Visualizzazioni totali

giovedì 28 luglio 2016

"I bastardi confratelli e criminali" Feltri definitivo, l'attacco all'islam

"I bastardi confratelli e criminali" definitivo l'attacco all'Islam


di Vittorio Feltri



Non ci scoraggiamo. Siamo sempre in attesa di un segnale che però tarda venire. Non demordiamo. Negli ultimi giorni i terroristi ci hanno tenuti svegli ammazzando qua e là. Nizza ha registrato un numero di morti abbastanza elevato. A Monaco di Baviera l’iraniano solitario si è dato da fare e ne ha stecchiti una cifra. Ieri abbiamo appreso che in Normandia due esaltatati armati di coltello hanno aggredito in una chiesa il prete e un fedele, sgozzandoli entrambi con abilità da macellai professionisti.

Insomma non passa giorno senza che qualcuno uccida qualcun altro con la stessa disinvoltura con cui una persona calpesta, magari involontariamente, una formica. L’indomani i giornali pubblicano la notizia, le televisioni mandano in onda accurati servizi; poi i fatti tragici vengono dimenticati - anzi archiviati - e le emozioni si spengono rapidamente. Ci si abitua a tutto, anche ai crimini più efferati. Tra poco tempo un attentato terroristico, a prescindere dal numero dei cadaveri, non desterà più scalpore e sarà commentato con lo stesso tono distaccato con cui si racconta un tamponamento sull’autostrada. Di questo non abbiamo dubbi. Negli anni Settanta, i sequestri di persona erano all’ordine del giorno. I primi casi del genere occuparono pagine e pagine di giornale e furono seguiti nei dettagli fino alla conclusione, sia che l’ostaggio venisse liberato sia che fosse eliminato dai rapitori. Mesi dopo, dato il ripetersi pressochè quotidiano di simili odiosi reati, le cronache che li narravano furono ridotte ad alcune colonne interne e comunque liquidate in un mucchietto di righe sbrigative. Ecco. Temiamo che le imprese sempre più frequenti compiute dagli assassini islamisti facciano la stessa fine: trattate quali normali fatti di nera, per usare il gergo dei redattori. Così fosse sarebbe un guaio. Significherebbe che l’opinione pubblica, avendo fatto indigestione di sangue, non reagisce più ed ha imparato a digerire qualsiasi nefandezza.

Il prete sgozzato in Normandia è un’indicazione importante: quella dei terroristi evidentemente è guerra di religione, se non di civiltà, altrimenti essi non si sarebbero azzardati ad agire con armi da taglio addirittura in parrocchia, oltretutto nella chiesa di Giovanna d’Arco, un simbolo non secondario della cristianità. Due morti sgozzati sotto l’altare non possono essere inseriti nell’elenco delle vittime di incidenti ordinari. Immagino che anche a un laico non sfugga il senso emblematico di un delitto del genere.

Ciò detto rimane da fare una considerazione fondamentale. Di fronte all’ecatombe provocata dai farabutti in questione, ci si domanda perché la comunità dei cosiddetti islamici moderati - che sarebbero la maggioranza secondo i saggi intellettuali che predicano convintamente l’esigenza di accogliere i musulmani e di integrarli - non abbia organizzato neanche lo straccio di una manifestazione ostile alla violenza dell’Isis e affini. Essa non ha fiatato, non ha mosso un dito, non ha marciato né deplorato, è stata zitta, neppure una parola di biasimo verso i bastardi confratelli criminali. Come mai i figli di Allah non condannano i correligionari che massacrano coloro che li ospitano e li nutrono? È noto che chi tace acconsente. Se i moderati maomettani non aprono bocca dopo gli attentati commessi dai figli di puttana, forse hanno la stessa mamma. Forse. Diversamente ce lo facciano sapere, dimostrino di essere perbene, possibilmente in fretta. Alzino la voce, se ne hanno una con cui esprimersi in modo chiaro e netto.

