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domenica 4 dicembre 2016

"Asino. Ti faccio arrestare mamma. E..." La maestra umilia il bimbo handicappato

Cesenatico, maestra denunciata: umiliava il bambino handicappato



In una scuola elementare di Cesenatico, una maestra 44enne, è stata denunciata dai carabinieri per abuso di mezzi di correzione o disciplina. Secondo le indagini condotte dalle forze dell'ordine, la maestra si sarebbe permessa più volte, durante l'anno scolastico 2014-2015, di umiliare un bambino portatore di un handicap mentale. Gli avrebbe detto "sei un'asino" e lo avrebbe minacciato ripetutamente dicendogli che non avrebbe goduto di favoritismi e che non poteva comportarsi come voleva.

L'insegnante in un'occasione avrebbe detto al bimbo che se non si fosse presentato alle lezioni avrebbe fatto intervenire i Carabinieri i quali avrebbero poi arrestato i suoi genitori. Una volta, non contenta del suo comportamento, lo ha allontanato dalla lezione, lasciandolo completamente solo in palestra per almeno un'ora. La salute del bambino, affetto già da una patologia e da disturbi dell'apprendimento, è peggiorata, dati i trattamenti subiti dalla maestra. Ora il piccolo accusa "un perdurante turbamento emotivo, acuito dalle proprie condizioni psico-fisiche, e un pericolo per il suo equilibrio psichico".

Una clamorosa rivoluzione in tv: su che canali vedrai la Champions

Champions League, la Rai a caccia dei diritti per il 2018



Rivoluzione in televisione. Si parla dei diritti della nuova Champions League, quella che si giocherà dal 2018. In prima linea per accaparrarsi la possibilità di trasmettere la competizione è la Rai, che molla Formula 1 e Coppa Italia e punta tutto sulla coppa dalle grandi orecchie. Il punto è che la Champions, nel 2018, vedrà per regolamento quattro italiane sicuramente al via: l'interesse è massimo poiché il ritorno, si ipotizza, sarebbe altissimo. Ad oggi i diritti per trasmettere la competizione sono di Mediaset: li paga 220 milioni all'anno, una cifra che stando agli esperti non può essere ripetuta (la Champions, ora, vale circa 100 milioni l'anno).

Ed è in questo contesto, dunque, che secondo Repubblica si starebbe muovendo Viale Mazzini, pronta ad offrire 40 milioni per la possibilità di trasmettere una partita in chiaro (gli altri 60 li metterebbe Sky per offrire, in pay, tutte le altre partite). Ad ora, Mediaset starebbe fuori dai giochi: l'investimento per avere l'esclusiva dei diritti, infatti, non ha dato i risultati sperati. Il Biscione, dunque, cercherà di salvare Premium puntando sulla Serie A.

Mps, l'ago della bilancia di fine anno Perché dipende tutto dalla banca

Mps, l'ago della bilancia di fine anno: perché dipende tutto dalla banca


di Buddy Fox



Nuvole nere sopra Roma, cielo di piombo sopra Piazza Affari, nel nostro paese il tema del referendum è diventato ossessivo, fintanto noioso. Una cacofonia di opinioni che sembrano avere come unico fine, quello di confondere e distrarre dal vero problema del nostro paese: le banche, sempre loro.

-99% per MPS, -97% per Unicredit, sono numeri che pesano più di un Sì o di un No, sono numeri che misurano le grandezze delle perdite subite dalla nostra finanza e dalla nostra economia. Sono numeri che fanno capire il perché di tanta ingerenza da parte della stampa internazionale nei confronti del nostro paese.

La pulce me l'ha messa l'ultimo articolo del Financial Times, quello in cui si definiva l'esito del referendum come possibile causa di fallimento per il nostro sistema bancario. Una scusa, quell'articolo, che ha scatenato ulteriori vendite. Vendite che si sono arrestate il giorno successivo, senza nessuna apparente motivazione, tanto da farmi pensare che l'articolo del FT fosse strumentale ad ottenere uno scopo. La mia idea: chiusura totale delle posizioni al ribasso, con lauti guadagni (targati USA e UK), e apertura di posizioni al rialzo, sia sulle banche che sull'Italia intera pronti a sfruttare una possibile euforia.

