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giovedì 3 novembre 2016

LO SCENARIO A PALAZZO "So qualcosa su Renzi e il Cav..." Le informazioni privilegiate di Feltri

Vittorio Feltri: Renzi e Berlusconi sposi per non perdere il potere


di Vittorio Feltri



Il cabaret è in crisi. I comici hanno ceduto la ribalta ai politici che fanno ridere anche se non sono divertenti. A volte la scemenza strappa il sorriso. In questi giorni strappa anche delle risate. I partiti sono tutti terrorizzati da Beppe Grillo, giustamente. Essi gli hanno spianato la strada con la propria stupidità. A forza di combinare pasticci e di distinguersi per insipienza, sono riusciti a disgustare gli italiani al punto da indurli ad affidarsi al Movimento 5 stelle, quasi che fosse l’ultima spiaggia. Lo votano per disperazione e attribuiscono alla propria scelta eretica il valore di uno sberleffo al sistema marcio e privo di risorse ideali e anche operative.

Ecco perché i mestieranti della politica tremano. Hanno capito che gli elettori non credono più in loro e minacciano di abbandonarli per dispetto e non perché abbiano fiducia nei poveri grillini, più presuntuosi che capaci. Il Pd e Forza Italia si vergognano di rendere pubbliche le proprie intenzioni, ma lavorano per realizzarle. Pensano addirittura di modificare la legge elettorale in senso proporzionale, cioè di tornare all’antico - da cui erano fuggiti alla morte della prima Repubblica - pur di non consegnare il potere a quelli dell’anti casta. Grazie al proporzionale infatti sarebbero in grado, a consultazioni avvenute, di inventarsi alleanze tali da costituire un blocco non tanto allo scopo di governare nell’interesse generale, quanto di opporsi al dominio della compagine grillina.

Insomma la tattica che intendono adottare i partiti tradizionali è la seguente: costruiamo uno sbarramento per vietare ai Cinque stelle di prendere in mano il pallino. Ciò che è accaduto a Roma, dove i pentastellati hanno sbaragliato chiunque, non deve accadere a livello nazionale altrimenti saranno costoro a guidare la baracca italiana, con tanti saluti al cosiddetto pluralismo democratico. Tutto quello che succederà d’ora in poi tra i politici di carriera sarà teso a colpire Grillo al fine di tenerlo lontano dalla stanza dei bottoni.

L’esito del referendum costituzionale non avrà alcuna incidenza. Quand’anche Renzi perdesse non cambierebbe molto. Perché prima di mobilitare le urne sarebbe comunque necessario approvare una legge elettorale che superi il Senato ridimensionato e si adatti a quello esistente. La qual cosa comporterebbe mesi di stallo durante i quali si imporrebbe un esecutivo di transizione. Presieduto da chi? Mattarella potrebbe incaricare ancora Renzi qualora fosse appoggiato - come è probabile - dal Cavaliere. Il che dimostrerebbe l’inutilità della guerra tra quelli dei Sì e quelli del No. Transeat. Ma quale legge elettorale sortirebbe?

Secondo me, Pd e Forza Italia si accorderanno per far passare un bel proporzionale di tipo andreottiano, cosicché quand’anche il vincitore alle urne fosse Grillo questi sarebbe tagliato fuori da Palazzo Chigi per effetto della associazione tra renziani e berlusconiani che, insieme, avrebbero la maggioranza assoluta in Parlamento, magari col supporto di qualche leghista o similari. E il Movimento 5 stelle rimarrebbe estraneo ai giochi. Sissignori, sinistra e centrodestra berlusconiano hanno convenienza a governare male insieme piuttosto che regalare il bastone del comando all’ex re del cabaret. Quindi coloro che votano No al plebiscito sappiano almeno che le elezioni anticipate non si svolgeranno e che Renzi e Berlusconi sono destinati a sposarsi se non vogliono andare a casa entrambi.

Il capo degli 007 parla per la prima volta: "Quando ci colpiranno Isis e al Qaeda"

Il capo degli 007 parla per la prima volta: "Quando ci colpirà l'Isis e al Qaeda"



La lotta al terrorismo in Europa e nel mondo sta attraversando uno dei periodi più intensi e delicati. La percezione che la minaccia islamista sia cresciuta più che in passato è talmente forte nel Regno Unito da spingere Andrew Parker, il capo dei servizi segreti, i famosi MI5, a rompere il silenzio che ne ha sempre caratterizzato la carica da 107 anni a questa parte.