mercoledì 27 luglio 2016

Sant'Antimo (Na): Prima tappa del Tour 2016/17 di Miss Mondo

Sant'Antimo (Na): Prima tappa del tour 2016-2017 di Miss Mondo


Francesco Paolo Antoni

L'Ag Production di Giuseppe Puzio, in collaborazione con il Comune di Sant'Antimo, guidato dal sindaco Francesco Piemonte, e l'assessore agli eventi, Corrado Chiariello, ha organizzato una tappa del concorso di bellezza in piazza della Repubblica sabato 30 luglio a partire dalle ore 21. Ospite il maestro della comicità tutto partenopeo Francesco Paolantoni, Flavio Zerella, protagonista assoluto del programma record di ascolti “Temptation Island” e la bellissima Elena Santoro, bionda dagli occhi azzurri, Miss Mondo Campania 2016 . Presentatore Antonio Esposito, le coreografie a Roberta Adelini. Sul palco si sfideranno una ventina di ragazze provenienti da tutte le province della Campania per aggiudicarsi il titolo provinciale.

VITA, FORUM SOCIOSANITARIO, Bova: "Sviluppare cultura per tutelarla"

VITA, Forum Socio Sanitario, il Prof. Bova: "Sviluppare cultura per tutelarla"

di Mario Setola



“Sviluppare la cultura di tutela della vita, in questo momento storico in cui, con una frequenza inaudita, registriamo quotidianamente atti efferati contro la stessa, verso persone di tutte le eta’, e in cui si va consolidando una ‘cultura’ di soppressione della vita nascente e di quella terminale. Riteniamo che l’azione sinergica delle 15 associazioni che compongono il Forum possa fornire un utile contributo”. Ad affermarlo e’ il prof. Aldo Bova, presidente del Forum sociosanitario di ispirazione cristiana, a margine del Consiglio nazionale svoltosi a Roma, alla presenza dell’Osservatore permanente della Cei, don Carmine Arice.

“Durante la riunione, e’ stata ribadita anche la necessita’ di svolgere un’opera concreta di educazione capillare alla umanizzazione della medicina, nel mondo della cura della salute”, ha aggiunto il presidente Bova.

Marion vuole ammazzarli di persona Le Pen, il clamoroso gesto contro l'Isis

Li va ad ammazzare di persona: Marion Le Pen, il clamoroso gesto contro l'Isis



La nipote di Marine Le Pen, Marion, vice presidente del Fronte Nazionale, ha deciso di partecipare alla difesa attiva della nazione francese arruolandosi nella riserva militare. Lo ha annunciato le stessa sul proprio profilo Twitter a poche ore dall’ultimo attentato islamico sul suolo francese con vittima un sacerdote cattolico, invitando "tutti i giovani patrioti a fare lo stesso". La giovane esponente politica aveva in precedenza scritto: "Uccidono i nostri figli, assassinano i poliziotti e massacrano i nostri sacerdoti. Sveglia". E sempre sul social aveva twittato: "In Occidente come in Oriente, i cristiani devono alzarsi e resistere all’islamismo!".

Raggi e Madia, la rissa per la maestra Furibonda lite tra primedonne romane

Raggi e Madia, la rissa per la maestra: furibonda lite tra primedonne romane



Scontro tra il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, e la sindaca di Roma, Virginia Raggi. La lite riguarda l'assunzione in Comune di 1.121 maestre precarie. La Raggi si è vantata di avere "fatto pressione sul governo affinché si trovasse in tempi brevi una soluzione", riferisce il Corriere della sera. Dal canto suo, la Madia ha ribadito che l'assunzione è frutto del decreto sugli enti locali, passato con il voto contrario del Movimento Cinque Stelle.

