Caivano (Na): La "Rivoluzione Dolce" del Capogruppo di Forza Italia, Gaetano Ponticelli
di Giulio Costa
La parola Rivoluzione, di per se, è una parola forte cruenta e poco si addice ad un uomo "dolce" come Gaetano Ponticelli. Un consigliere che ha dimostrato la sua signorilità in questi ultimi mesi alla guida della città e che non è mai caduto nel tranello della provocazione. Si fa per dire, provocazione. Perchè più che provocazione è stato un vero e proprio linciaggio continuo. Argomenti poco "politically correct" e che assolutamente niente avevano a che fare con l'agone politico. Un modo di fare importato dagli Stati Uniti e che ha già mostrato, nelle scorse elezioni, che non paga affatto, anzi. Gaetano Ponticelli, invece, ha sempre porto l'altra guancia. Quella del confronto. Mai quella dello scontro. Chiedendo di scendere sul piano principale che un amministratore di alto livello offre: il proprio operato. Quello che la politica chiede. Parlare dei risultati per discutere. E la risposta non è venuta dai "politicanti" rottamati in toto dai caivanesi. Guarda caso proprio quel giudizio invocato da tutti, quello delle urne, che ha chiarito i fumi nella testa dei tanti che di confronto si sono riempiti la bocca ma che nei fatti buttavano solo veleni. Una Rivoluzione. I cittadini che decidono. Liberi delle solite contumelie, dai legacci del voto di scambio, del gioco del chiedere al politico di turno per campare. I caivanesi hanno deciso. Stanchi delle parole a vanvera e dal chiasso sostituito al dialogo. Stanchi di decenni di promesse. Sotto i loro occhi il "Davide contro Golia" di Ponticelli contro la vecchia nomenklatura. Una bocciatura sul campo della vecchia generazione di politici. Tutti insieme contro il "solo" Ponticelli e i nuovi volti che avanzavano in silenzio. Solo? Macchè, La sua grande intuizione quella di avere cercato la gente ed avere ottenuto il loro appoggio. Il caivanese non è fesso. Il caivanese non è ignorante come citava qualche scrivano. Quando serve mostra i suoi di "muscoli". Quelli di una comunità stufa di soprusi e bugie. Una Rivoluzione, Dolce. Il Castello che diventa parte attiva del territorio. La Città è veramente cambiata nonostante gli ultimi accadimenti hanno lasciato male sperare, grazie alle eredità disastrose delle precedenti amministrazioni. Questa la vera politica che paga. Se la misuri col metro trovi 80 metri di punti percentuali di distacco, oltre a quelli classici. La politica vecchia è stata disintegrata, con essa Movimenti che più che Movimenti attivi sembrano Movimenti di pancia. Adesso è tempo di alzare le maniche e costruire il nuovo.