Visualizzazioni totali

sabato 20 maggio 2017

INTERNAZIONALI DI TENNIS La sorpresa: Nadal va fuori Thiem in semifinale a Roma: capolavoro made in Austria

Internazionali a Roma, la sorpresa: Nadal ko, l'austriaco Thiem in semifinale



Sorpresa agli Internazionali Bnl d'Italia di tennis: Dominic Thiem batte Rafael Nadal e vola in semifinale a Roma. L'austriaco, testa di serie numero 8, ha giocato una splendida partita e si è imposto in due set sullo spagnolo numero 4 col punteggio di 6-4, 6-3 in un'ora e 51 minuti di gioco. Thiem sfiderà in semifinale il vincente del match fra il serbo Novak Djokovic (n. 2) e l'argentino Juan Martin Del Potro.


VIVERE L’ESTATE NON È MAI STATO COSÌ SUPER

Scopri le fantastiche offerte di eBay su arredamento da esterno, piscine, climatizzatori ed elettrodomestici.... 

Caserta: "Facciamo un Goal per la Beneficenza"

Caserta: "Facciamo un Goal per la Beneficenza" 



Si svolgerà a Giugno, "Facciamo un Goal per la Beneficenza", quadrangolare di calcio tra giornalisti, avvocati, forze dell'ordine e politici. Una manifestazione benefica ideata dal noto giornalista "Anti-camorra", Stefano Andreone, dove vide la partecipazione anche del giocatore del Napoli, Beppe Bruscolotti e che ci auguriamo di rivederlo anche a Giungo allo Stadio Pinto di Caserta. "Facciamo un Goal per la Beneficenza" è un evento di solidarietà per sostenere i bambini dell'Ospedale "Santobono Pausillipon". L'evento rimandato a Giugno anche a causa di impegni improrogabili da parte di ospiti d'onore come il difensore dell'Inter ormai famosissimo Nazionale Danilo D'ambrosio, molto vicino e sensibile a questo tipo di iniziative, che batterà appunto il calcio d'inizio. Tra gli altri, il Giornalista Anti-Camorra, Stefano Andreone, di recente aggredito da una banda di teppisti, solo per aver svolto il proprio dovere, e a lui ricordiamo tutta la nostra solidarietà. Tra gli Sponsor dell'incontro, figurano: Banca Mediolanum, Centro Abetaia del Gruppo Marotta, il Notiziario sul web, Bar il Bacio. A breve il Calcio d'inizio. 

SCEGLI ENEL

Scopri 100x100 gas. Enel Energia per il mercato libero. 

RICERCA SCIENTIFICA “Scopriremo tante malattie da una ‘manciata’ di cellule”

“Scopriremo tante malattie da una ‘manciata’ di cellule”


di Maria Rita Montebelli



Potrebbe essere non lontano il momento di mandare in soffitta l’amniocentesi e la villocentesi (prelievo dei villi coriali) per la diagnosi prenatale delle malattie genetiche. E’ uno dei tanti sogni della medicina di precisione che si avvia a grandi passi a diventare realtà. Da qualche anno è entrata nella pratica clinica la ricerca del Dna fetale su un prelievo di sangue materno che rappresenta già un passo avanti; ma si tratta di una vittoria parziale poiché consente di ricercare la presenza di appena tre malattie genetiche, tre trisomie (sindrome di Down, di Edwards e di Patau). E le malattie genetiche sono ovviamente molte di più. Per questo che la ricerca deve andare avanti e attingere a nuove idee. Una bella speranza in questo senso viene da un filone di ricerca che Menarini Biomarkers, sotto la guida dell’ingegnere nucleare Luigi Ricciardi, sta portando avanti a Singapore, in collaborazione con l’immenso laboratorio di patologia del Singapore General Hospital (SingHealth), dove lavorano oltre 500 persone. Protagonista di queste ricerche è DEPArray, una strumentazione diagnostica che consente di isolare singole cellule viventi per poterle in seguito sottoporre a varie analisi (genomica, funzionale, ecc). 

