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mercoledì 22 giugno 2016

Esami di maturità, tutte le tracce: Eco, il voto alle donne e il confine

Esami di maturità, tutte le tracce della prova di italiano





Le tracce della prova d'italiano sono state assegnate a quasi 500 mila studenti italiani impegnati nell'esame di Stato. Per l'analisi del testo c'è un brano di Eco, mentre il tema di storia è sulle donne al voto nel 1946. Le tipologie proposte ai maturandi sono quattro. La prima è l’analisi del testo, di un autore letterario. La seconda è la redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale. Le tracce per questa tipologia sono quattro: artistico-letterario, socio-economico, storico-politico, tecnico-scientifico. C’è poi il tema di argomento storico e quello di ordine generale, incentrato su temi d'attualità. Sul sito del Ministeroe le prove proposte negli ultimi dieci anni scolastici (qui le tracce degli anni precedenti). 

Le tracce della prima prova: il saggio breve. I quattro temi relativi alla redazione del saggio breve sono:  

1) Il rapporto padre e figlio in arte e letteratura. 

2) Ambito economico: «Il Pil è la misura di tutto?»

 3) «Il valore del paesaggio»

4) Ambito tecnico-scientifico: «L'uomo e l'avventura dello spazio»

Le tracce del tema storico. La traccia di argomento storico per la maturità è invece sulla conquista del diritto di voto delle donne italiane, a 70 anni dal referendum del 2 giugno 1946,

Il tema di attualità . La traccia del tema generale di italiano prende avvio invece da una citazione di Zannini sul «confine».

Berlusconi, c'è la data delle dimissioni Dall'ospedale sceglie il successore: chi è

Berlusconi, c'è la data delle dimissioni Dall'ospedale sceglie il successore: chi è



Silvio Berlusconi non sarà dimesso prima del 5 luglio: a otto giorni dall'intervento a cuore aperto per sostituire la valvola aortica, riporta il Corriere della Sera, il Cavaliere attende la visita del suo caro amico Vladimir Putin e pensa già al riassetto di Forza Italia.

Berlusconi vuole rilanciare il partito con un programma in quindici punti. Ad agosto settembre, come prima tappa, verranno azzerate tutte le cariche in Forza Italia. A settembre poi terrà un congresso per conferire un ruolo di primo piano a Giovanni Toti, governatore della Liguria. 

Questi giorni in ospedale sono serviti a Berlusconi per capire di chi si può fidare e in questo momento il peso del cerchio magico va scemando. Per questo non stupirebbero le dimissioni di Mariarosaria Rossi. Deborah Bergamini e Alessia Ardesi, poi, sono accusate di non avere condotto bene la campagna elettorale.

I nomi su cui punterà il Cavaliere nel prossimo futuro sono Valentino Valentini, Niccolò Querci, Sestino Giacomoni, Michela Brambilla, Mariastella Gelmini, Mara Carfagna e Stefania Prestigiacomo. Sembra esserci, invece, meno convinzione per Altero Matteoli e Paolo Romani.

Christo, la maledizione continua: In migliaia bloccati, ci sono minori

Christo, la maledizione continua: migliaia bloccati



Ancora folla e momenti di caos per Floating Piers, l’installazione di Christo sul lago d’Iseo. Dopo la sosta nella notte per la manutenzione, questa mattina "iperafflusso" di visitatori ha reso difficili le visite. Circa tremila persone con 400 minori sono state bloccate in Stazione Centrale a Brescia (sul posto Forze dell’Ordine, Protezione Civile e i mezzi di soccorso) per evitare concentrazioni ingestibili nei pressi della passerella sul lago. La passerella di Christo sul lago d’Iseo era stata chiusa la scorsa notte per manutenzione straordinaria. Il continuo afflusso di pubblico (circa 80mila persone dopo meno di quattro giorni) ha reso infatti necessari alcuni interventi.

venerdì 17 giugno 2016

In pensione tre anni prima del dovuto Guadagni 2mila euro? Quanto ci perdi

In pensione tre anni prima del dovuto: quanto perdi ogni mese



I numeri dell'ultima proposta del governo per agevolare la flessibilità in uscita dal lavoro (tradotto: andare in pensione prima) sono tutt'altro che incoraggianti. Certo, molto dipende dal valore che ciascuno attribuisce al suo tempo, inteso come tempo libero dal lavoro.

