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mercoledì 6 gennaio 2016

Immigrazione: "Italia chiude la frontiera" Emergenza fuori controllo: il retroscena

Immigrazione: "Italia chiude la frontiera". Emergenza fuori controllo con la Slovenia


Immigrati, col muro ungherese ondata di arrivi in Friuli

Il governo italiano sarebbe pronto a ripristinare i controlli alla frontiera con la Slovenia. L'indiscrezione diffusa dal Corriere della sera arriva dopo l'aggravarsi dell'emergenza immigrazione proprio a nordest, dove stanno convergendo i flussi degli immigrati prevalentemente siriani che passano attraverso i Balcani. Altri Paesi europei hanno già deciso di chiudere sostanzialmente le proprie frontiere, rendendo quella italiana la strada più facilmente praticabile, anche grazie alla leggerezza dei controlli della polizia slovena che, secondo il Viminale, non registra gli arrivi e lascia passare verso l'Italia circa 400 persone a settimana.

Il fallimento - Il trattato di Schengen sembra un documento rimasto solo nelle pagine di Storia. Così come il patto tra gli Stati dell'Ue per la relocation dei migranti, che a settembre scorso prevedeva una ricollocazione fuori dall'Italia di almeno 80 immigrati ogni giorno. Ma come riporta il Corriere, negli ultimi tre mesi ci sono state appena 190 partenze, e altre 50 ci saranno entro il 15 gennaio.

ESPLOSA UNA BOMBA A IDROGENO Kim Jong-un terrorizza il mondo

La Corea del Nord sgancia la bomba a idrogeno: Kim Jong-un terrorizza il mondo


La Corea del Nord sgancia la bomba a idrogeno: Kim Jong-un terrorizza il mondo

Lo stato canaglia sgancia la bomba a idrogeno. La Corea del Nord mostra i muscoli e spaventa il mondo. Lo fa poco dopo le 3, ora italiana, di mercoledì, quando i sismografi di Corea del Sud, Giappone e Use hanno registrato un sisma di 5,1 gradi della scala Richter in Corea del Nord, a circa 50 km da Kiju, non lontano dal confine con la Cina. Dall'esame delle onde sismiche si è subito compreso che l'origine del terremoto non era naturale, ma provocato da una bomba atomica.

La "festa" in tv - A stretto giro di posta è arrivata la conferma di Pyongyang, che ha reso noto di aver condotto con successo alle 10 ora locale un test con una bomba all'idrogeno, potenzialmente l'ordigno più devastante inventato dall'uomo. L'area dell'epicentro del terremoto, non a caso, coincide con quella dei test nucleari nordcoreani precedentemente effettuati. In televisione, Pyongyang ha rivendicato subito il "perfetto successo" ottenuto con il test di una "bomba all'idrogeno miniaturizzata" che permette di elevare il Paese "al livello successivo di potenza nucleare". L'arma, ha spiegato la speaker, serve "per difendersi contro gli Stati Uniti e gli altri nemici". Inoltre, una curiosità: il test è stato effettuato a due giorni dal compleanno del leader Kim Jong-un, del quale è stata mostrata la foto che lo ritraeva nel momento in cui firmava il documento con cui ha dato il via libera al test atomico.

L'annuncio - Il test con la bomba a idrogeno è arrivato dopo che, lo scorso 10 dicembre, Kim Jong-un aveva dichiarato che la Corea del Nord possedeva una bomba a idrogeno e che era "pronta a usarla per difendere l'indipendenza e la dignità della nostra patria". Gli analisti, però, non avevano creduto del tutto a questo annuncio, considerato una mossa propagandistica. In precedenza, la Corea del Nord, aveva effettuato tre test con bombe atomiche a fissione: nel 2006, nel 2009 e nel 2013. Anche per questa ragione, l'Onu aveva imposto sanzioni internazionali.