Anche se dovesse vincere il NO? A me sembra che un esito negativo per il governo sia ormai scontato dalle borse, è invece il miraggio del Sì un'ipotesi per nulla considerata e che quindi potrebbe far scattare un rialzo prodigioso.

Ma più dell'esito elettorale, è un altro l'evento che attendono i mercati e che casualmente si verifica in coincidenza, ed è quello relativo all'aumento MPS. Aumento che ha come preambolo la conversione dei Bond, procedura che ha avuto inizio lunedì, proprio il giorno della pubblicazione da parte del FT dell'articolo allarmante sulle nostre banche. Guarda che coincidenza!

Una spallata per spaventare e far scappare il parco buoi? Guarda caso il giorno successivo MPS vola, senza apparente motivo. La banca da questa conversione si aspetta di raccogliere 1,5 mld, e ha già in tasca i 400 ml di Generali. Ogni euro in più sarà fieno per il Toro.

Mps sarà l'ago della bilancia per un fine d'anno da urlo, resta solo da decidere se sarà un urlo di gioia o di dolore.

PIAZZA AFFARI: il giorno del "giudizio universale" (4/12) sembra spalancare i cancelli del Paradiso. Per la prima volta vedo stagliarsi nitidamente una prateria per il toro (rialzo), in fondo un bell'albero di Natale. Sarà rally? E' rischioso, lo so, ma è il momento di andare long.

PETROLIO: l'ostinata caccia dei cigni neri, mi sembra un esercizio inutile quanto deleterio. L'ha dimostrato l'ultimo OPEC, dove molti dal "nulla di fatto" si attendevano la scusa per vendere tutto, salvo poi disattendere il pessimismo. Questo è l'anno dei "Trumpolini" e non dei trabocchetti.

GOLDMAN: qui è tutta un'altra musica, siamo quasi ai massimi della grande bolla 2008. I "dominatori dell'universo" sono tornati, e ora sono ufficialmente anche padroni nel governo. La festa continua!

ALERION: non sono Babbo Natale, non faccio regali. Niente Opa, io tengo.

FIAT: sempre più strong buy!

Oakland, il rave party finisce in tragedia Almeno 9 vittime, si temono 40 morti

Oakland, incendio al rave party: almeno 9 morti e 25 feriti



Almeno nove persone sono morte nell'incendio che si è scatenato ad un rave party in una sorta di locale notturno improvvisato a Oakland, vicino San Francisco, in California, dove si contano anche 25 dispersi. Questo il bilancio ancora provvisorio fornito dalla polizia. Nel locale era in corso il concerto di un gruppo elettronico, i Golden Donna, a cui stavano assistendo una cinquantina di persone. Le fiamme si sono sviluppate alle 23,30 locali (le 9,30 in Italia) e sono state domate solo dopo tutta la notte. Il bilancio, però, potrebbe essere ben peggiore. In conferenza stampa, il portavoce dello sceriffo della contea di Alameda ha affermato che "si temono 40 morti".

Il capo dei vigili del fuoco, Teresa Deloach Reed, ha spiegato che la maggioranza delle vittime è stata trovata al secondo piano della struttura, un deposito usato come studio musicale. Le cause dell’incendio non sono state ancora accertate: "Stiamo ancora conducendo una ricerca approfondita nei resti dell’edificio perché non conosciamo ancora il potenziale numero complessivo delle vittime", ha chiarito Reed. La donna poi ha aggiunto che il locale - in realtà uno studio musicale privo di autorizzazioni - non aveva uscite di sicurezza, ulteriore elemento che ha aggravato il bilancio, ancora provvisorio.

Lucia Annunziata: "Perché voterò no" Il colpo di grazia a Matteo Renzi?