Progetica, società indipendente di consulenza, lo ha calcolato per conto del quotidiano La Repubblica, partendo dal caso di un lavoratore nato prima del giugno 1953 e che guadagni mensilmente 2mila euro netti. La sua pensione di vecchiaia ammonterebbe a 1.703 euro netti mensili, ipotizzando una carriera tranquilla e senza salti, con inizio a 25 anni e retribuzione cresciuta annualmente dell'1,5%. Se però sceglie l'Ape, che è appunto l'Anticipo pensionistico ipotizzato dal governo col quale dovrà restituire l'anticipo di pensione in 20 anni di rate più gli interessi, la sua pensione scenderà a 1.542 euro netti mensili.

Finito poi il triennio di anticipo della pensione, inizierà a restituire il prestito, con rate pari a 240 euro, per cui il suo assegno scivolerà a 1.301 euro per vent'anni prima di risalire a 1.542 successivamente. Rispetto ai 1.703 euro di pensione "potenziale", per due decenni incassa cioè il 24% in meno, ma con tre anni di pensione in poù. se anticipasse l'uscita dal lavoro, il taglio sarebbe del 15% e del 7% se invece preferisse uscire giusto un anno prima.

Brexit, ora si teme l'effetto domino Trema l'Europa, chi è pronto a uscire

Brexit, ora si teme l'effetto domino. Chi esce dall'Europa


di Maurizio Stefanini


Per ora la battaglia referendaria in corso nel Regno Unito non ha bloccato il processo di allargamento dell' Unione Europea. È vero che l' Islanda il 12 marzo 2015 ha ritirato la domanda di adesione che aveva presentato nel 2009, ma lì era stata più che altro la crisi a tentare l' isola a provare un percorso europeo di cui si è subito pentita non appena l' economia si è ristabilita. Sono però in corso i negoziati di adesione di Turchia, Macedonia, Montenegro, Serbia e Albania, anche se in particolare l' adesione di Ankara appare problematica. E si sa che spingono per essere ammessi al club anche Bosnia-Erzegovina e Kosovo: per non parlare dell' Ucraina, le cui possibilità sono però nulle fino a quando non sarà stata riportata la stabilità. Anche la Svizzera aveva però in corso una domanda formale di adesione. Non all' Unione Europea ma alla precedente Comunità Economica Europea, visto che risale a 22 anni fa. Ma giusto ieri sull' impressione di quel che sta accadendo Oltremanica il Consiglio degli Stati, camera alta elvetica, ha deciso il ritiro ufficiale, con 27 voti contro 13 e 2 astensioni, e approvando una mozione che la destra dell' Udc-Svp aveva già fatto approvare alla camera bassa del Consiglio Nazionale, con 126 voti contro 46 e 18 astensioni. Un atto platonico e dunque secondo i suoi avversari inutile.

«Inutile gettare benzina sul fuoco in un momento in cui le nostre relazioni con Bruxelles sono tese», ha detto il socialista Didier Berberat. Ma i sostenitori hanno invece insistito sull' opportunità di inviare un segnale chiaro al popolo, nella sua maggioranza contrario ad un' adesione. 

È possibile che da Londra e Berna inizi ora un effetto domino? È stato lo stesso ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble a paventarlo, in un' intervista allo Spiegel. E proprio lui si è chiesto: «Come reagirebbero per esempio i Paesi Bassi, che sono tradizionalmente molto legati al Regno Unito»? La perdita del Pil olandese entro il 2030, in caso di uscita britannica dall' Ue, potrebbe essere di 10 miliardi di euro. Il governo dell' Aja è preoccupato, anche perché a aprile un chiaro segnale di insofferenza anti-Ue si è avuto con il referendum che ha visto un 60% di no all' accordo di associazione dell' Ucraina con l' Ue. È vero che ha votato solo il 30%, ma comunque quella quota minima è bastata a rendere la consultazione valida.

Anche nella Repubblica Ceca il sentimento anti-Ue sta montando, e i primo ministro Bohuslav Sobotka ha avvertito che se i britannici se ne vanno è quasi sicuro entro qualche anno un referendum anche da loro. Il bello è che secondo un' analisi dell' Eurobarometro i britannici sono appena al settimo posto in questo momento nella classifica di ostilità all' Ue tra i cittadini europei: li precedono, nell' ordine, greci, ciprioti, austriaci, gli stesso cechi, i francesi e i tedeschi. E già questa graduatoria dà l' idea di quelli che potrebbero essere le prossime carte del castello a cadere. Il Fronte Nazionale ha in effetti promesso un referendum in Francia se vince le presidenziali del 2017, la Fpö farebbe un passo del genere in Austria se vince le politiche del 2018, e c' è timore anche per quello che potrebbe succedere in Italia nel 2018 con il Movimento Cinque Stelle. Quanto alla Finlandia, in questo momento il dibattito non è sull' uscita dall' Ue, ma dall' euro.