Le reazioni - Subito dopo il test, sono piovute le reazioni internazionali. Per il primo ministro giapponese Shinzo Abe "non possiamo permettere simili test e li condanniamo fermamente". Per Abe, il test è una palese violazione degli accordi presi con l'Onu, un'affermazione confermata da Lessina Zerbo, capo dell'Organizzazione dell'Onu per il Trattato sul bando dei test nucleari. La Corea del Sud, il vicino minacciato, da par suo ha fatto sapere che consulterà gli alleati per eventuali altre sanzioni. Dunque gli Stati Uniti, che si mostrano "cauti sul presunto successo", pur condannando "ogni violazione delle risoluzioni Onu". Condanne, inoltre, anche da Francia, Regno Unito e Cina, solitamente più "tenera", quest'ultima, col regime nordcoreano.

Dolore osteoarticolare Intervista al dott. Aldo Bova

Napoli - Intervista al dott. Aldo  Bova, Primario emerito  Ortopedia ospedale  San Gennaro- Napoli, Responsabile  Terapia del  dolore della  Clinica  Santa  Lucia  di San Giuseppe  Vesuviano 


di Mario Setola
per il Notiziario sul web


Dott. Aldo Bova
bova.aldo@virgilio.it


Cosa  è  il  dolore ?

Il dolore è un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole, associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno.Questa è la definizione del dolore secondo l’Organizzazione mondiale della  sanità. 

Cosa  intendiamo  per  dolore  osteoarticolare?

E’ il  dolore  che  appare alle  articolazioni  singole  o  nelle  regioni,  dove  ci  sono  vari  rapporti  articolari.  Ad  esempio:
- Rachide lombosacrale
- Rachide  cervicale
- Anca
- Ginocchio
- Spalla
- Gomito
- Eccetera…..

Quale  può  essere  la  causa  di  questo  dolore ?

Le  cause  possono  essere: l’artrosi  per  l’usura  della  cartilagine  articolare,  i  conflitti radicolari (vedi ernie  del disco), il sovraccarico che si determina in alcune zone per squilibri biomeccanici (come alle teste dei metatarsi), fratture da stress. La causa più frequente è l’artrosi.

Quanta  gente  colpisce  questo  tipo  di  dolore?

In Europa  colpisce  circa  100  milioni  di  cittadini  con una  prevalenza  del 50%  nella  popolazione anziana. Le  donne  appaiono  maggiormente  colpite  in relazione agli uomini. Gli uomini, però, hanno  bisogno  di  una  maggiore quantità  di  farmaco  per  sedare un dolore  della  stessa  intensità.

Quali  elementi  caratterizzano  questo tipo di  dolore?

In  un recente  studio  dell’Università  di  Pisa  è  stato  rilevato  che le donne  che  soffrono di dolore cronico (con cui  in pratica  vivono) vanno molto più facilmente incontro alla depressione, in relazione agli  uomini  che  vivono  la  stessa  condizione. E’ stato rilevato, in particolare, che c’è un collegamento diretto fra stato depressivo e dolore di schiena, maggiore nella donna in relazione all’altro sesso. Al dolore cronico  si  accompagnano frequentemente, oltre alla depressione, disturbi del sonno e  nervosismo. Recenti  indagini  hanno  rilevato  che  in  Italia raggiungono circa  i dodici milioni le  persone affette da dolore cronico, per il  quale in un anno viene  perso quasi  un miliardo di ore lavorative e vengono spesi oltre 11 miliardi  di euro  per visite e terapie  con un costo sociale complessivo  di 36,4  miliardi  l’anno. 

Il dolore  cronico, per  le cose  dette  precedentemente,  incide  negativamente  e  notevolmente :
- sui costi  a  carico del SSN
- sui costi economici che  gravano sulle attività  produttive
- sulla  qualità  della  vita  dei  pazienti
Quali  sono  i  tratti  del  corpo  più  interessati?

Le  regioni  in cui  maggiormente  si  localizza  il dolore  cronico  sono:
- rachide  lombare
- ginocchio
- anca
- rachide  cervicale

Come va approcciato il dolore?

Bisogna innanzitutto avere sempre presente che il dolore è un sintomo, anche se può divenire una patologia a sé stante, autonoma.

E’ indispensabile da parte del medico:
- l’ascolto del paziente per conoscere la  sua storia personale, la storia del dolore e le caratteristiche  del dolore ( molto importante il suo decorso e la sua irradiazione)
-       la visita accurata
- stabilire le indagini giuste e necessarie (Radiografie, Tac, Rmn, ecografie  ecc.)

