Visualizzazioni totali

venerdì 12 agosto 2016

Esodo: sui rischi del viaggio troppi gli italiani disinformati

Esodo: sui rischi del viaggio troppi gli italiani disinformati


di Martina Bossi



Paura per il caldo (21%) e ansia per la cattiva viabilità (38%) sono i principali fattori di rischio che gli italiani avvertono in vista dell’esodo ma, per un esperto su 2 (49%), la stragrande maggioranza di quanti si metteranno in viaggio per le vacanze è male informato o poco cosciente di altre variabili che possono mettere a rischio la salute durante l’esodo. Disidratazione (31%), shock termici (11%) e alimentazione scorretta (16%) sono i “nemici” poco considerati dagli italiani, la cui preoccupazione maggiore pare essere quella di arrivare in fretta a destinazione (23%) sperando di evitare imbottigliamenti e incidenti per strada (22%). E’ quanto emerge da uno studio di In a Bottle (www.inabottle.it) condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1.300 italiani tra i 20 e i 55 anni attraverso un monitoraggio sui principali social network, blog, siti, e community digitali e su circa 40 esperti tra medici e nutrizionisti, per capire i rischi per la salute legati all’esodo agostano.

Quanto sono consapevoli gli italiani dei rischi che corrono durante il lungo viaggio in auto? Solo il 19% degli esperti risponde positivamente mentre per il 45% di loro lo sono poco e anche male informati mentre il 4% degli esperti ritiene che non lo siano affatto o che siano addirittura poco coscienti dei rischi. E in effetti, per il 59% degli italiani i rischi maggiori sono rappresentati dai fattori climatici (pioggia o alte temperature) o dalla situazione del traffico. Ma gli esperti ammoniscono: la sana alimentazione (27%) e la corretta idratazione (22%) sono fattori che se sottovalutati possono mettere a rischio il viaggio. Mettersi in viaggio assonnati o senza aver riposato a sufficienza (37%) e non portare in acqua le giuste scorte d’acqua (39%) sono per medici e nutrizionisti i principali comportamenti scorretti e poco considerati dagli italiani alle prese con l’esodo. Seguono poi il mettersi in viaggio mangiando troppo o troppo poco (18%); utilizzare in maniera errata il condizionatore (17%); fare poche soste (14%).

Spiega Luca Piretta, specialista in Scienza della Nutrizione Umana all'Università ‘La Sapienza’ di Roma: “Spesso non ci si rende conto che guidare richiede la massima attenzione e anche una buona preparazione se il tempo di viaggio diventa lungo. E’ importante pensarci già dal giorno prima. La sera precedente al viaggio bisogna garantirsi una alimentazione che ci permetta un sonno ristoratore perché il sonno interrotto (anche senza risveglio cosciente) è la prima causa di colpo di sonno alla guida. Le persone obese o in sovrappeso o affette da reflusso gastroesofageo soffrono di frequenti apnee notturne che determinano anche loro risvegli ripetuti dal sonno REM con alto rischio di colpo di sonno”. Quali sono le possibili conseguenze di tali comportamenti? Per il 51% degli esperti ovviamente c’è la distrazione e l’aumentato rischio di fare incidenti, seguito da altri fattori negativi per la salute come colpi di sonno (38%), disidratazione (46%), mal di gola e raffreddore (30%); senso di spossatezza (28%), mal di schiena e cervicale (23%).

Quali errori alimentari commettono più spesso gli italiani in viaggio? Per il 36% il primo è quello di mettersi in viaggio subito dopo i pasti mentre il 28% consuma cibi grassi o fritti prima e/o durante i viaggi (28%). Seguono poi il consumo di bevande gassate o alcolici (13%) e l’abuso di caffè (11%). Con quali accorgimenti si correggono questi errori? Tra le raccomandazioni degli esperti troviamo: portare con sé molta acqua (69%); fare una colazione leggera e qualche spuntino durante il tragitto (73%); limitare i carboidrati poiché l’ipoglicemia riduce la concentrazione (31%); evitare gli alcolici per non alterare i riflessi (27%). Prosegue Piretta: “La mattina della partenza conviene fare una buona colazione con latte o yogurt (anche di soia per gli intolleranti ‘veri’ al lattosio) e due fette biscottate con un velo di marmellata oppure anche un cornetto con un cappuccino. Conviene avere a portata di mano una bottiglietta di acqua naturale da bere (ogni mezz'ora un sorso o due soprattutto in questo periodo estivo). Bisogna fermarsi o alternarsi alla guida ogni 2-3 ore e possibilmente fare 2 minuti di camminata per attivare la circolazione  delle gambe e risvegliare la mente e distrarla. Non bisogna mai partire per un lungo viaggio a stomaco vuoto perché la concentrazione prolungata può causare delle ipoglicemie”.