Come riporta il Tempo, il responsabile dell'intelligence ha avvertito nell'intervista al quotidiano The Guardian quanto la guerra al fondamentalismo islamico dovrà essere ancora lunga e duratura. Come riporta il Tempo, Parker ha stimato che nel solo Regno Unito ci sarebbero circa 3000: "integralisti islamici violenti" ormai di nazionalità britannica. Un esercito che si muove sotto varie insegne, dal Daesh ad Al Qaeda: "Si tratta di una minaccia duratura, è una sfida per noi quantomeno generazionale con cui fare i conti".

Nessun Paese europeo può dirsi al sicuro, ma di certo nel Regno Unito esista la consapevolezza che presto il terrorismo tornerà a colpire: "CI saranno altri attentati terroristici nel Paese. Il livello di minaccia è serio e ciò significa probabile". In 33 anni di servizio ha ammesso di non aver mai sperimentato una simile minaccia terroristica.

Il dramma evitato all'ultimo respiro: arrestato lo stalker della Boschi

Maria Elena Boschi, arrestato lo stalker del ministro: finisce ai domiciliari



Un incubo durato mesi, per Maria Elena Boschi, vittima di uno stalker che ora è finito in manette. Si tratta di un 44enne con problemi psichici, che vive in provincia di Napoli. L'uomo è stato sorpreso il primo novembre nei pressi di Santa Maria Novella, a Firenze: il sospetto degli investigatori è che l'uomo si sia mosso dal Sud proprio per incontrare la Boschi nel corso della Leopolda, che inizierà il prossimo 4 novembre.

All'inizio della settimana l'uomo avrebbe violato ancora una volta il suo obbligo di dimora, si suppone con l'intenzione di avvicinare il ministro. Il presunto stalker era già stato identificato a Firenze nelle scorse settimane: ieri mattina è stato nuovamente bloccato dagli agenti, che stavano eseguendo un controllo. Da tempo, il folle perseguitava la ministra: per questo è stato spedito ai domiciliari.

Il Paese invaso dagli immigrati? Ecco il cartello del sindaco / Foto

Cene, il sindaco Giorgio Valoti: "Meglio accogliere profughi che immigrati"



"Meglio ospitare i terremotati che i profughi, qualsiasi padre di famiglia prima di dare agli altri dà ai propri figli". Lo spiega senza giri di parole, Giorgio Valoti, sindaco leghista di Cene, in provincia di Bergamo. Lo spiega in un'intervista concessa a TgCom24, dove racconta la vicenda: secondo lui, infatti, gli immigrati sarebbero arrivati nel paese a sua insaputa. Tanto che il primo cittadino ha sentito il bisogno di avvertire i suoi cittadini con un tabellone luminoso destinato alle comunicazioni dell'amministrazione comunale, quello che potete vedere nella foto, e che recita: "Il sindaco avvisa che senza essere informato preventivamente sono stati collocati 59 cittadini stranieri". Dunque, Valoti, rilancia: "La proposta che porterò avanti, sia con il vescovo sia con il prefetto, è quella di usare la casa vacanze della curia, appena assegnata a 60 cittadini stranieri, come accoglienza per le persona terremotate.

mercoledì 2 novembre 2016

Caivano (Na): Voce alla Politica locale Voce ai giovani La parola al Vicesegretario del PD, Marcantonio Falco

Caivano (Na): Voce alla Politica locale Voce ai giovani La parola al Vicesegretario del PD, Marcantonio Falco


di Gaetano Daniele



Marcantonio Falco
Vicesegretario PD


Come mai questa scelta di aderire al PD?

Innanzitutto perché credo che in Italia non ci sia più spazio per due partiti di sinistra e, poi, il famoso dualismo tra sinistra riformista e sinistra radicale debba finire per il bene stesso della sinistra. Oggi queste due componenti devono riuscire a convivere in uno stesso grande partito che si confronta al proprio interno e democraticamente decide.

Stai ricevendo delle critiche. Dicono che sei un trasformista, che sei passato da Sel, a Liberi cittadini e poi al PD?