Qual è il modo di curare il dolore osteoarticolare?  

Fatta  la  diagnosi, bisogna  procedere con la terapia idonea. E la terapia può essere:

  Medica
  Fisica  
  Riabilitativa
  Chirurgica
  Riabilitativa post-chirurgica
  Psicologica

Naturalmente, nell’adoperare la terapia  medica, bisogna tenere  presenti tutte le opzioni  che si hanno a disposizione dai  Fans, ai Cox2-inibitori, agli oppiacei deboli ed a quelli forti, conoscendo i  tre step della gestione del dolore. Lì dove è importante agire chirurgicamente, è bene non esitare nel prendere la decisione chirurgica. Vanno tenute in conto tutte le armi disponibili della terapia fisica ( tecarterapia, laserterapia, magnetoterapia eccetera). Un elemento molto importante per contribuire a ridurre o dominare  il dolore cronico osteoarticolare  è l’azione  psicologica, che serve a dare fiducia e speranza e ad evitare che si vada incontro  a stati depressivi che possono certamente peggiorare la sensibilità al dolore.

Quali  terapie  innovative ed  efficaci  esistono  per  il  dolore  osteoarticolare persistente?

Nel quadro delle armi innovative molto efficaci che abbiamo a disposizione per la terapia del dolore persistente c’è la neuromodulazione con la radiofrequenza. E’un metodo innovativo, estremamente sicuro e particolarmente indicato per  alcuni disturbi e  per alcune  tipologie di pazienti. Il tipo di dolore da  trattare con la  radiofrequenza  è  quello mioosteoarticolare  per: 
-   artrosi
-   sofferenze  miofasciali
-  sindrome  delle  faccette  articolari   (cervicali, lombari, dorsali)
-  discopatie
-  epicondilite
-  neuroma  di  Morton
-  sacroileite

Le  regioni  del  corpo  più  frequentemente  trattate:
- rachide  lombare, cervicale, dorsale
- ginocchia
- anche
- spalle
- gomiti
Tipi  di  pazienti  per cui  c’è  grande indicazione:
- sportivi 
- anziani
- cardiopatici
- epatopatici
- nefropatici
- allergici

Questa  tecnica e’ molto utile e valida specialmente per pazienti che non possono fare uso di farmaci in generale e di farmaci antinfiammatori in particolare. La radiofrequenza è una tecnica di interruzione  temporanea  o definitiva  dello stimolo doloroso. In effetti si avvale di una corrente elettrica ad alta frequenza che viene applicata nella sede da trattare attraverso un elettrodo con particolari caratteristiche, collegato ad un generatore di RFA (fig.1).  Tale corrente elettrica  permette di controllare il dolore articolare, interferendo con i nervi specifici della  zona.


 Fig. 1- Generatore di corrente


Gli  impulsi creati sui tessuti vicini alla punta dell’ago generano due fenomeni specifici: la formazione di calore e l’esposizione del tessuto al campo elettrico. Questi due effetti , insieme, determinano uno stordimento (stunning) delle cellule nervose e  l’interruzione del circolo vizioso alla base del fenomeno del dolore. L’apparecchio  che  genera RFA ha  delle impostazioni che consentono di scegliere il tempo del trattamento, la temperatura  ed il voltaggio  da adoperare, il controllo dell’impedenza e il tipo di RFA (pulsata o continua) da usare in relazione alla patologia da  trattare. Tra i grandi vantaggi della radiofrequenza dobbiamo segnalare: l’efficacia, la  precisione (nella scelta della  temperatura) la  sicurezza, l’assenza  di  complicanze  in mani esperte. In conclusione è da segnalare che la terapia del dolore mioosteoarticolare con la radiofrequenza è  di  grande efficacia per la salute delle persone e per portare i vantaggi sociali ed economici  che  si  producono, riducendo i casi  di  dolore cronico  presenti in  modo  così  diffuso nella  nostra  popolazione.