Come si può rendere in linea generale migliore il viaggio? Per il 57% degli esperti partendo a digestione già avvenuta; il 48% invita a bere costantemente per rinfrescarsi durante il viaggio; il 35% raccomanda di mangiare di tanto in tanto cibi secchi (come grissini o cracker); il 32% segnala di cambiare spesso l’aria nell’abitacolo; il 28% invita a non leggere; infine il 13% suggerisce di intrattenersi succhiando una radice di zenzero. Quali sono le raccomandazioni infine principali per i soggetti più anziani? Il 31% degli esperti inviata ad evitare bevande gassate e caffè per contrastare la disidratazione; il 37% sconsiglia le bevande ghiacciate poiché possono causare congestioni; il 27% raccomanda di fermarsi spesso per riattivare la circolazione sanguigna; infine per il 24% è molto importante indossare abiti di fibre naturali che favoriscono la traspirazione e indossare copricapi per proteggersi dal sole.

Il decalogo dell’esodo sicuro

1) Inizia a pensare al viaggio già la sera prima
2) Assicurati di consumare un cena che permetta un sonno ristoratore
3) Evita alcolici, fritti ed alimenti che aumentino il reflusso gastro-esafageo
4) Non partire mai a stomaco vuoto
5) Prepara una colazione varia, nutriente e leggera
6) Assicurati di avere in macchina le giuste scorte d’acqua
7) Bevi ogni mezz’ora uno o due sorsi d’acqua
8) Usa saggiamente l’aria condizionata per evitare mal di gola e disidratazione
9) Fermati ogni due ore per favorire la circolazione sanguigna
10) Chiacchiera e tieni vivo il viaggio per tenere alta la concentrazione

Ferragosto, allerta massima in Italia Dove arriva la misura estrema

Il terrorismo minaccia le nostre vacanze. Sale la tensione, ecco la misura estrema



Innalzata l'allerta terrorismo nei porti italiani destinati al traffico di navi da crociera e passeggeri. È l'effetto della nota con la quale il comandante generale della Guardia costiera, ammiraglio Vincenzo Melone, ha trasmesso a tutte le Capitanerie di porto l'ordine di elevare a 2 (su una scala di 3) il "livello di security". La disposizione si traduce immediatamente in una ulteriore intensificazione dei controlli che già oggi vengono effettuati su persone e veicoli in fase di imbarco, secondo modalità che saranno definite in base ai piani di sicurezza già previsti nelle diverse realtà portuali.

GUARDA LA CLASSIFICA Lontano da queste banche: le peggiori d'Europa

Stai lontano da queste banche sono le peggiori d'Europa


di Attilio Barbieri



Le banche italiane non sono le peggiori d' Europa. Né il Monte dei Paschi di Siena è quella messa peggio fra le 51 big che l' Authority di settore ha sottoposto agli stress test, le prove di resistenza alla crisi. A fare l' inattesa scoperta è stato l' istituto di ricerca Zew di Mannheim. In cima alla classifica degli istituti che rischierebbero di saltare per aria in caso si verificasse una crisi sistemica si trova nientemeno che Deutsche Bank, seguita da due grandi player del credito francesi, Société Générale e Bnp Paribas. In sostanza, come spiega l' autore dello studio, Sascha Steffen, professore di finanza all' Università di Mannheim, ove si verificasse una grande crisi finanziaria come quella che ha travolto tutti i mercati mondiali nel 2008, Deutsche Bank non avrebbe capitale a sufficienza per compensare le perdite e dovrebbe procedere a una ricapitalizzazione monstre: 19 miliardi di euro.

Certo, la banca di Francoforte sarebbe in buona compagnia. Le due francesi che la seguono in classifica dovrebbero varare aumenti di capitale altrettanto imponenti: 13 miliardi SoGen e 10 miliardi Bnp. Poi tocca a due istituti italiani. Unicredit, sempre secondo la ricostruzione degli economisti dello Zew ha un deficit di capitale di 8,8 miliardi e Montepaschi di 8,5. Non si salvano neppure le olandesi. Alla Ing - in caso si crisi sistemica estrema, lo ripetiamo - servirebbero 7,6 miliardi, a Rabobank 6,5. E neppure gli inglesi possono dirsi immuni da rischi, visto che Barclays dovrebbe ricorrere al mercato per 7,2 miliardi e Royal Bank of Scotland per 5,1.

