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lunedì 6 giugno 2016

SILVIO TRAVOLTO Meloni e Salvini lo asfaltano Matteo verso la leadership?

Salvini e Meloni asfaltano Berlusconi Si apre la corsa alla leadership



"Berlusconi prenda atto che è unna stagione chiusa", parla Matteo Salvini subito dopo i risultati romani. Sicuramente, guaradando i numeri c'è stato un ribaltone nei rapporti di forza all'interno del centrodestra. In soldoni la situazione è questa: dove corre unita la coalizione va al ballottaggio. Giorgia Meloni  lo dice chiaramente che a Roma può cambiare la storia del centrodestra. Il verdetto uscito dalle urne è poco rassicurante per Forza Italia e quindi molto molto incoraggiante per Matteo Salvini.

La sfida delle Meloni - "Dove ci siamo noi possiamo vincere. E attacca: "Se a Roma non dovessimo farcela, sarò colpa della scelta suicida di Berlusconi". Giorgia Meloni ha vinto la battaglia contro Marchini e per un soffio ha perso il ballottaggio a favore di Giachetti. Meloni e Salvini non comandano ancora il centrodestra però assistono con soddisfazione alla crisi di Berlusconi. Ed è proprio alla leadereship che punta Matteo Salvini. Aspetta l'incoronazione ufficilae, magari certificata da primarie nazionali che Berlusconi ha sempre rifiutato. Non a caso continua a ripetere: "Se fossi in lui mi godrei i frutti del mio lavoro". Ovviamente, l'entuaiasmo c'è ma non è totale. Perché Meloni con il 20,7 èp stata superata da Giachetti e il 19 giugno al ballottaggio con la Raggi ci andrà il Pd.

Debora Serracchiani disperata: il suo drammatico appello dopo la botta

Debora Serracchiani disperata: il suo drammatico appello



Si appella al popolo della sinistra Debora Serracchiani. In una intervista a La Stampa la vice segretaria dem commenta i risultati elettorali di queste amministrative: "La sinistra che si candidava fuori dal Pd in quanto a risultati non ha raggiunto le previsioni dei pronostici, a Roma, Milano, Torino". Quindi, "auspichiamo che l'elettorato della sinistra si ritrovi nel programma di Roberto Giachetti, al di là delle dichiarazioni fatte finora. Bisognerebbe evitare ovunque che le divisioni facciano vincere populismi e anti-politica".

Gran Bretagna ormai fuori dall' Europa Scenario devastante anche per l'Italia

Gran Bretagna fuori dall'Europa. Ecco cosa succederà all'Italia


di Carlo Palenda



Valutiamo l'interesse nazionale italiano nei casi di permanenza o uscita del Regno Unito dall' Ue. Londra, in realtà, è già formalmente fuori dal Trattato di Maastricht (1992) da quando ha ottenuto, mesi fa, nuove condizioni di associazione all' Ue: rifiuto dell' integrazione politica e monetaria e limitazioni all' importazione di norme europee.

Negli anni '70 aderì alla Comunità europea per un doppio obiettivo: garantirsi l'accesso al mercato continentale e, in convergenza con l' interesse statunitense, impedire la formazione di un superstato europeo a conduzione franco-tedesca. Cameron continua questa strategia, ma ha trovato crescenti difficoltà nel contenere l' ondata uscitista nella sua area politica e a evitare il tracollo del Partito conservatore a favore dei sovranisti dell' Ukip, questi per altro non lepenisti con progetto di nazionalismo protezionista, ma portatori di buoni argomenti di sovranità democratica. Per questo ha tentato l' azzardo: indire un referendum con il triplice scopo di costringere l' Ue a concedere mani più libere, restandovi per mantenere il diritto di veto e contrastare l' uscitismo mostrando che Londra ha recuperato una sovranità sufficiente entro l' Ue stessa. Questa strategia ha già scosso l' architettura europea: le 10 nazioni non-euro della Ue potrebbero invocare la stessa relazione meno condizionante ottenuta da Cameron. I Paesi baltici ci stanno pensando. E ne hanno i motivi perché per loro è essenziale solo l' accesso al mercato europeo integrato mentre per il resto è più utile mantenere la sovranità monetaria ed essere meno dipendenti dalla Germania e più connessi all' America perché la prima è ricattabile dalla Russia mentre la seconda ha l' interesse di inglobare gli europei orientali e baltici dando loro una protezione credibile contro Mosca e, indirettamente, contro le pretese egemoniche di Berlino.

