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mercoledì 8 febbraio 2017

SANREMO CROZZA DA FAR PENA L'attacco sui soldi di Salvini E i suoi? Quel gesto volgare

Crozza da far pena. L'attacco sui soldi a Salvini. E i suoi? Il gesto volgare



Maurizio Crozza ha confermato le grandi attese sul suo intervento a Sanremo. Il comico genovese dopo qualche battuta di circostanza sulla sua paura di tornare sul palco dell'Ariston - che in passato non lo aveva trattato benissimo - si è lanciato nella solita satira senza controindicazioni (per lui). Sforna l'imitazione di Matteo Renzi e gioca con Carlo Conti - amico nella realtà dell'ex premier - e Maria De Filippi che come lui starebbero facendo un grande inciucio in stile Patto del Nazareno: "Occhio però perché a me non è andata benissimo". E via così con battute sulla faccia triste di Renzi al supermercato... il bersaglio però è fin troppo facile, visto che ormai il segretario del Pd non è più a Palazzo Chigi, la solita satira indolore.

Sempre per andare sul sicuro con un repertorio ben consolidato, Crozza ha preso di mira Matteo Salvini, pretendendo dal segretario della Lega Nord di versare il suo stipendio di europarlamentare interamente per le popolazioni terremotate. Ma è quando si pensa al suo cachet, il comico non usa mezzi termini: "Io sono di Genova, lavorare gratis? Tiè". E tanti saluti con il gesto dell'ombrello.

Di Maio, l'attacco feroce contro i giornali Ecco tutta la lista delle firme più odiate

La crociata di Di Maio contro i giornalisti. Ecco la lista delle firme più odiate



Conto il Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio è sicuro che ci sia in atto una "campagna diffamatoria che deve finire. Vi chiedo di reagire - ha scritto su Facebook - Dobbiamo raccontare a tutti i nostri successi ottenuti nelle città che governiamo". La battaglia dell'aspirante premier grillino contro i giornalisti non graditi al suo Movimento è ripartita con la consegna di una lettera indirizzata all'Ordine dei giornalisti che cita una serie di firme della carta stampata italiana e i loro relativi articoli. Pezzi pubblicati quasi tutti il 3 febbraio e naturalmente dedicati alle vicende della giunta di Roma guidata da Virginia Raggi.

Nell'elenco dei cattivi, Di Maio ha inserito Emiliano Fittipaldi dell'Espresso, Florenza Sarzanini del Corriere della sera, Carlo Bonini di Repubblica, Alessandro Sallusti direttore del Giornale, Elana Polidori del Quotidiano nazionale, Valentina Errante e Sara Menafra del Messaggero, Edoardo Izzo della Stampa, Ilaria Sacchettoni del Corriere.

SCANDALO COOP ROSSE Gli affari sui profughi gay Ecco quanti soldi incassano

Affare coop rosse: fa soldi con i rifugiati gay


di Caterina Maniaci



Un appartamento per immigrati omossessuali e transgender. In fuga dalle persecuzioni da Paesi che puniscono, brutalmente, l'omosessualità come un reato. Succede a Modena. Un appartamento messo a disposizione dalla cooperativa Caleidos e da Arcigay.

Sono in aumento, infatti, i richiedenti asilo Lgbt. Ultimamente però per ottenere lo status di rifugiati in molti si dichiarano gay e dicono di provenire da uno dei tanti Paesi islamici (africani o mediorientali) dove si applica la shaaria che prevede il carcere o addirittura la pena capitale per gli omosessuali. E con lo status di rifugiato non si può essere «respinti».

La notizia dell'imminente apertura di questa casa-rifugio - che dovrebbe ospitare sei persone, stranieri ma anche italiani - ha generato dibattiti e polemiche. Ne ha parlato la stampa locale, ne ha trattato ampiamente il quotidiano online La nuova bussola quotidiana. Che spiega che in realtà «il numero dei richiedenti asilo riconosciuti omosessuali perseguitati è insignificante. È soltanto un modo per costruire permessi ad hoc. Come dimostra il caso del Gambia dove il dittatore non c'è più, ma continuano ad arrivare richiedenti». E presenta la testimonianza di un membro di una commissione territoriale.

Di diverso avviso l'assessore alle Pari opportunità del Comune di Modena Andrea Bosi, che difende le recenti iniziative legate al mondo Lgbt. «Il progetto dell' appartamento per ospitare i richiedenti asilo Lgbt e offrire loro un rifugio sicuro, proposto da Arcigay e Caleidos», ha spiegato, «è una bella e utile idea che nasce in un terreno cittadino che potremmo definire "ben seminato". Un luogo come questo, nel quale sentirsi protetti, è quanto mai necessario per persone che, in quanto rifugiati, già si trovano in una difficile condizione di vulnerabilità, accresciuta dall'avere un orientamento omosessuale o dall'essere transgender, e questo non solo nel Paese dal quale provengono ma anche qui da noi».

