La voce devastante su Marchini. "Questa mossa cambierà tutto"
Il secondo turno delle Amministrative potrebbero funzionare da prove generali per grandi manovre politiche nazionali dal sapore un po' retrò ma che sembrano ancora resistere tra le aspirazioni dei principali partiti di maggioranza e opposizione. Per il centrodestra il voto del 5 giugno nelle grandi città chiamate alle urne è stato uno tsunami. Fatta eccezione per Milano, dove il pareggio tra il renziano Beppe Sala e il moderato Stefano Parisi tiene accesa la fiammella della speranza, o per Napoli, dove il candidato di Forza Italia Gianni Lettieri ha strappato un biglietto per il ballottaggio contro un rampante Luigi De Magistris, nelle altre città come Roma e Torino il centrodestra spaccato sarebbe in teoria fuori da tutti i giochi.
Appunto in teoria, perché di fatto nessuno può considerarsi abbastanza nemico da non concepire un apparentamento, magari informale, se il soggetto da sconfiggere è un nemico ben più temibile. Su questo scenario si muoverebbero Partito Democratico e Forza Italia, alle prese con nuovi tentativi di patto del Nazareno, grazie a sostegni incrociati da nord a sud.
Un'anticipazione de Il Foglio sostiene che esistano già accordi di massima stretti tra i candidati rimasti esclusi, sia dem che azzurri, a favore dell'altro e soprattutto contro l'avversario grillino di turno. Per esempio a Torino, dove Piero Fassino dovrà vedersela contro Chiara Appendino, il candidato azzurro Osvaldo Napoli difficilmente darà consiglio ai suoi elettori di votare per la grillina. Stesso discorso, ma a parti inverse, a Napoli, dove la dem Valeria Valente si ritrova davanti al dubbio amletico se sostenere il ribelle De Magistris o il più ragionevole Gianni Lettieri. E che dire dell'accordo degli accordi, quello a Roma tra l'escluso di lusso Alfio Marchini e il dem in affanno Roberto Giachetti. Nella capitale, la grillina Virginia Raggi è andata vicina al 40%, i pentastellati romani già parlano di miracolo, e un po' miracolati di sentono anche dalle parti del Nazareno, visto che Giorgia Meloni ha mancato il ballottaggio per un'incollatura.