"Tocca a te", minacce al ministro italiano: chi è finito nel mirino dell'Isis / Guarda

"Adesso tocca a te". Minacce al ministro italiano: orrore Isis



Dopo l'orrore nella chiesa di Rouen, l'Isis esulta online, nella sua galassia-social. E tra le foto apparse in serata, una che mette nel mirino il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni. Eccolo nella foto, sulla sinistra, mentre in alto a destra sventola la bandiera nera dei tagliagole. Nel commento con cui è stata rilanciata la foto si fa riferimento alla Libia e al ruolo dell'Italia per la costituzione del governo di unità nazionale con a capo Fayez al Sarraj. Una minaccia, certo da verificare, rivolta direttamente al capo della Farnesina.

sabato 23 luglio 2016

Caivano (Na): Dimissioni Monopoli Le opposizioni rispondono

Caivano (Na): Emione, Sirico e Papaccioli fanno il punto sulle dimissioni dell'ex Sindaco Simone Monopoli


di Gaetano Daniele



Dott. Simone Monopoli
Già Sindaco di Caivano

E' crisi piena. Caivano ricade nell'immobilismo. L'incompetenza prevale. "Tuttaunaltrastoria" si è rivelato un titolo inappropriato, uno slogan da far girare sui vari periodici, senza rispettane il significato. Caivano per il terzo mandato consecutivo si ritrova senza un sindaco e con una maggioranza spaccata. La Lista Civica La Svolta, giustamente, rivendica i propri diritti. Democrazia e rispetto dei ruoli. Parole che pesano come macigni. Monopoli è accusato di detenere da solo il potere politico a Caivano. 

Ma proviamo a sentire con molta attenzione, le opinioni dei rappresentanti politici del territorio caivanese.

Consigliere Emione, il Sindaco Monopoli si è dimesso per mancanza di numero legale, cosa sta succedendo all'interno della maggioranza? 

Arch. Francesco Emione
Liberi Cittadini
La mia città è allo stremo. Basta inciuci!. Il Sindaco dimissionario non riesce più a gestire politicamente la sua maggioanza. Di conseguenza durante l'ultimo consiglio comunale abbiamo assistito a ciò che abbiamo sempre detto negli ultimi mesi. Onestamente mi sono stancato di vedere la mia città mortificata a causa di questo scempio. Le dimissioni non sono altro che un atto quasi obbligato. E rischia seriamente di andare a casa. Sottobanco sono già iniziate le consultazioni affinchè rientrino i malumori. Ma mi risulta che, al momento, i sei consiglieri comunali dissidenti non vogliono tornare indietro. Bisogna avere il coraggio di mantenere una posizione politica fino in fondo. Non si può tornare ad assistere alle finte dimissioni. E' un film già visto e rivisto. Per il bene di Caivano si ridia immediatamente la parola ai cittadini. 

Sulle dimissioni del Sindaco Monopoli interviene anche il Consigliere del Partito Democratico, Luigi Sirico. 

Consigliere Sirico, cosa sta succedendo, Emione ribadiva basta inciuci, secondo lei Monopoli è al capolinea?

Arch. Luigi Sirico
Partito Democratico
E’ successo quello che era prevedibile. Una maggioranza raccolta intorno ad un unico obiettivo: vincere le elezioni a tutti i costi, per soddisfare l’insopprimibile desiderio  del candidato sindaco. Senza un programma, senza una idea di sviluppo e di progresso per il paese. Una baraonda di candidati e di liste, buoni per le campagne elettorali ma non per governare un paese difficile come Caivano. Ed eccoci qui. A distanza di meno di un anno dalle elezioni, il sindaco si è dimesso e la maggioranza va in pezzi. Purtroppo non era difficile prevedere tutto questo.

Si dice che a tirare la corda si spezza, secondo lei è così?