Secondo Antonio Platis, consigliere provinciale e capogruppo di Forza Italia nell' Area Nord, invece l'iniziativa è «quantomeno originale» e desta molte perplessità. Perchè, spiega Platis a Libero, «le liste d' attesa per l'edilizia popolare esplodono, mentre le famiglie fanno sempre più fatica ad arrivare a fine mese, mentre gli italiani si sento discriminati rispetto ai nuovi migranti, a Modena si ha il tempo e i fondi di aprire un appartamento per tutelare i migranti omosessuali, lesbiche e trans che hanno chiesto asilo». Le priorità, insomma dovrebbero essere altre. Altre le emergenze, anche nel territorio modenese, dove la ricostruzione, dopo i terribili danni del terremoto del 2012, va a rilento. Mancano i fondi, si dichiara.

Ma i fondi si sono trovati per i profughi e in particolare per questa nuova iniziativa. «Anche senza finanziamenti diretti, è evidente come i contributi pubblici per la cooperativa Caleidos rappresentino la principale forma di finanziamento. Basti pensare che la proroga del contratto di gestione dei 1.051 migranti sottoscritto dalla Prefettura di Modena per i soli mesi di gennaio e febbraio è pari a 2.020.000 euro». Platis cita poi il verbale della Prefettura di Modena in cui si formalizza l'Accordo quadro «finalizzato alla sottoscrizione di convenzioni per l'espletamento del Servizio di accoglienza di cittadini stranieri, compresi quelli già ospitati presso i centri della provincia, che verranno loro affidati e la gestione dei servizi connessi (1° aprile 2016 - 31 dicembre 2016)».

E la società «provvisoriamente aggiudicataria» risulta proprio la Caleidos Cooperativa Sociale Onlus. Per un importo presunto complessivo di 9.259.250,00 euro. Il tutto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana. Cifre non indifferenti, come si può notare. In ogni caso, proprio per fare una totale chiarezza sul tema, conclude Platis, «solleciterò un'interrogazione a livello comunale, provinciale e regionale».

Raggi, nuovo record: indagata due volte I guai per la promozione dell'amichetto

Raggi, nuovo record: indagata due volte. I guai per la promozione dell'amichetto



È fissato per oggi l’interrogatorio a Salvatore Romeo indagato per abuso d’ufficio nella vicenda della sua nomina a capo della segreteria politica del Campidoglio. Il reato ipotizzato è in concorso con Virginia Raggi, perché Romeo venne nominato dalla sindaca. Salgono così a due le indagini per abuso d’ufficio a carico di Raggi, già coinvolta nell’inchiesta legata alla nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, a capo del dipartimento Turismo (nella quale risponde anche dell’accusa di falso in atto pubblico).

Romeo è atteso oggi, con il suo legale, davanti al procuratore aggiunto Paolo Ielo e al pm Francesco Dall’Olio, ma non è escluso che l’atto istruttorio slitti a giovedì o venerdì. Ancora prima delle verifiche effettuate dalla procura, la nomina di Romeo era stata criticata, l’estate scorsa, dall’allora capo di gabinetto Carla Raineri che dopo le dimissioni, in polemica con la sindaca, presentò un esposto dal quale partì l’indagine della procura sulle nomine capitoline.

Inoltre Romeo presentò alla sindaca quel Raffaele Marra divenuto capo del personale del Comune prima di finire in carcere, lo scorso 16 dicembre. E, sempre Romeo, nel gennaio del 2016 intestò a Virginia Raggi le due polizze sulla vita, del valore complessivo di 33mila euro, che pur non avendo implicazioni di carattere penale, hanno scatenato nell’ultima settimana un’ondata di polemiche sulla giunta capitolina.

Nell’esposto presentato lo scorso 26 settembre da Raineri, si legge in merito alla nomina di Romeo: «Illustrai al sindaco che doveva ritenersi impossibile per un dipendente assunto a tempo indeterminato ricorrere all’istituto dell’aspettativa, per poi essere assunto dal medesimo ente con contratto a tempo determinato e la invitai a revocare la delibera». Raineri aggiunge di aver spiegato a Raggi «che un siffatto comportamento avrebbe potuto configurare un’ipotesi di abuso di ufficio, laddove un tale meccanismo fosse stato posto in essere allo scopo di attribuire al dipendente un vantaggio economico altrimenti non conseguibile».

La nomina a capo della segreteria politica, arrivata per Romeo nell’estate del 2016, di fatto gli triplicò lo stipendio: da 39 mila euro lordi l’anno, a 110 mila, scesi successivamente a 93 mila dopo l’intervento dell’Autorità nazionale anticorruzione.

