il 2012, il termine di prescrizione inizia a decorrere dal primo gennaio 2013 e la decorrenza si compirà il 31 dicembre 2015.

Il punto è che la legge prevede che per il calcolo della prescrizione non si calcoli l'anno in cui è dovuto il balzello per la circolazione, ma i successivi tre. Soltanto in quel momento il bollo auto andrà in prescrizione. Ma "ovviamente - spiega il sito La legge per tutti - nell'arco di tale periodo di prescrizione non devono essere intervenuti atti interruttivi della prescrizioni".

Gli "atti interruttivi" sono i solleciti di pagamento o la notifica della cartella di pagamento di Equitalia. Però, in presenza di un atto interruttivo, il termine inizia a decorrere a partire dal giorno successivo al ricevimento dell'atto. Continua La legge per tutti: "Nel momento in cui il contribuente riceve la cartella esattoriale di Equitalia deve contare di nuovo altri tre anni affinché la cartella medesima si prescriva. Tre anni durante i quali, anche in questo caso, non devono intervenire nuove richieste di pagamento".

Anche il preavviso di fermo auto è considerato un atto interruttivo soltanto se contiene tutti gli elementi da cui si evince che si riferisce al debito relativo al bollo auto. "La richiesta di pagamento di arretrati inviata con posta semplice non produce effetti - continua -, essa deve essere recapitata con raccomandata AR in quanto, diversamente, in caso di contestazione da parte del contribuente, il fisco non avrebbe la possibilità di dimostrare l'avvenuto ricevimento". Se infine, al contrario, il contribuente dovesse impugnare l'ingiunzione di pagamento o la cartella di Equitalia e, poi, perdere il ricorso, la prescrizione passerebbe da 3 a 10 anni".

mercoledì 23 marzo 2016

È ufficiale: Saviano è proprio fuori. L'ultimo delirio sui terroristi: travolto dagli insulti

Roberto Saviano, la frase delirante sui terroristi: pioggia di insulti sul web



"L'unica risposta possibile all'orrore è accogliere. Il terrorismo si combatte solo con l'integrazione", ha scritto Roberto Saviano su Twitter. Il tuttologo e scrittore prende posizione dopo i tragici fatti di Bruxelles dove gli attacchi terroristici hanno provocato 31 morti.

Sui social la reazione alle sue parole è stata da un lato di condivisione (con i retweet), dall'altro di insulti. "Ma portateli a casa tua a giocare al piccolo chimico idiota buonista milionario del ca..o", ha scritto un utente. Un altro comunista perbenista! E' un coglione senza palle!", ha tuonato un altro internauta. 

Patricia, ecco l'italiana scomparsa Il riconoscimento della salma

Chi è l'italiana scomparsa, si attende riconoscimento della salma



Sono in corso le verifiche per identificare la vittima italiana degli attentati di Bruxelles. La 45enne Patricia Rizzo è irraggiungibile da ieri mattina e dalle ultime notizie sembra sembra essere lei l'italiana morta negli attentati in Belgio. La famiglia, che aveva provato a rintracciarla anche mediante i social network, è in contatto con l'ambasciata italiana in Belgio per il riconoscimento, non facile a causa delle condizioni di tutti i cadaveri, squarciati dalla violenza delle esplosioni.

Chi era - La donna era una funzionaria Ue che prendeva la metropolitana tutte le mattine per recarsi sul posto di lavoro. Proprio questa abitudine, in attesa di conferme ufficiali, potrebbe esserle costata la vita. 

Bruxelles, delirio di Giulietto Chiesa: "Volete sapere chi è stato davvero?"

Sangue e morte a Bruxelles, delirio totale di Giulietto Chiesa: "Volete sapere chi è stato...?"



Ogni attentato scatena i complottisti. Ogni attentato, va da sé, scatena Giulietto Chiesa. E il lago di sangue versato a Bruxelles, colpita dagli attacchi jihadisti dell'Isis, per Chiesa è una buona occasione per prodursi nel consueto delirio, che puntualmente piove su Facebook. "Prosegue l'offensiva terroristica. Di Chi? Contro chi?", si chiede. Dunque svolge il suo "temino" e arriva alla farneticante conclusione: "Questo ci dice che non dobbiamo cadere nella trappola di guardare il dito invece della Luna. Se ci dicono che è Daesh, diffidiamo. Probabilmente è 'anche' Daesh. Ma Daesh è lo strumento, e la mano (in parte), ma non la mente". Un solo commento: aiutatelo. Di seguito, il post integrale di Giulietto Chiesa su Facebook.

