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mercoledì 23 ottobre 2013

Antagonisti lasciano presidio Porta Pia. Ma il 31 ottobre nuove proteste

Antagonisti lasciano presidio Porta Pia. Ma il 31 ottobre nuove proteste


Ringraziamo "il Sindaco della sua presenza ma era la nostra assemblea". Così Divetta (Blocchi precari metropolitani) sull'arrivo del Sindaco di Roma, Marino, dopo l'incontro con il ministro Lupi, annunciando per il 31 ottobre "un'assedio popolare alla Conferenza unificata Stato-Regioni-Comuni", sulla casa. "Stiamo lasciando il presidio a Porta Pia perchè ci sembra insufficiente, rispetto ad un governo schiacciato sempre di più sui poteri forti, ma la lotta continua", dice Fagliano (Movimento per il diritto all'abitare). Secondo Divetta il ministro Lupi avrebbe detto che "sarebbe non pensabile un blocco degli sfratti". 

Antimafia: Rosy Bindi eletta presidente. Pdl: Commissione delegittimata, lasci

Antimafia: Rosy Bindi eletta presidente. PdL: Commissione delegittimata, lasci


Rosy Bindi (Pd) è stata eletta presidente della Commissione parlamentare Antimafia. La Bindi è stata eletta nel voto di ballottaggio con il sì di Pd e Sel, mentre Scelta Civica si è astenuta. Scontro Pdl-Pd. Il Popolo della Libertà ha disertato le votazioni protestando contro la volontà del Partito Democratico di "imporre" un suo candidato "senza la necessaria condivisione per una scelta cosi importante", hanno sostenuto i capigruppo Schifani e Brunetta. Nuti (Movimento 5 Stelle) ha smentito qualsiasi giallo su una presunta spaccatura dei cinque stelle nel primo voto: Gaetti aveva avuto 6 e non 8 voti "perchè lui non si è votato" e c'era un assente. Intanto, Fava (Sel) e, appunto, lo stesso Gaetti (M5S) sono stati eletti vicepresidenti della commissione parlamentare Antimafia. Fava ha avuto 21 voti e Gaetti 7. 5 le schede bianche. Di Lello (Psi) e Attaguile (Lega Nord), invece, sono stati eletti segretari dell'Antimafia. Entrambe hanno ottenuto 11 voti. In precedenza Rosy Bindi (Pd) è stata eletta, appunto, presidente nel voto di ballottaggio contro Gaetti. 

Il Popolo della Libertà dopo non aver partecipato alle votazioni, contesta l'elezione di Rosy Bindi (Pd) alla presidenza della Commissione parlamentare Antimafia. Cicchitto invita la Bindi a dimettersi: il comportamento del Partito Democratico "e del tutto inaccettabile perchè ha eletto da solo il presidente della commissione antimafia". Ora il Popolo della Libertà, dice Cicchitto, "non prenderà più parte ai lavori della Commissione togliendole così un'effettiva rappresentanza generale". Gasparri attacca: "Inaccettabile strappo del Partito Democratico pur di dare una poltrona alla Rosy Bindi". Brunetta chiede al Pd "un segnale di distensione": la Bindi - dice - si dovrebbe dimettere immediatamente". 

Con il Popolo della Libertà "tutti dobbiamo unirci nella lotta alla mafia". Rosy Bindi (Pd), appena eletta presidente della Commissione parlamentare Antimafia, invita il Popolo della Libertà "a sanare la frattura" della sua non partecipazione alle votazioni. "Mi auguro che chi non ha partecipato al voto, riconosca che oggi c'è stato un voto", sostiene Bindi. "Siamo qui - osserva - per combattere la mafia e non per farci la guerra tra di noi". Il Pd ha rotto i patti con il Pdl? "Se ci sono stati patti - continua Bindi - non ero a conoscenza". E al Pdl che chiede le sue dimissioni replica: "Non posso non rispettare le 25 persone che mi hanno votato". Il Pdl "indichi il capogruppo". 

martedì 22 ottobre 2013

Palermo. Umi: Il Presidente Alessandro Sacchi interviene sul problema politico nazionale

Palermo. Umi: Il Presidente Alessandro Sacchi interviene sul problema politico nazionale. Sacchi, spiega la Carta Costituzionale

a cura di Alessandro Sacchi 
(Per Il Notiziario sul web)


Renzi: "Basta con puzza sotto il naso, voglio vincere!"

Renzi: "Basta con puzza sotto il naso, voglio vincere!"


Intervistato a lungo da Repubblica.it, il Sinfaco di Firenze, Matteo Renzi afferma: "Non possiamo immaginare di fare il controcanto al governo Letta. C'è il governo Letta e governa Letta. Ma esce poi di più allo scoperto: "Vanno presi i voti anche di Grillo e del Centrodestra. Io, aggiunge, della sinistra con la puzza sotto il naso non ne posso più; la sinistra che si crogiola nel "com'è bello partecipare mi manda fuori di testa". La manovra, per Renzi, "è buona ma le cifre sono basse". E annuncia: "Se vinceremo le primarie, la legge elettorale la faremo, la imporremo e cominceremo dalla Camera". C'è, teme, chi punta alla proporzionale. 

Indesit presenta un nuovo piano riassetto: "Con meno esuberi e più investimenti"

Indesit presenta un nuovo piano riassetto: "Con meno esuberi e più investimenti"


Dopo cinque mesi di trattative, Indesit ha presentato una revisione del piano di riassetto. Previsti meno esuberi, da 1.425 a 1.030, e più produzioni e investimenti nei tre principali poli italiani. Il piano è stato presentato al tavolo aperto al ministero dello Sviluppo e giudicato "costruttivo" dal governo. I sindacati si sono presi 10 giorni per valutare se ci sono o meno le condizioni per un eventuale accordo. 

Alfano: Mai parlato di scissione nel Pdl: "Uniti accanto al Leader Berlusconi"

Alfano: Mai parlato di sciossione nel Pdl: "Uniti accanto al Leader Berlusconi"


Il Vice Premier Angelino Alfano ha detto, nel corso di una intervista su Radiouno, di non aver mai pronunciato la parola "scissione" su una possibile divisione all'interno del Popolo della Libertà. "Finora ne hanno parlato solo i giornali", ha aggiunto. "Lavoro e lavoreremo tutti per l'unità del partito intorno ed accanto al nostro leader Silvio Berlusconi. Questo sarà l'intendimento di ciascuno di noi", ha poi concluso Alfano. Insomma, come ogni buon padre di famiglia, dal momento in cui il Leader del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi, chiese ad Angelino Alfano di fare un passo indietro come segretario, visto il disaccordo "appurato" sul non votare compatti la sfiducia al governo Letta, Alfano, oggi, sembra aver capito che, forse, sia giunto il momento di accodarsi, rispettando la volontà di chi gli ha concesso-permesso di ricoprire il ruolo di Ministro dell'Interno, Vice Premier e Segretario. 

Sindacati: Sciopero contro la manovra. Decisa un'agitazione di 4 ore

Sindacati: Sciopero contro la manovra. Decisa un'agitazione di 4 ore, con Manifestazioni gestite al livello territoriale


Uno sciopero nazionale di 4 ore, con Manifestazioni gestite a livello territoriale, nel prossimo mese. E' quanto deciso da Cgil, Cisl e Uil, dopo le critiche alla legge di Stabilità. L'annuncio ci è giunto da un nostro collaboratore presente in una conferenza stampa congiunta di Camusso, Bonanni e Angeletti.