martedì 5 gennaio 2016

Minacce di morte al club di serie A I dirigenti si arrendono: le reazioni

Minacce di morte al club di serie A. I dirigenti si arrendono: le reazioni

Minacce di morte al club di serie A. I dirigenti si arrendono: le reazioni

Game Over è la scritta comparsa sulla pagina Facebook dello Sporting Locri, la società di serie A di calcio a 5 femminile da mesi obiettivo di minacce di morte anonime. I dirigenti hanno deciso di cedere la squadra a costo zero pur di non esporre più le proprie famiglie ai pericoli emersi da una serie di biglietti ritrovati sui parabrezza delle loro automobili. Il più grave lo scorso due giorni prima di Natale, quando il presidente Ferdinando Armeni ha subito una minaccia diretta al figlio di tre anni. "Non ci sono più le condizioni - ha detto il dirigente all'Huffingtonpost -  Ho costruito con sacrifici questa squadra, un vanto per Locri e per l'intera regione. Non so chi c’è dietro queste minacce e non capisco cosa si voglia ottenere con la chiusura della società". Le minacce hanno una chiara impronta mafiosa, ma Armeni non vuole parlare di 'ndrangheta: "Sono sciacalli dementi che hanno rovinato tutto".

Reazioni - A far sentire "Vergogna, porteremo a Locri le azzurre del calcio a cinque per testimoniare la nostra solidarietà". Carlo Tavecchio esprime via Ansa il suo sdegno per le minacce che hanno costretto la società femminile della cittadina calabrese a dare l'addio all'attività agonistica. "Il calcio italiano è unito contro la violenza e contro la vergogna di chi attraverso la minaccia non vuole si faccia sport, -prosegue il presidente della Federcalcio - esprimo massima solidarietà allo Sporting Locri, ai suoi dirigenti e alle sue tesserate, la Figc è al loro fianco. Andremo in Calabria con la Nazionale femminile di Calcio a 5 per testimoniare tutto il nostro sostegno affinché nel meridione d'Italia non si spenga una bella realtà di sport in rosa". Armeni ringrazia per il sostegno ma si dice sicuro della sua scelta e addirittura aggiunge "se qualcuno è disposto a rilevare la società la cedo gratis". Anche il presidente Coni Malagò esprime la sua solidarietà alla squadra femminile. "Lo sport italiano è al fianco della società e delle atlete che non devono assolutamente cedere a questi vergognosi gesti", dice. Il prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino ha disposto "adeguate misure di protezione" nei confronti della dirigenza dello Sporting Locri. Gli stessi dirigenti saranno sentiti nei prossimi giorni in sede di Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dal Prefetto. Fabrizio Tonelli, si oppone alle minacce e dice: "Così no! Mi metto a disposizione della società e delle istituzioni per ogni iniziativa che permetta la prosecuzione dell'attività", dice. Tra i tanti attestati di solidarietà è giunto anche quello del presidente della LND Antonio Cosentino: "La Lega Nazionale Dilettanti esprime tutta la sua vicinanza alla società Sporting Locri, al suo presidente Ferdinando Armeni ed alle giocatrici. Il presidente LND chiede alle autorità competenti di fare luce al più presto sui fatti accaduti e lancia il suo appello a tutto il calcio italiano affinché si stringa al fianco dello Sporting Locri, dei suoi dirigenti e delle sue atlete". anche il vice capitano della formazione, Sara Brunello, si dice "delusa, indignata e amareggiata" per la decisione presa dopo le minacce. Lei spera ancora e il 10 gennaio a Locri è pronta a scendere in campo contro la Lazio.

Una turista italiana fermata in Svezia Un caso diplomatico senza precedenti

Turista italiana fermata in Svezia: e scoppia un caso diplomatico


Turista italiana fermata in Svezia:e scoppia  un  caso diplomatico

Una turista italiana che dalla Danimarca voleva passare in Svezia non è riuscita ad oltrepassare la frontiera, perché la polizia di Stoccolma non si è accontentata della carta d'identità. Il suo compagno che aveva la patente di guida con sé è riuscito a passare  ma ha scelto di fermarsi in Danimarca. La scelta delle autorità svedesi potrebbe essere legata alla pratica diffusa di rinnovare il documento non elettronico con un timbro sul retro: una vidimazione che molto spesso all'estero non viene riconosciuta come valida. "Non capisco, siamo molto scocciati perché siamo cittadini europei e non immigrati, dovremmo poter viaggiare in tutta Europa senza problemi. Questa carta d'identità l'ho usata anche per andare in Egitto", ha detto la turista. Ma pare che almeno un centinaio di turisti siano rimasti bloccati sul ponte che separa Copenaghen da Stoccolma. 