CONSULTI GRATUITI

Pensi di essere intollerante al glutine? Scoprilo a Maggio nelle farmacie aderenti 



DEPArray è stata messa a punto dalla start up bolognese Silicon Biosystem, che è stata acquisita da Menarini nel 2013 - ricorda Pietro Giovanni Corsa (nella foto), direttore generale per l’ambito finanziario del Gruppo Menarini - arrivando a quadruplicarne i dipendenti in appena 3 anni”.  Si tratta di una macchina innovativa, che consente di isolare singole cellule, intrappolandole con delicatezza in minuscole cellette, per andarle quindi a recuperare e sottoporle ad analisi molecolari e funzionali. Altri grandi vantaggi di questo sistema innovativo è che consente di individuare le cellule rare e di lavorare su piccoli campioni. Le applicazioni attualmente in fase di studio sono l’isolamento di cellule fetali per la diagnostica prenatale (è questo l’esame che potrebbe un giorno soppiantare l’amniocentesi, la villocentesi e la ricerca del Dna fetale nel sangue materno) che vengono ricercate sia sul sangue materno che su un prelievo di cellule vaginali, come quello effettuato per il Pap test.

Molto interessanti gli studi nel campo della diagnosi oncologica che consistono nella cosiddetta ‘biopsia liquida’, che consente nell’isolare le cellule tumorali circolanti (quelle che si ‘staccano’ dal tumore primitivo e, entrate in circolo, vanno a dare metastasi a distanza); in questo settore le ricerche più avanzate sono quelle sui tumori polmonari. DEPArray viene utilizzata anche nello studio del microambiente tumorale, con particolare riguardo ad un tipo di cellule del sistema immunitario, le cellule T-reg, che potrebbero consentire di prevedere la risposta all’immunoterapia, una delle frontiere più avanzate della terapia oncologica. Nel campo dell’oculistica si sta studiando un’altra interessante applicazione di DEPArray: la diagnosi differenziale tra linfomi oculari e uveiti (un’infiammazione dell’occhio); in reumatologia l’apparecchiatura viene utilizzata per lo studio delle cellule del sistema immunitario in patologie quali l’artrite reumatoide. Possibili future applicazioni, ancora tutte da disegnare, sono nel campo delle malattie neurodegenerative, dei vaccini e del diabete di tipo 1.

Due tecnologie per il futuro delle ricerche ‘single cell’.  La partita della ricerca per Menarini Biomarkers Singapore si è giocata per ora presso il Singapore General Hospital (Sing Health), uno dei più grandi centri di ricerca biomedica asiatici, ma negli ultimi mesi l’interesse per questa apparecchiatura ha portato a costruire una rete internazionale di ricerca, della quale fanno parte eccellenze di vari Paesi. L’obiettivo è di individuare biomarcatori di malattia specifici, utilizzando le tecnologie ‘single cell’ (al posto delle biopsie utilizzate finora) che consentiranno di mettere a punto nuovi strumenti diagnostici non invasivi per monitorare l’evoluzione di una patologia, valutare la risposta ad un trattamento e definire la prognosi del paziente. E la campagna acquisti di Menarini di idee e strumentazioni innovative per la ricerca non si esaurisce con DEPArray. E’ di  fine 2016 l’acquisizione dell’americana Cell Search CTC, specializzata nell’individuazione delle cellule tumorali circolanti (CTC); l’obiettivo è di integrarla con DEPArray per arrivare ad una diagnosi precoce e di precisione dei tumori. “E’ un po’ un cerchio che si chiude - ricorda il dottor Corsa - visto che uno dei sogni degli ingegneri di Silicon Biosystem era di venire un giorno acquisiti proprio da Cell Search, vista la complementarietà e sinergia delle due tecnologie”.

Cell Search è finora l’unico esame, validato clinicamente e approvato dalla Food and Drug Administration (Fda), in grado di rilevare e contare le cellule tumorali circolanti, su un prelievo di sangue, in pazienti con cancro metastatico della mammella, della prostata e del colon-retto.  Numerosi studi clinici hanno dimostrato che, in questi pazienti, la conta delle CTCs con il sistema Cell Search è un fattore prognostico che permette di predire in maniera indipendente la sopravvivenza globale (OS) e la sopravvivenza senza progressione della malattia (PFS). L’impiego di DEPArray, dopo l’analisi effettuata con Cell Search, consente di isolare (e non più solo di contare) le singole cellule tumorali circolanti, che vengono poi sottoposte ad analisi molecolari. Questo permette di tracciare il profilo genetico, unico e irripetibile, di un determinato tumore, in un determinato paziente; informazioni che potrebbero rivelarsi preziose per disegnare una terapia su misura e di monitorare nel tempo l’evoluzione della malattia o la comparsa di resistenza alle terapie.