Cosa cambierebbe per l'Italia in base all' esito del referendum? Se Londra uscisse, sarebbe più facile per la Germania proporre un' Eurozona più integrata in base al "criterio tedesco", instaurando trattati di libero scambio con le nazioni non euro. Per l' Italia, in tale scenario, ci sarebbe lo svantaggio di non potersi liberare da un modello di rigore depressivo, ma anche il vantaggio che Berlino dovrebbe attutirlo per tenere l' Italia entro la sua area d' influenza. Inoltre l' America avrebbe solo l' Italia come alleato affidabile entro un' Europa ristretta e ciò produrrebbe sostegni e facilitazioni per Roma. Se Londra restasse, l' Italia manterrebbe gli svantaggi di cui soffre ora. Londra ostacolerebbe un' Eurozona più integrata e così Berlino potrebbe mantenere il potere di fatto sulle euroregole senza doverle flessibilizzare perché avrebbe un minore bisogno della convergenza italiana per mantenere la propria area d' influenza. E avrebbe la scusa del possibile no di Londra per evitare riduzioni di sovranità entro un' Eurozona più strutturata. Infatti, Merkel non ha avuto esitazioni nello spingere Bruxelles a concedere a Londra un' associazione molto lasca per farla restare dentro. In sintesi, l' interesse nazionale italiano sarebbe favorito in caso di Brexit. Anche perché Londra e Bruxelles dovrebbero creare un nuovo trattato di libero scambio, Berlino e Parigi dovrebbero trovare un nuovo modello per tenere insieme l' Europa e l' America non potrebbe evitare di sedersi al tavolo di un negoziato complessivo che, alla fine, produrrebbe un accordo economico per integrare i mercati europei, inglese e americano, eventualità di massimo vantaggio economico e geopolitico, nonché finanziario, per l' Italia. Se Londra resta, invece, mancherà la pressione per tale riconfigurazione del sistema atlantico e l' Italia rimarrà compressa entro un' Eurozona germanocentrica.

Probabilmente, in base ai sondaggi, Londra starà dentro e Roma perderà l'opportunità di una ricombinazione favorevole del sistema. Ma all' Italia resta l' opzione di spingere di più il trattato euroamericano di libero scambio, TTIP, per ottenere un sistema che tenga insieme europei, inglesi e nordamericani e che, via convergenza euro-dollaro, garantisca di fatto l'enorme debito italiano e riduca il potere della Germania nel sistema stesso. Tale possibilità è a rischio nel caso fosse eletto Trump e prevalessero i protezionismi in Europa, ma essendo interesse oggettivo per tutti è probabile che nel medio-lungo termine verrà realizzata. Roma dovrebbe essere più attiva in questa direzione vantaggiosa, che sarebbe anticipata in caso di Brexit.

L'ultima mossa di Draghi sui mutui Quanto costa comprar casa

Mutui, arriva il regalo di Mario Draghi. Quanto costerà comprare casa I tassi 


di Tobia De Stefano



È plausibile uno scenario di lungo periodo dove chiedere un mutuo a tasso fisso che costerà meno del 2%? E possiamo immaginare che buona parte dei variabili messi sul mercato restino sotto l' 1%? In entrambi i casi la risposta è sì. E una spinta decisiva verso questo nuovo Eldorado dei prestiti immobiliari l' ha fornita in settimana Mario Draghi. Quando ha ribadito che i tassi resteranno bassi ancora per un lungo periodo.

Cosa vuol dire? Che già oggi le migliori banche offrono prodotti intorno a quelle percentuali. Ma sono assolutamente delle eccezioni. Nei prossimi mesi potrebbero diventare la regola. «Siamo su livelli di tassi talmente bassi - spiega il direttore marketing di MutuiOnline, Roberto Anedda - che è difficile aspettarsi degli stravolgimenti. Ma le parole di Draghi confermano che la situazione resterà invariata per molto tempo e quindi sia l' Euribor sia l' Eurirs potrebbero calare ancora. Del resto con un orizzonte di basso costo del denaro di lungo periodo anche le banche avranno maggiori possibilità di tagliare gli spread e concorrenza per accaparrarsi la maggior parte della clientela».

Dalle tabelle si può vedere che già oggi i migliori variabili oscillano intorno all' 1%. Ma molto dipende dal loan to value, il rapporto tra l' importo del finanziamento e il valore della casa. Se chiediamo in prestito metà del costo dell' immobile (130mila euro su 260mila) a 30 anni vediamo che Hello Bank (la banca online di Bnl) ci concede il denaro all' 1%. Poi ci sono tutte le altre spese (200 euro di istruttoria, per esempio) e arriviamo a un Taeg (costo complessivo) dell' 1,09% (la rata è di 418,13 euro). E più o meno sullo stesso livello ci sono anche i prodotti offerti da Banca Dinamica, Webank e Cariparma.

Il problema è che al crescere del loan to value aumenta anche il costo del mutuo. Se per la stessa casa di prima (valore 260mila euro) chiediamo 182 mila euro di prestito, che rappresentano il 70% di loan to value, il discorso cambia e di molto. Perché i finanziamenti più a buon mercato, Banca Dinamica precede Webank e Iwbank, hanno un tasso variabile intorno all' 1,20% e un Taeg che non va sotto l' 1,26%.

E il fisso? «Negli ultimi mesi - continua Anedda - il variabile ha ripreso qualche punto, ma la tendenza al tasso fisso resta predominante. Del resto già oggi i migliori prodotti riescono ad andar sotto la soglia psicologica del 2%, appena un punto in più del variabile, e in futuro altri istituti potrebbero offrire mutui altrettanto allettanti».

