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martedì 3 dicembre 2013

Dl Missioni Estero: Governo pone la fiducia

Dl Missioni Estero: Governo pone la fiducia


Il Governo ha deciso di porre la questione fiducia sul decreto legge per le missioni all'estero. Lo ha annunciato all'Aula di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Franceschini. Il decreto scade il 9 dicembre e deve ancora andare in Senato, "ci sono scadenze internazionali da rispettare", ha spiegato il ministro. La fiducia "è sul testo licenziato dalle Commissioni". La discussione inizia domani alla Camera a partire dalle 14, la seduta però dovrà terminare entro le 19, ora in cui si riuniranno i gruppi di Forza Italia. Mercoledì dalle 12 le dichiarazioni di voto finali e a seguire il voto. 

Il Governo l'11 in Aula per la fiducia: E' crisi di Governo?

Il Governo l'11 in Aula per la fiducia: Letta da Napolitano definisce la verifica. FI: Così stop larghe intese. E' crisi

La verifica di maggioranza "potrà svolgersi già durante la prossima settimana pur essendo tuttora in corso la sessione di bilancio". E' quanto si legge in una nota del Quirinale, al termine dell'incontro con il Premier Letta. "Si è convinto sulla opportunità di un sollecito passaggio parlamentare che consenta di prospettare indirizzi e contenuti dell'attività di governo, segnando una discontinuità tra precedente e nuova maggioranza", precisa la nota. Il ministro dei Rapporti con il Parlamento ha comunicato che il voto ci sarà mercoledì 11 novembre: al mattino alla Camera e nel pomeriggio al Senato. Il passaggio parlamentare alle Camere servirebbe a verificare la fiducia che il governo che ha già avuto e che dovrebbe avere nei prossimi giorni su altri provvedimenti. Da indiscrezioni, è quanto sarebbe poi emerso tra Letta e Napolitano durante, appunto il colloquio al Quirinale. Entrambi si sarebbero detti d'accordo sul no a una crisi di governo, all'ipotesi di rimpasto e alle dimissioni da parte del premier, che avrebbe chiesto, ed ottenuto, di tornare in Parlamento solo dopo le primarie del Pd. L'11 dicembre dunque il governo dovrebbe ricevere una reinvestitura programmatica, che sogni "una discontinuità tra precedente e nuova maggioranza". A mettere il bastone fra le ruote al premier Letta è Forza Italia che dice: "Con il passaggio del Premier Letta alle Camere finirà in modo definitivo il governo delle larghe intese e con esso questa fase della legislatura". Lo affermano in una nota congiunta i Capigruppo di Forza Italia al Parlamento, Romani e Brunetta. "Il voto di fiducia che Letta dovrà chiedere al Parlamento va interpretato non solo come un chiaro segno di discontinuità, che abbiamo da subito chiesto, ma anche come una crisi di fatto", precisano nella nota dopo l'incontro tra Letta e Napolitano. 

lunedì 2 dicembre 2013

Cuperlo (Pd): Renzi mette a rischio unità del partito

Cuperlo (Pd): Renzi mette a rischio unità del partito


"Rensi offre un assist a Berlusconi che vuole che il governo cada" e "preoccupa" che cosi "faccia da sponda alla posizione di Berlusconi". Cuperlo, candidato alla segreteria del Partito Democratico, critica duramente, l'intervista del Sindaco di Firenze, Renzi. E avverte: "Se Renzi lancia un ultimatum al governo e dice ad Alfano che verrà asfaltato da Berlusconi mette a rischio l'unità del partito". Poi a Letta: "Venga in Parlamento e dica una parola chiara e conclusiva" sul caos Imu che "rischia di diventare una caricatura". Al governo serve "discontinuità" e un "rafforzamento" a partire dal fronte lavoro. Le frasi di Grillo contro Napolitano? "Irricevibili". 