L’impegno del gruppo Menarini nella ricerca oncologica. Nel campo della ricerca, anche per il gruppo Menarini, la grande scommessa del futuro è naturalmente l’oncologia, non solo nel campo della diagnostica, ma anche della terapia. Fanno parte di questo disegno l’acquisizione di Oxford Bio Therapeutics e lo sviluppo di un anticorpo monoclonale coniugato (MEN 1309) contro i linfomi non Hodgkin e un sottotipo di tumori della mammella. Nel 2016 arriva l’accordo con la giapponese Chugai Pharmaceuticals (gruppo Roche) e la ricerca e sviluppo, in esclusiva mondiale, del composto PA 799. Lo scorso marzo è stato infine siglato un accordo di licenza globale tra Selvita S.A. e Berlin-Chemie Menarini (un’altra company del gruppo Menarini) per il SEL24, duplice inibitore PIM/FTL3 e primo di questa nuova classe di composti, attualmente al vaglio di studio di fase I/II per la leucemia mieloide acuta. E nel campo della diagnostica tutti i riflettori sono puntati sullo studio e sulla caratterizzazione delle cellule tumorali circolanti (CTC), studio al quale ci si attende un grande contribuito dalla sinergia di DEPArray e Cell Search CTC. “Le CTC sono rilasciate e disseminate nel sangue e nel sistema linfatico dai tumori - spiega Klaus Pantel, direttore del Dipartimento di Biologia dei Tumori al Centro Medico Universitario di Amburgo, Germania, nel corso del simposio promosso da Fondazione Internazionale Menarini ‘Resolving Cancer Heterogeneity: Drawing New Horizons in Precision Medicine’ tenutosi di recente a Washington - sono un promettente strumento per studiare l’eterogeneità nei pazienti, e possono essere una rappresentazione davvero utile della variabilità genomica dei pazienti. In più la loro analisi genetica potrebbe aiutare a monitorare i progressi della malattia e per verificare l’efficacia della terapia in tempo reale, con un test minimamente invasivo, che potrebbe far superare alcune limitazioni correlate alle biopsie dei tumori solidi”.

“Identificare le mutazioni nelle singole cellule di ciascun paziente - commenta Giuseppe Giorgini, presidente e CEO di Menarini Silicon Biosystems - significa capire se e quale farmaco o combinazione di farmaci possano essere più efficaci e utili nel caso specifico. Oggi nel mondo sono quasi 300 i laboratori che già utilizzano Cell search CTC per le biopsie liquide. Affiancando la tecnologia Menarini del DEPArray, questi laboratori e tanti altri possono passare da una mera prognosi sulla sopravvivenza, a un’analisi del genoma del tumore con un salto straordinario nella possibilità di scegliere la cura giusta per il paziente. L’utilizzo di DEPArray, offre uno strumento formidabile e agevole per la diagnosi e la personalizzazione delle terapie, in modo da massimizzarne l’effetto sulle cellule malate”.

Ecco nel dettaglio tutte le sperimentazioni attualmente in corso a Singapore e nel mondo con le tecnologie ‘single cell’, ovvero il portfolio Menarini per lo sviluppo di test diagnostici non invasivi:

Diagnostica prenatale. L’isolamento di cellule fetali per la diagnostica prenatale potrebbe un giorno soppiantare l’amniocentesi, la villocentesi e la ricerca del DNA fetale nel sangue materno, al momento utilizzato per lo screening di tre trisomie (sindrome di Down, di Edwards e di Patau). La nuova metodica consentirebbe di effettuare il sequenziamento dell’intero genoma delle cellule fetali (nell’arco di 5 ore circa) consentendo in questo modo di evidenziare la presenza di oltre 3.200 patologie su base genetica, tra le quali la fibrosi cistica e la beta-talassemia. Per uno studio di questo tipo bastano 40 cellule fetali, da andare a ricercare su un campione di sangue materno (al momento di circa 30 ml).