Il report ha riacceso a Berlino la polemica sulla prima banca del Paese, già sotto i riflettori per la bomba derivati che ha in portafoglio, con un' esposizione pari a quindici volte il Pil tedesco. Come sottolinea il quotidiano economico Handelsblatt, pensare a un aumento di capitale di questa entità «appare difficile visto che l' intera Deutsche Bank ha una capitalizzazione in Borsa di circa 17 miliardi». Difficile, se non impossibile, che riesca a trovarne 19 sul mercato. «Non capiamo come si sia giunti a questa cifra», fanno sapere i vertici della banca, ricordando che dagli stress test condotti dall' Eba «non è emerso alcun fabbisogno di capitale per noi».

In realtà, per arrivare a queste cifre il professor Steffen non si è inventato nulla , ma ha impiegato lo stesso metodo seguito dalla Federal Reserve, la banca centrale americana.

Partendo da presupposti più severi rispetto all' Authority europea. Quest' anno la Fed ha messo sotto esame la stabilità degli istituiti Usa, concentrandosi soprattutto su un elemento, il Leverage Ratio e cioè il livello assoluto di indebitamento di un istituto. «L' obiettivo principale degli stress test Eba era quello di garantire la trasparenza in materia di adeguatezza patrimoniale delle banche in scenari di crisi», spiega sempre il professor Steffen, «non di rivelare carenze di capitale che potrebbero aver bisogno di essere coperte».

A livello di sistema bancario, il più bisognoso di ricapitalizzazioni resta quello tedesco, con 24 miliardi di euro. Seguono gli istituti francesi con 23 miliardi. Le nostre banche arrivano soltanto terze, con un fabbisogno teorico di capitale pari a 19 miliardi. Oltre alla Deutsche Bank, infatti, nella classifica il sistema bancario teutonico è ben rappresentato.

Compare anche Commerzbank con un deficit di capitale pari a 5 miliardi, la Bayerische Landesbank con 2,7, la Nord/Lb con 1,9, le Landesbank del Baden-Württemberg (1,6 miliardi) e quella della Turingia (1,2). Chiude l' elenco delle tedesche la DekaBank con 571 milioni di euro.

A giudizio di Steffen il problema è di natura politica: «Gli Stati Uniti hanno capito la lezione e varato, già nel 2008, vasti interventi di ricapitalizzazione del settore bancario» mentre «in Europa manca ancora la volontà politica». Grazie soprattutto, questo lo aggiungiamo noi, all' opposizione della cancelliera tedesca Angela Merkel all' intervento pubblico nel salvataggio degli istituti in crisi.

L'uomo che ha fucilato Mussolini Chi era: la scoperta che fa la storia

L'uomo che ha fucilato Mussolini: la scoperta che fa la storia



Una nuova versione sulla morte di Benito Mussolini, che emerge dalla ricerca di due appassionati di storia svizzeri. Secondo la teoria di Ettore Lucini e Dedo Tanzi, dietro la cattura e l'esecuzione del Duce ci sarebbe un super agente segreto inviato dagli Usa. La ricerca, molto dettagliata, è stata pubblicata sulla rivista Storia in rete e ripercorre, attraverso la comparazione puntuale di alcune fotografie-chiave, quel 28 aprile 1945, giorno della fucilazione di Mussolini e di Claretta Petacci.

Come riporta Il Giornale, che riprende la ricerca, i due svizzeri avrebbero analizzato due fotografie identiche pubblicate dal Corriere d'Informazione nel 1965 e da Oggi negli anni '90: le immagini ritraggono i partigiani Lorenzo Bianchi, Pier Luigi Bellini e Urbano Lazzaro, soldati e partigiani coinvolti nell'esecuzione materiale della morte del Duce. Un quarto uomo è presente nelle foto, irriconoscibile nella prima, più nitido nella seconda: è Valerian Lada-Mocarski, all'epoca numero due in Europa dell'Oss, il servizio segreto americano precursore della Cia.