Nasce il "partito" Boldrini-Grillo: la proposta indecente di Laura

Nasce il "partito" di Boldrini e Grillo: l'ultima delirante proposta di Laura



La presidenta Laura Boldrini pontifica dalle colonne del Fatto Quotidiano, dove in un'intervista dice la sua su tutto e di più. Si parte da una discreta razione di siluri contro Matteo Renzi, del quale critica le riforme e non solo. Spiega, la Boldrini, che sarebbe il caso di fare qualcosa sulle unioni civili, "i partiti ne discutono da anni senza trovare una soluzione". Anche quello del fine vita e del diritto alla morte, per la presidenta, è un problema che il governo ignora. Quando le si chiede se la sinistra esiste ancora, risponde: "C'è spazio per una forza di sinistra. Ma bisogna mettere se stessi in secondo piano. Purtroppo continuo a vedere, invece, piccolissimi personalismi".

Ma è quando si parla delle crescenti disuguaglianze e di crisi economica che lady Boldrinova estrae dal cilindro la sua ultima proposta. Premette che "le disuguaglianze in Italia sono aumentate del 33% rispetto al 1980" e aggiunge che "in democrazia le persone senza reddito non possono essere lasciate al proprio destino". Dunque, la presidenta, ricorda che "ho proposto ad altri presidenti di Parlamento di firmare una dichiarazione che metta al centro dell'azione europea i temi sociali". Ed eccoci, dunque, alla proposta: "Il reddito di dignità può diventare un tema europeo. L'obiettivo è introdurre un social compact, che possa anche armonizzare in tutti i Paesi dell'Unione il diritto a un equo reddito di cittadinanza". E si spinge più in là, la Boldrini: "Si potrebbe sostenere con una tassa sulle transazioni finanziarie o una carbon tax".

Idee chiarissime, dunque, quelle della presidenta. Certo, le ricama con termini pirotecnici, dal fantomatico "reddito di dignità" all'ancor più iperbolico "social compact", ma il concetto, stringi stringi, è semplice: lady Montecitorio tifa per il reddito di cittadinanza. Una battaglia, la sua, condivisa da Beppe Grillo e dal M5s, da sempre sostenitori della necessità di introdurre il cosiddetto reddito di cittadinanza. Si schiera, dunque, la Boldrini, e nasce un asse, una sorta di "partito mascherato", in cui Laura lavora fianco a fianco con Grillo.

Diocesi di Aversa - Epifania 2016: il commento di Mons. Spinillo / Video

Diocesi di Aversa - Epifania 2016: il commento di Mons. Angelo Spinillo


a cura di Gaetano Daniele




L’Epifania del Signore, suggerisce il vescovo di Aversa, “ci ha abituati a riconoscere i tanti segni della sua presenza: come la luce e l’umanità in cammino”.

Tra le feste più care nella tradizione cristiana, l’Epifania del Signore ci ha abituato a vedere tanti segni della presenza del Signore. Epifania, infatti, significa “manifestazione della presenza di Dio proprio attraverso questi segni, che sono ricchezza di vita nuova”, ci dice Mons. Angelo Spinillo nel suo commento al Vangelo.

Il primo segno è la luce, raffigurata nella stella che, apparsa nel cielo, guida i passi dei Magi. “Ma la luce è anche ciò che annunzia il profeta Isaia a tutta quanta l’umanità, invitando il popolo eletto ad alzare lo sguardo”. L’altro segno è quello dell’umanità in cammino: “Migrazioni, dunque, non solo in cerca di migliori condizioni di vita, come quelle a cui assistiamo ogni giorno, ma anche migrazioni legate alla ricerca spirituale, a quella capacità di riconoscere che, oltre le possibilità economiche, l’umanità ha bisogno di una dimensione più intensa e vera per il suo vivere”.