Sinceramente non lo so e non credo sia la cosa più importante in questo momento. Potrebbe anche ricucirsi in modo che il sindaco possa tirare a campare per un altro poco, fino alla prossima crisi: ma resta il dato di fondo: questa maggioranza e questo sindaco hanno dimostrato limiti gravi e strutturali che impediscono loro di poter rappresentare una speranza seria per il futuro del paese. In campagna elettorale, mentre i futuri amministratori si dilettavano in  offese e fotomontaggi, io ricordavo sommessamente che i prossimi cinque anni sarebbero stati fondamentali per Caivano e per il sud, la cui speranza di rinascita resta  legata ad un adeguato utilizzo delle risorse europee. Per ottenere questo risultato era necessario una compagine politica con idee chiare e competenze almeno ordinarie. Devo constatare con rammarico che Caivano sta rischiando di perdere anche questo ultimo treno.

Teme qualche cordata da parte delle opposizioni?

Se ho capito bene, mi chiede se ci sono consiglieri di minoranza che possano correre in soccorso del sindaco? Al netto della coerenza e della serietà, crede che possa esserci  qualche consigliere di minoranza disposto a cacciarsi in un guaio del genere? No, non credo che ci sia tra di noi un folle di questa risma. Questa maggioranza è insalvabile. E nessuno in questo momento potrebbe saggiamente scommettere sul futuro dell’amministrazione Monopoli, nemmeno lo stesso Monopoli. 

Caivano è sotto la lente dell’anticorruzione, cosa rischia il Paese? 

Non so se il sindaco sente il desiderio inconfessabile di allontanarsi da possibili complicazioni dovute alla presenza della commissione ANAC a Caivano. Per senso di responsabilità e di rispetto, anche nei confronti della sua maggioranza e dei suoi consiglieri, spero proprio di no. Nel merito voglio solo ricordare che fin dai primi mesi di questa consiliatura, la minoranza ha sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale degli ordini del giorno proprio relativi ad alcune procedure di gara che ci erano sembrate anomale. Ma devo  ricordare, per onor del vero,  che gli stessi  consiglieri di Forza Italia (il partito del sindaco), in una lettera del 22 ottobre 2015, indirizzata al sindaco, facevano rilevare che il sistema di affidamento dei lavori servizi e forniture avveniva, secondo loro,  in contrasto con le norme del codice degli appalti e del regolamento comunale.

Insomma, sia Emione che Sirico sono chiari sul futuro di questa amministrazione a guida Monopoli, che tra l'altro parla da sola. In meno di un anno, cambio della Giunta, consiglieri che passano da una Lista all'altra, e, in ultimo le dimissioni del Sindaco. Ma sulla questione non poteva mancare il parere del dott. Giuseppe Papaccioli, già Sindaco di Caivano, attentissimo conoscitore della macchina comunale. 

Dott. Papaccioli, cosa si sente di dire. Il suo Paese, Caivano, è nuovamente fermo al Palo. 

Dott. Giuseppe Papaccioli
Già Sindaco di Caivano
Governare senza avere una visione complessiva della Città che si vuole è un pò come andare in barca senza rotta. Col tempo si rischia di fare la fine di Schettino e della Concordia. Oggi vengono al pettine i nodi di una coalizione che non ha un comune sentire ma è una organizzazione elettorale eterogenea e senza minimi comuni denominatori. Detto ciò non si può snaturare il ruolo del consiglio comunale. Stupisce che un Presidente di "esperienza" come l'Avv. Del Gaudio, possa consentire ciò. Una giunta cambiata in un anno è il segnale che qualcosa non va soprattutto se i nominati non rappresentano valori ed esperienze comuni. La gestione della macchina amministrativa comunale non può essere affar suo e nell'assoluta trasparenze deve saper mantenere un collante con i bisogni della gente e della città. E' sotto gli occhi di tutti lo stato in cui versa Caivano, o si è in grado di amministrare o si intraprendano le dovute azioni. Non è più il tempo di additare responsabilità altrui ma è il momento di dimostrare le proprie capacità politiche ed amministrative, in bocca al lupo alla mia amata Caivano ed a tutti i caivanesi!