IL TERZO TERRORISTA Quest'uomo è fuggito: nuovo incubo in Europa

L'uomo della mattanza è scappato: un nuovo incubo in Europa



Il Belgio è sotto choc per il duplice attentato di ieri. Le televisioni trasmettono la foto dei presunti kamikaze, ma accanto ai due c'è un uomo molto elegante, portamento distinto, giacca bianca e cappello nero che spinge un carrello dei bagagli: è lui in questo momento il ricercato numero u no. Gli organi inquirenti e le forze di polizia sono alla ricerca della rete che ha programmato gli attacchi di oggi a Bruxelles. Immediatamente dopo le esplosioni all’aeroporto internazionale di Zaventem e alla stazione della metropolitana di Maelbeek è stata aperta un’inchiesta dalla sezione anti-terrorismo della procura, affidata a tre giudici specializzati, ha speigato in conferenza stampa il procuratore federale, Frederic Leeuw, confermando che una persona çricercata attivamente, il terzo della foto in cui si vedono i due presunti kamikaze spingere carrelli con bagagli e nascondendo con guanti neri le rispettive mani sinistre.

Il ricercato - Il terzo, in giacca bianca e cappello nero, è il ricercato di queste ore. Intanto, sono in corso diverse perquisizioni in varie zone della città, e in particolare, secondo quanto siapprende, a Schaarbeek, un quartiere a nord est della capitale che ospita una grande comunità musulmana. 

Truffati i genitori dei bimbi col cancro: l'orrore (italiano) della finta oncologa

Truffati i genitori dei bimbi col cancro: l'orrore (italiano) della finta oncologa



Lucrava prescrivendo dei farmaci con un costo tre, quattro volte superiore all'effettivo. Una donna si spacciava per medico specialista di un noto ospedale pediatrico di Roma e in questa veste prescriveva inutili e costose terapie a bambini e malati di tumore. Smascherata dalla Polizia di Stato è stata denunciata per esercizio abusivo della professione e truffa. L'indagine è iniziata a seguito della denuncia di una donna, mamma di un bambino di appena due anni con un deficit immunitario, al quale il falso medico aveva prescritto una costosissima medicina a base di gocce, facendosela pagare 900 euro.

La scoperta di una mamma - La mamma però aveva scoperto su internet che il farmaco era somministrabile solo per via endovenosa e non per via orale come indicato dal medico. Quindi ha telefonato alla direzione medica dell'ospedale dove la presunta dottoressa è risultata sconosciuta. Immediata la denuncia alla Polizia presso gli uffici del Commissariato Prenestino, diretto da Mauro Baroni. Gli inquirenti hanno dunque indagato presso la Federazione dell'Ordine dei medici dove si è chiarito che la 40enne non era tra gli iscritti e che quindi non poteva esercitare la professione. I locali in uso alla falsa oncologa sono stati perquisiti e vi sono stati sequestrati una borsa da medico contenente attrezzatura sanitaria ed una serie di documenti falsificati, quali uno statino paga con intestazione dell' ospedale, un'attestazione del ministro della Sanita', una relazione sanitaria a firma di un noto immunologo.

Gli altri casi - Si sono scoperti i casi di altri "pazienti". Tra questi, un uomo di 48 anni, malato di cancro: ha raccontato che nell'anno 2010 era entrato in contatto con la "dottoressa" che gli aveva fatto somministrare un farmaco antitumorale, pagato 6.000 euro e importato in Italia a mezzo di canali riservati dalla Svizzera, millantando l'aiuto di un noto professore. In un altro caso invece, una donna si era rivolta alla truffatrice per problemi urologici del figlio ma, dopo aver pagato ad un prezzo altissimo la terapia prescrittale, su indicazioni di una vera struttura sanitaria, che poi ha preso in cura il piccolo, aveva deciso di non somministrarla. Indagini sono ancora in corso, anche fuori dalla provincia, e nei prossimi giorni gli investigatori ascolteranno altre persone, probabili vittime della pazza criminale.