Citologia del liquido oculare. Per questa indagine per la diagnosi differenziale tra linfomi oculari a cellule B e uveiti bastano 1000 cellule; attraverso la diagnosi molecolare del recettore BCR è possibile distinguere tra la presenza di clonalità dei linfociti (condizione che configura un linfoma primario intraoculare) e l’assenza di clonalità, che depone invece per un uveite.

Biopsia liquida (progetto Cellule Tumorali Circolanti). La dottoressa Caroline Dive dell’Università di Manchester ha sottomesso una richiesta di brevetto basata su 16 CNA (Copy Number Aberrations) per determinare la loro potenzialità come biomarcatori minimamente invasivi, in grado di prevedere la risposta (o la resistenza) del tumore alla chemioterapia. Questi biomarcatori in altre parole consentirebbero di ‘interrogare’ le cellule tumorali sulla loro sensibilità o meno al trattamento chemioterapico e di prevederne l’effetto; questo, oltre alle ovvie applicazioni cliniche, permetterà di stratificare i pazienti a seconda della loro sensibilità alla chemioterapia, all’interno dei trial clinici sui nuovi farmaci oncologici.

Biopsia liquida basata sull’analisi dei linfociti T regolatori (T-reg) nei pazienti con tumore del polmone. Dall’individuazione di 5 biomarcatori prognostici, tumore-specifici, nasce questo nuovo progetto basato sull’analisi dei T-reg che per il momento è in fase di sperimentazione su 5 tipi di tumore (colon retto, mammella, stomaco, metastasi cerebrali da tumore polmonare e metastasi epatiche da tumore del colon). Uno studio retrospettivo sul tumore del colon valuterà l’impiego dei T-reg come biomarcatori per stratificare la risposta del paziente alla terapia neoadiuvante. Uno studio prospettico, sempre sul tumore del colon, invece ne valuterà  il possibile impiego come biomarcatori prognostici e predittivi. Altri test diagnostici in fase di studio sono la ricerca di biomarcatori prognostici per la risposta all’immunoterapia (checkpoint inhibitors), un test diagnostico per la ricerca di malattia residua nelle leucemie infantili, biomarcatori prognostici per le metastasi di melanoma e biomarcatori di risposta ai farmaci biologici nell’artrite reumatoide.

Una rete internazionale di ricercatori e clinici esperti in tutti questi campi svilupperà i rispettivi progetti di ricerca. Tante le eccellenze messe in campo: il professor Tony Lim Kiat Hon del dipartimento di patologia del SingHeath, professore associato aggiunto della Duke-National University Singapore (biomarcatori prognostici e diagnostici nei trattamenti oncologici), il professor Salvatore Albani direttore del Sing Health Translational Immunology and Inflammation Centre (biomarcatori nell’artrite reumatoide), la professoressa Caroline Dive dell’Università di Manchester (biomarcatori di risposta alla chemioterapia) e il professor Christoph Klein Fraunhofer Institute of personalized tumor therapy (Germania) per i biomarcatori delle cellule metastatiche di melanoma; il professor Andrea Biondi, direttore della Clinica Pediatrica dell’Ospedale ‘San Gerardo’ di Monza (validazione del DEPArray per la diagnosi di malattia minima residua; validazione su sangue materno dell’isolamento di ERf; sviluppo di test diagnostici di malattie genetiche); il professor Sergio Abrignani dell’Università di Milano, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale Genetica Molecolare (INGM) si occuperà della validazione di biomarcatori prognostici nei tumori mediante biopsia liquida e della risposta alla terapia con checkpoint inibitori. 

ETERNO RIPOSO Bechis incastra Padoan, la legge della vergogna: così le banche derubano gli italiani pure da morti

La legge di Padoan svelata da Bechis: così le banche ci derubano anche da morti


di Franco Bechis



Finora le vittime del salva-banche che azzerò nel 2015 420 milioni di euro di risparmi in obbligazioni Banca Etruria, Carife, Carichieti e Banca delle Marche, avevano provato davvero di tutto. Non ancora però il furto dell'eredità. Eppure è quel che è avvenuto a una famiglia emiliana, vecchia correntista di Carife. La nonna della famiglia - Lucia - aveva investito 15 mila euro in obbligazioni subordinate che sono diventate carta straccia nel novembre 2015 grazie al decreto del governo di Matteo Renzi (quello sulla famosa Banca Etruria).