Ma spesso nella storia le secessioni portano contro-secessioni. Avvenne ad esempio dopo l' elezione di Lincoln negli Stati Uniti, quando la Virginia aderì alla Confederazione sudista, e allora il West Virginia fece secessione dai secessionisti per restare con l' Unione. Vicende analoghe si sono viste anche dopo la dissoluzione dell' Unione Sovietica e della Yugoslavia. E oggi l' uscita del Regno Unito dall' Unione Europea può essere per i nazionalisti scozzesi l' occasione di riprendere il discorso che con la sconfitta al referendum indipendentista del 2014 per loro non è stato abbandonato ma è solo sospeso. Anche perché in caso di Brexit in Scozia temono per il loro export di whisky (valutato in 5,2 miliardi di euro) nel mercato comune europeo

giovedì 16 giugno 2016

SOSTANZE NOCIVE "Allarme cancro in biscotti e merendine" Test horror, l'elenco dei prodotti a rischio

Sostanze cancerogene in biscotti e mrendine. Test agghiaccianti, l'elenco dei prodotti a rischio




Dopo i risultati dei test su alcuni prodotti tra i più consumati da bambini e adolescenti, ricchi di olio di palma, Altroconsumo ha chiesto al ministero della Salute di verificare e ritirare alcuni alimenti dagli scaffali nei quali si sospetta la presenza di sostanze cancerogene.

L'associazione dei consumatori ha lanciato la petizione altroconsumo.it/oliodipalma dopo le analisi su alcuni prodotti come biscotti e latte in polvere. Questi quelli considerati a rischio: Nestlè Nidina, Humana 1, Mellin 1, Macine e Tegolino del Mulino bianco, gocciole Pavesi, Orosaiwa, Kinder Panecioc, Buondì Motta, Fonzies, patatine Pai e classica San Carlo.

Caivano (Na): Dissesto Finanziario, Daniele: Invenzioni oggi o frottole un anno fa?

Caivano (Na): Dissesto Finanziario, Daniele: Invenzioni oggi o frottole un anno fa?


di Angela Bechis

Gaetano Daniele
Amministratore il Notiziario sul web

Caivano è in piena crisi economica, pare che tra qualche giorno verrà proclamato il dissesto finanziario, perchè?

Il perchè bisognerebbe chiederlo al Sindaco Simone Monopoli. L'anno scorso è stato approvato un bilancio dallo stesso Monopoli, ad oggi non si sa con precisione a quanto ammontano i debiti. La domanda al sindaco Monopoli nasce spontanea: Sindaco Monopoli, i circa 30 milioni di euro di debiti c'erano già quando fu approvato il bilancio l'anno scorso? e se non c'erano già, sono stati fatti tutti quest'anno?

Ma questi debiti a quanto ammontano? 

A dirle il vero non si è capito ancora. Qui si danno i numeri al lotto, prima si parla di due milioni di euro, poi 3 milioni, poi 9 e, alcuni giorni fa addirittura 29 milioni. Un dilemma, anzi un enigma. 

Una battuta sui funzionari. 

Non so chi siano i funzionari comunali che consigliano il sindaco Monopoli, ma un'altra domanda la farei al sindaco Monopoli, cioè, sono gli stessi dell'anno scorso oppure sono cambiati? Insomma, non si capisce Monopoli quanti cerchi magici ha, politicamente parlando, uno all'anno? due all'anno? Tra consulenti ed assessori sono cambiate già due Giunte, quante altre ne cambierà? 

E' notizia di ieri, Monopoli ha nominato il 6° assessore in pieno dissesto finanziario, secondo lei ha fatto la scelta giusta? 

A me quello che sorprende è il silenzio dei consiglieri comunali. Nessuno parla. Oggi, come ricorda lei nella domanda, scopriamo che Monopoli ha nominato il 6° assessore in pieno dissesto finanziario. Altri soldi. Altro stipendio. Non potevano essere risparmiati considerando il dissesto, e l'enorme sacrificio che verrà chiesto ai cittadini?

Quali sacrifici?

Se dal 18 sarà dichiarato il dissesto finanziario, per i cittadini sarà una tragedia. Aumenteranno le tasse. Aumenterà tutto. Monopoli sarà ricordato come il sindaco delle tasse.

Si poteva evitare questo dissesto finanziario? 

Non sono un tecnico e ad oggi non conosciamo realmente a quanto ammontano questi debiti, e se vi sono, come credo, bisogna capire di chi sono le responsabilità. Tutto sommato, conoscendo l'insipienza politica di alcuni esponenti locali, credo che si poteva evitare. 

Cosa vuole dire?

Voglio dire che a qualcuno forse interessa solo apparire.