Ben vengano le critiche, sono il sale del confronto. Diverso è il processo di piazza che, trovo francamente inconcludente. Non si può essere trasformisti quando si entra nel PD e non quando viceversa dal PD (o da quello che lo precedeva) si esce per entrare nel M5S. Sono scelte politiche che in entrambi i casi vanno rispettate se il fine ultimo è proporre e mettersi a disposizione di un intero Paese. Queste discussioni speciose non fanno avanzare la nostra politica, meno che meno la nostra Caivano. 

Quindi sei contro le polemiche sterili? 

Assolutamente sì e soprattutto non mi faccio distogliere facilmente da queste chiacchiere. Ho le spalle larghe. Sono cresciuto in una famiglia di tradizione socialista. Mi sono formato politicamente seguendo mio padre Donato e mio zio Enzo Falco, che hanno contribuito alla rinascita di questo Paese, ma non credo più sia il tempo di un’azione minoritaria. La scelta poi di costruire, all’interno del PD, un gruppo dirigente giovane con la segreteria di Antonio Angelino, ha fugato ogni dubbio.

Ti hanno accusato di essere il Gennaro Migliore di Caivano. In realtà prima lo hai criticato, poi hai fatto la sua stessa scelta?

Magari lo fossi. Sarei sottosegretario di questo governo. A parte gli scherzi, io criticai la sua scelta perché avrei preferito fosse fatta nell’ambito di un congresso nazionale che chiarisse la contraddizione tra la scelta, fatta da Sel  di aderire al Partito socialista europeo e quella di costruire, nelle elezioni europee, uno schieramento alternativo con Tsipras. Un tale dualismo ha determinato e determinerà sempre il rischio di far vincere la destra.

Allora è rottura con tuo zio Enzo Falco, statista e politico navigato che soprattutto oggi manca alla parte sana del Paese?

La nostra è una famiglia democratica; si discute, si parla, ci si confronta e poi ognuno fa le sue scelte. Mio zio Enzo continua il suo percorso in Sel o in quello che nascerà con Sinistra Italiana. Io voglio dare un contributo a che il PD possa, a Caivano in particolare, diventare un partito giovane, che possa realizzare il salto generazionale e che ridia speranza ad un Paese sostanzialmente morto, senza speranze specialmente per noi giovani.

E per Caivano quali sono i progetti della nuova segreteria del PD?

Battaglia senza tregua a livello amministrativo a questa Amministrazione che si sta caratterizzando per il nulla della sua azione politico-amministrativa. Caivano è arretrata in tutti i campi. Ma l’azione politica fondamentale è ricostruire un rapporto tra i cittadini e la politica, tra i cittadini e le istituzioni, ricostruendo anche un senso di appartenenza che è stato smarrito in questi anni. Dovremmo riuscire a ricostruire l’orgoglio di essere caivanesi, condizione essenziale per costruire un progetto di governo da presentare alle prossime elezioni amministrative. Vogliamo e dobbiamo avere tutto il tempo per fare le cose per bene. Basta approssimazione e progetti di respiro corto. Abbiamo l’ambizione di pensare a Caivano come dovrà essere tra vent’anni, realizzando progressivamente, anno per anno, quanto è necessario.

TRECASE: Lo Storico Teatro Corelli registra il tutto esaurito sul tema "Sviluppo dell'Area Vesuviana e della Penisola Sorrentina"

TRECASE: Lo Storico Teatro Corelli registra il tutto esaurito sul tema "Sviluppo dell'Area Vesuviana e della Penisola Sorrentina"