Dopo lunghe contestazioni e polemiche politiche, si è deciso con un decreto mesi dopo di rimborsare quei titoli azzerati all'80% del loro valore. La nonna fiduciosa ha fatto la prova: una mattina ha preso una obbligazione ogni 4 che aveva e ha provato a farsela rimborsare (3.750 euro). Le hanno detto sì, che poteva avere i soldi, e lei è tornata felicissima a casa.

La buona novella era così clamorosa che la poveretta non ha retto all'emozione: è morta il mattino successivo. Lasciando in eredità a due figli (Massimo e Raffaele) e una nipotina (Valentina, restata orfana di papà Giancarlo) tutto quel che aveva, e lì dentro anche il 75% di quelle obbligazioni Carife che le erano restate a casa. Gli eredi allora hanno fatto come la nonna: prese le obbligazioni, sono andati da chi le doveva loro rimborsare. E con gran sorpresa si sono sentiti rispondere: «No, mi spiace, ora che le avete voi il rimborso non si può più fare». Perché? Perché quel gran furbacchione del ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan, cercando di risparmiare qualcosina anche in mezzo a questa brutta e tragica vicenda dei risparmiatori truffati, ha scritto tutta una serie di norme e cavilli dove i poveretti potessero restare impigliati perdendo ogni speranza di essere rimborsati. Fra questi cavilli c' era scritto che ai risparmiatori sarebbero stati rimborsati anche titoli comprati da uno ma poi trasferiti a un familiare stretto, al coniuge e perfino al «convivente more uxorio», sia che fossero stati regalati o venduti a titolo oneroso negli anni. Ma a una condizione: che quei passaggi fossero avvenuti fra vivi «inter vivos».

RITA ORA, FASHION COLLECTION

È ora di sfoggiare la coloratissima collezione swimwear di Tezenis 



Non c'è dubbio che nonna Lucia quei titoli li avesse lasciati a figli e nipotina perché era morta. Così quando Massimo, Raffaele e Valentina fidandosi di promesse e annunci del governo, vanno a chiedere il rimborso sia pure parziale all' 80% di quei titoli lasciati si sentono rispondere dal funzionario del fondo interbancario di garanzia che dovrebbe pagare il dovuto: «Nel caso rappresentato, gli eredi della Sig.ra Lucia Brancaleoni non possono accedere alla procedura di indennizzo forfettario per le quote trasferite per atto tra vivi a quest' ultima, in quanto gli stessi sono successori mortis causa di un nuovo soggetto legittimato e, quindi, non rientrano tra le categorie di soggetti legittimati dalla legge 15/2017 alla presentazione dell' istanza di indennizzo».

Capito? Quelle obbligazioni dovrebbero valere ancora 336 milioni di euro, avendo deciso di rimborsarle all'80%. Ma guai a riceverle in eredità, perché diventano subito carta straccia: non valgono più nulla, e di fatto quella eredità se la porta via il governo.

La famiglia di nonna Lucia può ancora consolarsi con il più classico dei «mal comune mezzo gaudio», perché se in caso di morte del titolare gli eredi restano senza nulla in mano, non è che per chi ha la fortuna di avere tutti in salute e vivi il risultato sia poi tanto diverso. In 18 mesi di grandi promesse, proclami, speranze e delusioni ricevute dai risparmiatori truffati di Banca Etruria & C non è che sia accaduto un granché.

Ha riavuto in mano l'80% di quello che gli aveva portato via maldestramente il governo in quello sciagurato novembre 2015 solo un risparmiatore su 4. All'8 maggio scorso sono state rimborsati 99,6 milioni di euro sui 336 milioni che teoricamente dovranno essere restituiti (l' 80% di 420 milioni realmente investiti dai poveretti). Ma secondo le scelte fatte sul rimborso forfettario diretto fin qui dal Fondo interbancario al massimo in questa fase si arriverà alla fine a 185 milioni di euro circa. Gli altri 153 milioni di euro secondo le norme del governo non saranno né perduti né riconquistati: devono essere vagliati dai collegi arbitrali previsti dalla legge di bilancio.