Mentre la sindaca ribadisce quotidianamente di essere determinata ad andare avanti, e di avere la fiducia del Movimento, le grane giudiziarie di Palazzo Senatorio sembrano non avere termine e a finire indagato è proprio quel Salvatore Romeo che, dopo l’arresto di Marra e la notizia dell’indagine su alcune delle principali nomine effettuate da Raggi, si era dimesso da militante fedele, per non creare problemi alla sindaca.

Era il dicembre scorso, da allora il nome di Romeo non è mai sparito dalle cronache politiche e giudiziarie fino a quando, il 2 gennaio, nel pomeriggio dell’interrogatorio fiume alla prima cittadina si è appreso delle polizze vita che le ha intestato sette mesi prima di diventare il suo braccio destro in Campidoglio: Raggi si dice ’sconvoltà, «non ne sapevo nulla», afferma prima davanti ai pm e poi davanti alle telecamere. La vicenda, sottolinea chi indaga, non ha implicazioni penali e i soldi investiti in assicurazioni da Romeo sono i suoi risparmi. Ma ancora non è dato sapere per quale motivo l’ex capo della segreteria politica del Campidoglio avesse scelto la sua futura ’datrice di lavorò per intestare le sue polizze qualche mese prima di assumere la prestigiosa, e molto ben retribuita, carica. Anche di questo si parlerà nell’interrogatorio.

martedì 7 febbraio 2017

DAMMI LA PROSTITUTA. IO... Prefetto, l'enorme guaio porno Come "ripagava" gli immigrati

Savona, il prefetto che chiedeva prostitute in cambio di permessi di soggiorno



Pioggia di accuse per il viceprefetto di Savona, Andrea Santonaso, che si sarebbe reso colpevole di corruzione, peculato, rivelazione di segreti d'ufficio e favoreggiamento della prostituzione e dell'immigrazione clandestina. Ma non finisce qui, come riporta Il Giornale, pare che il prefetto abbia accettato mazzette, favori, interventi di liposuzione, cene gratis e assunzioni nelle Coop. Uno scandalo sul quale indagano i magistrati della Questura e la Prefettura di Savona.

Chiara Venturi, il pm che ha dato il via all'inchiesta, ha portato alla custodia cautelare e all'arresto rispettivamente l'ispettore di polizia Roberto Tesio e il marocchino Adel Salah, punto di riferimento nella comunità dei migranti. Questi due sono stati il punto di partenza da cui si sono diramate le indagini. Poco dopo infatti altri quattro arresti: il viceprefetto già citato, il direttore amministrativo Carlo Della Vecchia, l'albanese Antonyel Dibra e Graziella di Salvo; questi ultimi due gestivano una casa di appuntamenti e un giro di prostitute con il consenso e la protezione di Santonaso.

In un fascicolo di 319 pagine redatto dagli investigatori sono stati ricostruiti tutti i favori richiesti dai funzionari statali, che in totale sono risultati 19. In cambio dei favori il viceprefetto snelliva alcune pratiche burocratiche tra cui permessi di soggiorno, rilascio di porto d'armi e passaporti; addirittura si è registrato un cambiamento di cognome in cambio di un intervento di liposuzione, oppure una carrozzeria nuova in cambio di qualche punto della patente.

"Raggi cretina, totale depensante" Grillo sputtanato: la registrazione

Vittorio Sgarbi a La Zanzara: "Ho registrato la telefonata in cui Beppe Grillo dava della cretina a Virginia Raggi"


di Andrea Tempestini



La pietra tombale su Virginia Raggi? La mette Vittorio Sgarbi, che consegna a Giuseppe Cruciani e a La Zanzara di Radio 24 una clamorosa rivelazione. "Una volta eravamo con Parenzo e abbiamo chiamato Grillo insieme. Abbiamo registrato la telefonata, lo abbiamo fatto apposta. Grillo ha detto: guarda, Vittorio, dobbiamo difendere la Raggi ma è una depensante, una totale depensante. Dunque - riprende Sgarbi - Grillo è in totale malafede". Ma non è tutto. "La telefonata - prosegue Sgarbi - è avvenuta poco prima dell'ultimo editto sugli indagati, quando ha capito che se cade la Raggi cade tutto. E ancora, mi ha detto: Vittorio, è una cretina assoluta, è il modello perfetto per quello che io voglio al potere". David Parenzo inizialmente ha confermato l'esistenza della chiamata ("Certo, certo, ricordo"), per poi "ridimensionare" la questione fino a dubitare dell'esistenza della telefonata. Una telefonata che però, a quanto risulta a Libero, ci sarebbe.

Vissani, lo chef che insegna ai medici che 'Gusto è salute’!