Alfano a Renzi: "Non tiri troppo la corda". "Dica chiaro se pensa a sedia di Letta"

Alfano a Renzi: "Non tiri troppo la corda". "Dica chiaro se pensa a sedia di Letta"


Il Sindaco di Firenze non tiri troppo la corda, "perchè non abbiamo paura di andare a votare". Cosi Alfano, Leader del Nuovo Centrodestra. "Se Renzi ha l'obiettivo di prendere la sedia di Letta lo dica con chiarezza, senza girarci attorno come si faceva con la vecchia politica". Ma resta il fatto che "noi siamo determinati". Il Vicepremier propone un patto per il 2014, per poi tornare alle urne nel 2015. Il rimpasto "non è un tema che ci appassiona, è prioritario l'interesse del Paese", nota Alfano. "Io resterò ministro e non avrò ruoli operativi nel Ncd". Non tempo la vendetta di Berlusconi, siamo decisivi per il futuro del Centrodestra. 

Maltempo: Al Meridione e in Abruzzo la conta dei danni è pesante

Maltempo: Al Meridione e in Abruzzo la conta dei danni è pesante 


Si iniziano a contare i primi danni. Un morto a Roma, un treno deragliato e quattro feriti a Foggia, strade chiuse in tutto il Sud, allagamenti e danni sulla costa Ionica. A Pescara, 1500 sfollati per l'esondazione del Fosso Vallelunga, e da questa mattina si sono perse le tracce di una donna. Dall'inizio dell'anno l'agricoltura ha subito un miliardo di euro di danni. Intanto, però si notano dal primo pomeriggio piccoli miglioramenti, poi ancora temporali e peggioramenti in Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia e Sardegna orientale. Mari molto mossi, previste mareggiate sulle coste di Abruzzo, Marche e Sardegna orientale. Il Ciclone Nettuno potrebbe continuare a flagellare il Sud. Si consiglia massima prudenza. 

domenica 1 dicembre 2013

V-DAY, Grillo: "Siamo Populisti arrabbiati". "Pronto Impeachment Napolitano"

V-DAY, Grillo: "Siamo Populisti arrabbiati". "Pronto Impeachment Napolitano"


"Da mesi parlano di Imu, Ici, Iuc e altro, ma ormai si sono persi. Non sanno più neppure loro di cosa parlano. Sono degli zombi". Così Beppe Grillo, a Genova per il V-day. Apre il comizio ricordando Pertini: "Se fosse vivo parlerebbe anche lui da questa piazza, dove tanti anni fa parlò contro il governo Tambroni". Si "dice fiero di essere un populista", "siamo populisti arrabbiati" e "abbiamo disintegrato la sacralità del Parlamento". Per le elezioni europee anuncia "un programma di 7 punti" e dice: "Vinceremo". "Da qui parte una rivoluzione culturale e politica. Abbiamo 8 milioni di poveri, facciamo pulizia, i politici a casa". Dalla piazza di Genova, Grillo ribadisce: "Eì pronto l'impeachment per Napolitano". Sui rimborsi elettorali: "La Corte dei Conti ci ha messo 20 anni a scoprire che sono anticostituzionali", ora i partiti "devono rendere 2,7 miliardi che serviranno per famiglie e imprese". "Sull'euro voglio un referendum", aggiunge. I nostri figli sono costretti ad andarsene, "ma a loro dico di restare e cospirare". Le prime aziende al mondo sono quelle delle telecomunicazioni, dice, "e ci siamo svenduti la migliore che avevamo, la Telecom". Il M5S è nato nel giorno di S. Francesco, "siamo arrivati prima del Papa, anche lui è grillino". 

Prato: Incendio in una fabbrica, 7 morti

Prato: Incendio in una fabbrica, 7 morti


Va a fuoco un fabbricato cinese nella periferia della città toscana. 7 al momento le vittime accertate. I corpi delle vittime sono stati ritrovati dai Vigili del Fuoco tra le macerie dei dormitori crollati durante i lavori di spegnimento e di ispezione. Si cercano ancora eventuali dispersi, nella fabbrica si sarebbero infatti trovate una decina di persone - comprese le tre vittime e i tre feriti - e non è ancora chiaro se gli altri siano riusciti a mettersi in salvo. Rimangono gravissimi i due uomini intossicati, ricoverati in rianimazione all'Ospedale di Prato. Meno grave invece il terzo ferito, una giovane donna di origini cinese. L'incendio è divampato stamattina alle 06.30 nella zona di Macrolotto. La fabbrica andata a fuoco è una ditta di confezioni di abiti gestita da cinesi. I Vigili del Fuoco sono ancora all'opera per cercare di recuperare, o almeno questo è l'intento, altri corpi sotto le macerie.