Due mesi fa abbiamo raccontato il testo dei decreti di regolamento che secondo Renzi sarebbero arrivati massimo a marzo 2016. Sono stati approvati in via definitiva del Parlamento, ma il governo si è dimenticato poi di fare pubblicare tutto in Gazzetta ufficiale. Così gli arbitrati non possono partire. E il calvario dei risparmiatori truffati continua.

"Gli italiani ridotti alla fame" Bagnasco, schiaffone ai politici: tutti i numeri della vergogna

Cei, Bagnasco a fine mandato: "In un anno la Chiesa ha servito 25 milioni di..."



Appena ieri il governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi, proclamava finita la crisi nell'Eurozona. E come dimenticare il doping ottimistico dell'allora premier Matteo Renzi che esaltava bricioli di ripresa spacciandola per rinascita miracolosa. Ci voleva il cardinale Angelo Bagnasco a riportare un po' di sano realismo con una semplice frase: "L'Italia oggi è un paese affamato". Alla fine del suo secondo mandato da presidente della Cei, Bagnasco ha messo il dito nella più grave piaga che il nostro Paese si ritrova a curare senza riuscirci da anni: "L'anno scorso - ha aggiunto il cardinale - la Chiesa italiana nel suo complesso ha distribuito tra i 20 e i 25 milioni di pasti. E solo a Genova, la mia diocesi, l'anno scorso abbiamo distribuito quasi 600mila pasti su 580mila abitanti". 

CONSULTI GRATUITI

Pensi di essere intollerante al glutine? Scoprilo a Maggio nelle farmacie aderenti 

GUASTO ALLA CENTRALINA Black out a Roma Termini: treni fermi, caos Capitale "Ora risarcimento per tutti"

Black out a Termini: treni fermi, caos Capitale "Ora risarcimento per tutti"



Black out e ore di caos nella stazione ferroviaria di Roma Termini, dove i treni sono stati bloccati in entrata e in uscita dalle 19.10. All'origine della mancanza di elettricità ci sarebbe un guasto al sistema di alimentazione elettrica agli apparati dei sistemi che sovrintendono alla gestione e al controllo del traffico ferroviario della Capitale. I tecnici stanno intervenendo per risolvere il problema. "Per un guasto tecnico nella stazione di Roma Termini, il traffico ferroviario nel Nodo di Roma è sospeso dalle 19.10", si legge sul sito di Rfi . "La disalimentazione elettrica dei sistemi tecnologici interessa il traffico ferroviario in arrivo e partenza da Roma Termini e da tutte le altre stazioni del nodo di Roma. Al momento, la circolazione dei treni è fortemente rallentata anche in direzione Firenze e Napoli, sulle linee convenzionali e alta velocità". Una situazione di caos inaccettabile secondo il Codacons. "I responsabili - assicura il presidente Carlo Rienzi - saranno chiamati a risarcire gli utenti. Tutti i passeggeri che hanno subito ritardi hanno ora diritto ad un indennizzo: invitiamo Trenitalia a studiare meccanismi di risarcimento automatico in favore di chi oggi ha subito disagi. In caso contrario il Codacons si farà promotore di una azione risarcitoria collettiva in favore dei viaggiatori".

NUOVO SUV 7 POSTI PEUGEOT 5008

Entrate in una nuova dimensione. Con Nuovo Peugeot i-Cockpit®, Advanced Grip Control®, Extended Modularity.  

Le spregiudicate sorelle Buccino? La spifferata di Dago, un terremoto ai piani alti di Mediaset / Foto

Niente reality stile Kardashian: "Le sorelle andranno al Grande Fratello Vip"



Per Cristina Buccino e le sue sorelle si chiude il portone del reality di famiglia e si apre la porticina della casa, quella del Grande Fratello Vip. Secondo Dagospia è tramontata (o meglio "congelata") l'ipotesi di fare della sexy star di tv e Instagram e delle sue sorelline Donatella e Maria Teresa le "Kardashian italiane" con tanto di show personale per seguire le loro vicende. Le Buccino si dovranno accontentare di partecipare al reality di gruppo targato Mediaset. Non male, comunque, anche perché la prossima edizione condotta ancora da Ilary Blasi dovrebbe durare qualche puntata in più.

La scienza botanica per la bellezza dei tuoi capelli

Riscopri la bellezza più autentica dei tuoi capelli con il potere degli estratti botanici infusi in formule...