di Antonio Parrella



On. Generale di Corpo d'Armata 
Carmine De Pascale

TRECASE - Lo storico teatro Corelli affollatissimo in occasione dell’importante happening sul tema "Sviluppo dell’Area Vesuviana e della Penisola Sorrentina".  Al forum, messo a punto dall’onorevole generale di Corpo d’Armata Carmine De Pascale (presidente del gruppo consiliare regionale "De Luca Presidente"), in collaborazione con Nunzio Barone (presidente dell'associazione "Apertamente”), sono intervenuti tra gli altri il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, Agostino Casillo, e rappresentanti delle amministrazioni locali e non e delle Istituzioni sovracomunali. Il governatore De Luca nel suo discorso ha accuratamente esaminato i territori vesuviani e della penisola sorrentina, evidenziando ciò che la Regione ha già posto in essere per l’ulteriore rilancio dei singoli territori e quanto si stia adoperando per questi luoghi, lavorando in un modo totalmente nuovo: ascoltando i cittadini e scendendo in campo di persona per conoscere a fondo le vaste aree interessate. De Luca, inoltre, ha posto la sua attenzione anche sul dilagante fenomeno della migrazione giovanile, definendolo una vera e propria perdita di energia e di ricchezza intellettuale per la Regione Campania. E in tal senso ha assicurato il massimo impegno per ridurre e “combattere” questo triste fenomeno. L’onorevole De Pascale, che ha fortemente voluto questo incontro-dibattito con  amministrazioni e  Istituzioni dell’Area Vesuviana e della Penisola Sorrentina,  per sensibilizzare autorità e pubblica opinione sulle varie problematiche che affliggono queste zone e sulle possibili linee d'azione da mettere in atto per migliorarle e potenziarle.  De Pascale ha ribadito con forza la lotta all’immobilismo, obiettivo indispensabile per rilanciare concretamente queste vastissime aree e per il riscatto dell’intera Regione.  Nel suo intervento Casillo (insediatosi da circa 15 mesi alla presidenza del Parco Nazionale del Vesuvio) ha sottolineato l’importanza di un  parco come quello da lui gestito, evidenziando il notevole impegno profuso per lo sviluppo dell'intera area vesuviana e del Parco Nazionale del Vesuvio con l’intento di accrescere sempre più la rinomanza di questi meravigliosi luoghi e portarli così a livelli internazionali.

Caivano, straordinario successo per la 12esima edizione del concorso nazionale di fotografia “Click e Riparty”

Il cerimoniale della premiazione si è svolto presso il porto di Napoli, a bordo della nave di crociera Msc Poesia


di Antonio Parrella





CAIVANO - Straordinario successo per la 12esima edizione del concorso nazionale di fotografia “Click e Riparty”, organizzato dalla Geco Tour di Carmine Pagnano, che ha visto in gara circa 200 “scatti” provenienti da tutt’Italia, che hanno immortalato con originalità e fantasia i momenti  più belli dei concorrenti in giro per il Mondo durante le loro vacanze estive. A vincere questa edizione è stato Marco Landolfi, con una suggestiva immagine dal titolo “Baci speciali” che lo ritrae mentre viene baciato contemporaneamente sulle guance da due splendidi delfini. Una foto scattata a Cayo Coco, un’isola nella parte centrale di Cuba, nota per i suoi villaggi vacanze, che si trova nel comune di Morón, provincia di Ciego de Ávila. La premiazione del vincitore, al quale è stata assegnata una crociera sulla Msc Opera, si è svolta presso il molo Angioino del porto di Napoli a bordo della nave di crociera Msc Poesia. Al cerimoniale di premiazione, oltre all’ideatore e produttore del concorso e direttore della Geco Tour di Caivano, Carmine Pagnano, e ai responsabili della Msc Francesco Manco ed Emilio La Scala, sono intervenuti tra gli altri l’affascinante attrice e  cantante Miriam Rigione (madrina della manifestazione e finalista di Miss Italia 2016 Curvy),  i giornalisti Francesco Russo (direttore de “La Gazzetta dello Spettacolo”), Antonio Parrella (Il Mattino) e Silvana De Dominicis (speaker esterna Radio Punto Nuovo e caporedattrice della Gazzetta dello Spettacolo) e l’esperto fotografo ritrattista Pietro Zampella (Centro Foto Zeta di Caivano), tutti componenti della giuria. “Questa edizione è stata davvero fantastica - spiega il patron Pagnano - a contendersi la vittoria c’erano tantissimi concorrenti che hanno inviato foto di ottima qualità delle immagini e di fantastici paesaggi nei quali hanno soggiornato nel periodo delle loro vacanze. E’ stato davvero difficile scegliere il vincitore, ma alla fine i giurati hanno optato per la foto di Pandolfi. Ma un plauso va anche ai responsabili della Msc, che ci hanno meravigliosamente ospitati per un giorno a bordo della nave,  e a tutti gli altri partecipanti che invito fin d’ora a riproporre i loro futuri “scatti” per la prossima edizione”. In giuria anche il regista e documentarista fotografico Francesco Laezza.