Horror: l'Isis bussa a casa di Mattarella La minaccia: "Come ti ammazziamo"

Horror: l'Isis bussa a casa di Mattarella. La minaccia: "Come ti ammazziamo"



L'Isis alza l'asticella. Nel mirino, sempre di più, c'è l'Italia. E ora i tagliagole diffondono due filmati in cui compaiono anche Matteo Renzi e Sergio Mattarella. Il primo video, proveniente dalla divisione media dello Stato Islamico, mostra anche il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Il secondo, più recente, arriva dalla Siria e mostra Mattarella. L'accusa è quella di essere crociati che sostengono il governo di Fayez Serraj. Nei video, inoltre, ci sono riferimenti al passato coloniale dell'Italia in Libia.

L'esperto di islam politico, Marco Arnaboldi, intercettato dal Corriere della Sera spiega che questi video non devono essere sottovalutati: "Fin qui i riferimenti erano generici, si parlava di Roma. Ora vengono indicati precisi obiettivi come il Vaticano".

giovedì 11 agosto 2016

Caivano (Na): Profili falsi su Facebook, sulle tracce di SOS Caivano

Caivano (Na): Profili falsi su Facebook, sulle tracce di un profilo falso (SOS Caivano)


di Gaetano Daniele


Questa la foto di SOS Caivano (profilo falso)
che circolava sul web-Facebook

Quando non si ha il coraggio di esprimere un'opinione, liberamente, democraticamente, si passa al profilo falso su Facebook. Ne sa qualcosa un certo profilo falso su Facebook, "SOS Caivano", che prendeva di mira persone a lui scomode. Ultimo, un attivista del Movimento Caivano, tra l'altro candidato alle ultime elezioni comunali e che vanta un curriculum sociale da far invidia. 

Ma occhio, per i maniaci del web, che appunto si nascondono dietro profili falsi, dal 2015 questo tipo di reato è perseguibile penalmente. Difatti, da indiscrezioni, le numerose querele che ha ricevuto questo profilo falso, forse sta portando al nome dell'autore che, confermandosi un vigliacco nato, ha bene pensato, dopo le numerose denunce, di cancellare la pagina SOS Caivano, dove appunto prendeva di mire le sue vittime ai fini denigratori. 

Secondo quando stabilito dalla Suprema Corte questa condotta può essere considerata un REATO, se tale comportamento illecito è fatto per creare danni a terzi o un vantaggio a se stessi.

Quindi ricordate che se venite molestati da una persona che non conoscete su Faceebook e questo poi si rivela un profilo falso, lo stesso chiunque esso sia può essere denunciato per il reato di “SOSTITUZIONE DI PERSONA“.

E’ utile precisare una cosa: Chi apre più di un account su Facebook non è perseguibile penalmente anche se il regolamento Facebook impedisce questo tipo di utilizzo del social da parte dei suoi Utenti, il reato di SOSTITUZIONE DI PERSONA si configura solamente se questi profili detti in gergo Fake vengono utilizzati per scopi illeciti.

Si ricorda che è possibile risalire alla vera identità di un Utente anche se esso si nasconde dietro dati falsi in quanto ogni utente Facebook accede con il proprio indirizzo IP il quale nel gergo di rete è la propria carta di identità virtuale.

"QUANTO HO IN BANCA" Un clamoroso Matteo Renzi: ecco le cifre (mai visto prima)

"Quanto ho in banca". Un clamoroso Matteo Renzi: ecco le cifre (mai visto prima)



Quanti denari accumula un presidente del Consiglio? Matteo Renzi non si fa troppi problemi a dirlo, e forse è il primo premier a farlo. Alla festa de l'Unità di Villalunga, interpellato sulla questione da Enrico Mentana, Renzi senza girarci troppo attorno ha affermato: "Io in banca ho 30mila euro, i politici guadagnano tanto rispetto ai cittadini normali, ma guadagno più o meno quanto guadagnavo quando facevo il sindaco di Firenze". E sempre parlando di denari, Renzi ha chiosato sulla vicenda Banca Etruria: "Certo che abbiamo scontato la vicenda delle 4 banche e in particolare Banca Etruria, ma abbiamo preso il cda e lo abbiamo commissariato, quindi non solo la legge è uguale per tutti ma è strauguale per tutti, anche se siamo passati per chi ha salvato le banche. E chi dice che lo abbiamo fatto per salvare il babbo della Boschi - ha concluso - sappia che noi abbiamo la coscienza pulita in questa vicenda, anzi di più, pulitissima".