Per esempio, alle stesse condizioni di cui sopra (casa da 260mila euro e prestito a 30 anni da 182mila) il miglior fisso lo offre Intesa Sanpaolo, ma non andiamo sotto un tasso del 2,40%. Basta però chiedere una cifra più bassa, 130mila euro, e accorciare la durata del prestito, 20 anni, per avere sempre con Intesa San Paolo un tasso fisso all' 1,80 che con le spese varie ci dà un Taeg del 2%.

Salvatore Girone, l'annuncio della moglie (e quella foto commovente)

Salvatore Girone, l'annuncio della moglie (e quella foto commovente su Facebook)



Anche Argo è finalmente in Italia. Il cane del marò Salvatore Girone è arrivato questa mattina all’aeroporto di Fiumicino. Il golden retriever, era rimasto in India per l’assenza dei documenti. "Argo sta bene. Finalmente la famiglia è al completo", afferma all'Adnkronos Vania Girone, moglie di Salvatore tornato in Italia il 27 maggio.

"I nostri figli sono felicissimi, in particolare la piccola, Martina - prosegue Girone - il cane lo avevamo preso soprattutto per lei. Ora torniamo a casa, in Puglia, felici e tutti insieme".

Lega sconvolta dal lutto improvviso: morto Buonanno, aveva 50 anni

Lutto improvviso nella Lega: è morto Gianluca Buonanno



Lutto nella Lega. L’europarlamentare della Lega Nord Gianluca Buonanno, 50 anni, è morto nel pomeriggio di ieri in un incidente stradale lungo la Pedemontana a Gorla Maggiore (Varese). Buonanno che è sindaco di Borgosesia (Vercelli) era a bordo di una vettura che si è scontrata con un altro mezzo ferma per un guasto. Aveva 50 anni. Il leder del Carroccio, Matteo Salvini, afferma: «Non ho parole, in un incidente ci ha lasciato Gianluca Buonanno. Una preghiera. Buon viaggio a una persona leale, coraggiosa, concreta, onesta, generosa, sempre fra la sua gente da Sindaco e parlamentare. Un pensiero ai suoi famigliari e alla gente della sua valle. Un impegno: non molleremo mai, anche per Te. Ciao Gianluca, mancherai». Cordoglio da tutti i principali esponenti leghisti a cominciare da Calderoli. Condoglianze e vicinanza alla famiglia anche dall'Amministratore del blog il Notiziario sul web, Gaetano Daniele.

L'incidente - Nell'autovettura dell'europarlamentare c'era anche la moglie, che secondo quanto si apprende, è ricoverata in ospedale. Il leghista avrebbe perso il controllo della sua autovettura.

La carriera  - La carriera politica di Buonanno è iniziata in An, poi il passaggio alla Lega Nord. Era stato sindaco di Serravalle e Varallo, in Valsesisa, e ora era il primo cittadino di Borgosesia. Parlamentare tra il 2008 e il 2014, quando è stato eletto a Strasburgo, Buonanno era conosciuto per le sue "sparate" provocatorie. In qualche caso non troppo gradite al segretario federale Matteo Salvini che di recente lo aveva bacchettato.  Tra le sue uscite più celebri, la partecipazione a una trasmissione tv con la pistola: era stato il suo modo di affrontare il tema della sicurezza e delle legittima difesa.  Da sindaco di Varallo Sesia, Buonanno aveva esordito lanciando la campagna anti velo islamico e aveva vietato l'ingresso alla piscina comunale alle cittadine mussulmane, intenzionate a nuotare con il burkini, il costume da bagno integrale.  Una volta eletto alla Camera aveva fatto di più. Si era dipinto la faccia di nero e durante una seduta aveva detto che anche i parlamentari volevano "gli aiuti che si danno a chi arriva agli ultimi minuti", riferendosi agli stanziamenti del governo per profughi e migranti. Bersaglio preferito di Buonanno anche Sel e il leader del partito Nichi Vendola. "Visto che tanto pensano solo ai matrimoni tra persone dello stesso sesso - aveva detto - alle adozioni da parte di persone dello stesso sesso, allora questi comunisti di 'Sinistra e libertà cambino nome e si chiamino, invece, 'Sodomia e libertà'". E quando ha traslocato in Europa, il suo atteggiamento da provocatore non era cambiato. A Strasburgo ha rimediato infatti diverse espulsioni e reprimende da parte della Presidenza della plenaria. Il 9 marzo del 2015 va in Libia e si fa fotografare con un kalashnikov.

Buonanno, le foto del tragico schianto Ecco come è ridotta la sua auto / Guarda

Buonanno, agghiaccianti foto dello schianto




Sono agghiaccianti le foto dell'auto su cui viaggiava Gianluca Buonanno, l'europarlamentare leghista morto tragicamente per un incidente sulla Pedemontana. Il politico viaggiava con sua moglie quando si è scontrato contro una vettura ferma in autostrada.