Tassa sul contante, cambia tutto. La legge sui furbetti: la novità
Corsia preferenziale per la stangata fiscale sul contante. Il governo, infatti, sembra intenzionato ad aprire subito la finestra per regolarizzare sia i conti esteri sia i tesoretti nascosti nei materassi e nelle cassette di sicurezza. Tutto questo, forse, per rispondere anche una improvvisa esigenza di cassa. È una delle novità principali che emergono dal cantiere aperto a palazzo Chigi sulla manovra. A distanza di una settimana dal via libera del consiglio dei ministri, il provvedimento sui conti pubblici è ancora un oggetto misterioso. Il disegno di legge di bilancio non è stato presentato in Parlamento e il decreto fiscale collegato (quello nel quale dovrebbero trovare spazio la trasformazione di Equitalia e la rottamazione delle cartelle esattoriali) non è apparso sulla Gazzetta ufficiale.
Secondo fonti ben informate, più che di ritardi tecnici, si tratta di un pasticcio politico. Il governo di Matteo Renzi non ha le idee chiare sulle misure e sta sforando i termini previsti.
Salvo miracoli, bisognerà attendere la prossima settimana per leggere le carte ufficiali. Non era mai accaduto. I tempi supplementari si sono resi necessari per una duplice ragione: da un lato per garantire il raggiungimento di un accordo nelle file dell' esecutivo, dall' altro per predisporre i cosiddetti articolati a cui lavorano in tandem i tecnici dalla Presidenza del consiglio e quelli del Tesoro. I due veicoli normativi non sono ancora stati riempiti del tutto. Come accennato, la novità più interessante è che il pacchetto voluntary disclosure, in un primo tempo destinato a finire nel ddl, potrebbe essere messo nella corsia preferenziale del decreto.
L'immediata entrata in vigore della voluntary disclosure farebbe entrate subito un po' di quattrini nelle casse dello Stato. Chi vuole approfittare in tempi stretti del "condono" dovrà versare subito i gli oboli, dando un beneficio immediato alle casse dello Stato. Su questo versante, il governo, però, potrebbe abbandonare la strada dell'aliquota forfetaria al 35%, stabilendo che l'emersione delle cassette dovrebbe finire nell'ambito della dichiarazione fiscale, dunque con l'applicazione dell'aliquota Irpef relativa alle varie fasce di reddito.
Una scelta, quest'ultima, che corre il rischio di far naufragare il provvedimento. Considerando che verrebbero fatti emergere solo tesoretti piuttosto sostanziosi il prelievo sarebbe del 43% oltre le addizionali regionali e comunali: calcolatrice alla mano vuol dire 45-47% secondo i vari livelli su base territoriale. Tanto, forse troppo per spingere evasori o presunti tali ad autodenunciarsi. In ogni caso, non deve tenere nulla chi conserva un po' dei propri risparmi cash, in casa o in cassette di sicurezza in banca. Nessuna contestazione potrà essere fatta, salvo indagini o accertamenti specifici per evasione o illeciti penali. La norma è volta a far emergere grandi capitali, non i salvadanai delle nonne.
C'è poi un altro aspetto. L'opzione decreto per la voluntary disclosure renderebbe immediatamente operativa sia la sanatoria dei capitali dall' estero sia la stangata sul contante. Il giro di vite sul cash, peraltro, oltre a essere subito in vigore (regola costituzionale che vale, salvo diversa previsione, per tutti i decreti legge non appena pubblicati in Gazzetta), sarebbe di fatto blindato rispetto a intrusioni parlamentari: e basterà la fiducia per evitare assalti ulteriori a palazzo Madama e Montecitorio.
Frattanto, il presidente Inps, Tito Boeri, critica le manovra perché «non guarda al futuro, non investe sui giovani». Accusa respinta dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, secondo il quale la manovra ha due pilastri: «Crescita e sviluppo economico, industria e innovazione». Ma su tutto questo l'agenzia di rating Fitch crede poco, tanto che ieri ha confermato per l' Italia il rating poco lusinghiero BBB+ e ha tagliato invece l' outlook, cioè le previsioni di lungo periodo sull' economia italiana, da stabile a negativo. Una secca bocciatura all' operato del governo.