Lucia Annunziata: "Perché voto No al referendum"



All'antivigilia del referendum, dalle colonne digitali dell'Huffington Post, la direttrice Lucia Annunziata annuncia il suo No alla riforma costituzionale. Una bastonata bella e buona a Matteo Renzi. Le argomentazioni delle Annunziata sono lunghe ed articolate, e in definitiva spiega che "la vittoria del Sì darà sicuramente un premier più forte, ma non un paese più solido. Non solo perché la battaglia prima delle urne è stata lacerante, ma soprattutto perché una vittoria ottenuta sulla paura e sulle forzature, come si diceva, aggrava la distanza fra classi dirigenti ed elettori. La vittoria del Sì assicurerà dunque un Renzi più forte, ma non una maggiore stabilità. È questo il 'meraviglioso' paradosso che spiega come mai la formula non abbia finora funzionato, in nessun paese dove è stata applicata".

La sentenza: Fuksas ridotto sul lastrico? Quanti milioni deve pagare l'archistar

Fuksas, la Corte dei Conti: Nuvola, deve restituire 2,5 milioni di euro



Massimiliano Fuksas è stato strapagato per la Nuvola. Lo stabilisce la Corte dei Conti che chiede all'architetto del Centro Congressi di Roma inaugurato di recente dopo 18 anni di lavori di restituire 2,5 milioni di euro. "L'invito a dedurre firmato dal vice procuratore generale della magistratura contabile regionale, Massimiliano Minerva", si legge sul Corriere della Sera, "si concentra sull'incarico di direttore artistico riconosciuto a Fuksas in aggiunta a quello di direttore dei lavori. Due ruoli sostanzialmente sovrapponibili, scrive il pm, e il primo dei quali è di fatto senza giustificazione".

A tutti gli effetti Fuksas, come estrapolato dalla procura, aveva già responsabilità del progetto nella fase preliminare oltre ad essere l'ideatore. Eppure come direttore dei lavori l'architetto ha più volte rimandato al direttore artistico, dunque a se stesso, in maniera assolutamente ingiustificata alcune scelte formali come il tipo di rivestimento esterno per la Nuvola, il colore delle pavimentazioni, la tipologia di lavabi e portoni.

sabato 3 dicembre 2016

Claudia Galanti, una stella senza pace: hanno arrestato il suo fidanzato (vip)

Claudia Galanti senza pace: arrestato il suo fidanzato



Ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per l'imprenditore fiorentino Tommaso Buti, 50 anni, fidanzato della showgirl paraguaiana Claudia Galanti. Sequestrati beni per circa 2 milioni di euro. Il provvedimento giudiziario, al momento è  stato emesso solo nei confronti del fratello Francesco Buti, 55 anni, in quanto il fratello Tommaso è all'estero. L'ipotesi di reato è bancarotta fraudolenta. 

L'indagine  della Guardia di finanza, come evidenzia La Nazione, è partita da un'attività info-investigativa che ha fatto emergere la presunta sottrazione da parte di Tommaso Buti, con il concorso del fratello Francesco, di oltre 3 milioni di euro a danno della societa' "S. Srl" (società con sede a Firenze ed operante nel settore della creazione, progettazione, produzione e commercializzazione di orologi da polso e loro componenti, nonché nella prestazione di servizi di marketing e di intermediazione commerciale).

Il Nucleo di Polizia Tributaria ha scoperto che Tommaso Buti da un lato avrebbe versato i proventi dell'attività imprenditoriale della società su un conto corrente personale; dall'altro, avrebbe utilizzato fondi della stessa società per finalità personali, così da riuscire ad avere un altissimo tenore di vita, altamente sproporzionato anche rispetto a quanto fiscalmente dichiarato. Buti è  stato segnalato all'Autorità Giudiziaria fiorentina anche per l'ipotesi di reato penale di  infedele dichiarazione per gli anni d'imposta 2012, 2013 e 2015: avrebbe omesso di dichiarare redditi per oltre 2,3 milioni di euro.