Vissani, lo chef che insegna ai medici che 'Gusto è salute’! 


di Matilde Scuderi



Un nuovo video-format dal titolo 'Il Gusto è Salute', abbinato al corso Formazione a distanza (Fad) lanciato in questi giorni dal provider di Educazione continua in medicina (Ecm) 2506 Sanità in-Formazione in partnership con Consulcesi club si propone di educare ad una cucina a prova di allergie e intolleranze senza dover però rinunciare al gusto. Il titolo del corso è: 'Celiachia, gluten sensitivity ed intolleranza al lattosio - Gusto è salute', già on line sul sito www.corsi-ecm-fad.it. Protagonista del format lo chef Gianfranco Vissani "Ho scelto di partecipare a questo progetto perché è importante diffondere la consapevolezza di quanto il cibo sia cambiato nel corso degli anni" spiega il maestro dell’alta cucina, sottolineando come prodotti semplici quali farina, zucchero e latte nascondano potenziali insidie, e quanto il numero di persone affette da allergie e intolleranze alimentari sia in costante crescita nel nostro paese e ricorda che in Italia sono estremamente preoccupanti le percentuali che riguardano la celiachia e l'intolleranza al lattosio: i celiaci sono aumentati di oltre il 15 per cento in soli due anni, secondo l’ultima relazione sulla celiachia consegnata dal ministero della salute al parlamento e pubblicata sul sito web del dicastero, inoltre, sono in costante, preoccupante crescita i casi di gluten sensitivity. Otto adulti su dieci sono intolleranti al lattosio: lo ha dimostrato una ricerca condotta dalla dottoressa Serena Missori, specialista in endocrinologia, diabetologia e nutrizione, su persone dai 20 ai 55 anni sottoposte al test del Dna utilizzando il tampone buccale. Ed è proprio Missori, responsabile scientifica del corso 'Celiachia, gluten sensitivity ed intolleranza al lattosio - Gusto è salute', a mettersi alla prova con padelle e fornelli per proporre ricette gourmet all’insegna del piacere del palato e del benessere; il tutto con il prezioso aiuto dello chef Vissani, incaricato di trasformare in gustosa realtà le indicazioni alimentari dell’esperta con piatti all’apparenza di difficile preparazione, ma ricchi di spunti salutari. "Anche il medico stesso deve imparare a proporre ai propri pazienti un modo alternativo di fare la spesa, di cucinare, di combinare gli ingredienti, affinché sia conservato il gusto nel mangiare ma sia anche conservata la salute - sottolinea Missori - Troppo spesso, infatti, i camici bianchi "si limitano a dire 'non mangiare questo’ o ‘non mangiare quello’, ‘questi sono gli alimenti consentiti’. Poi il paziente torna a casa e non sa come mettere insieme gli alimenti consentiti e magari si ritrova a mangiare sempre le stesse cose, si annoia, per poi tornare alle vecchie e cattive abitudini", spiega la nutrizionista. Sogliola al cocco e fettuccine di lepre, con l’olio di cocco che attiva il metabolismo e tiene basso l’indice glicemico. Il tutto abbinato ai gamberi bianchi marinati, ideali per una linea perfetta, grazie all’utilizzo del pepe che stimola l’organismo a bruciare un maggior numero di calorie. Il millefoglie di riso soffiato con porcini e mousse di arancia senapata all’olio di oliva, grazie a un pizzico di cannella, allevia il senso di fame e riduce la glicemia. E, per finire, barretta di fondente puro al rosmarino con stratificazione di olio e gabbia di lamponi: un piatto ideale prima dello sport perché dà energia senza appesantire, con l’apporto di antiossidanti che assicurano protezione cardio-vascolare, utile a ridurre l’insulino-resistenza grazie ai frutti di bosco. Il corso è composto da 3 video-lezioni incentrate su celiachia, gluten sensitivity e intolleranza al lattosio, illustrandone diagnosi, sintomi e manifestazioni cliniche. Previsto anche un questionario finale che accerta la comprensione dei contenuti e assegna 3 crediti formativi ECM. 'Celiachia, gluten sensitivity ed intolleranza al lattosio - Gusto è salute' si aggiunge all’ampio catalogo di oltre 120 corsi FAD offerti dal provider ECM 2506 Sanità in-Formazione inaugurando un nuovo format 'seriale' che si va ad aggiungere alla esclusiva dei film formazione, un palinsesto di corti e lungometraggi che hanno già riscosso un enorme successo tra i camici bianchi con pellicole selezionate in prestigiosi festival cinematografici. 

Intolleranza al lattosio i 5 campanelli d'allarme

1. Dolore e crampi addominali

2. Gonfiore e tensione intestinale

3. Aumento peristalsi

4. Meteorismo

5. Frequente diarrea

Sensibilità al glutine i 5 campanelli d'allarme

1. Dolore addominale

2. Nausea e vomito

3. Affaticamento e crampi muscolari e/o articolari

4. Frequenti mal di testa

5. Mucosa della lingua arrossata e tumefatta