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lunedì 6 giugno 2016

Salvatore Girone, l'annuncio della moglie (e quella foto commovente)

Salvatore Girone, l'annuncio della moglie (e quella foto commovente su Facebook)



Anche Argo è finalmente in Italia. Il cane del marò Salvatore Girone è arrivato questa mattina all’aeroporto di Fiumicino. Il golden retriever, era rimasto in India per l’assenza dei documenti. "Argo sta bene. Finalmente la famiglia è al completo", afferma all'Adnkronos Vania Girone, moglie di Salvatore tornato in Italia il 27 maggio.

"I nostri figli sono felicissimi, in particolare la piccola, Martina - prosegue Girone - il cane lo avevamo preso soprattutto per lei. Ora torniamo a casa, in Puglia, felici e tutti insieme".

Lega sconvolta dal lutto improvviso: morto Buonanno, aveva 50 anni

Lutto improvviso nella Lega: è morto Gianluca Buonanno



Lutto nella Lega. L’europarlamentare della Lega Nord Gianluca Buonanno, 50 anni, è morto nel pomeriggio di ieri in un incidente stradale lungo la Pedemontana a Gorla Maggiore (Varese). Buonanno che è sindaco di Borgosesia (Vercelli) era a bordo di una vettura che si è scontrata con un altro mezzo ferma per un guasto. Aveva 50 anni. Il leder del Carroccio, Matteo Salvini, afferma: «Non ho parole, in un incidente ci ha lasciato Gianluca Buonanno. Una preghiera. Buon viaggio a una persona leale, coraggiosa, concreta, onesta, generosa, sempre fra la sua gente da Sindaco e parlamentare. Un pensiero ai suoi famigliari e alla gente della sua valle. Un impegno: non molleremo mai, anche per Te. Ciao Gianluca, mancherai». Cordoglio da tutti i principali esponenti leghisti a cominciare da Calderoli. Condoglianze e vicinanza alla famiglia anche dall'Amministratore del blog il Notiziario sul web, Gaetano Daniele.

L'incidente - Nell'autovettura dell'europarlamentare c'era anche la moglie, che secondo quanto si apprende, è ricoverata in ospedale. Il leghista avrebbe perso il controllo della sua autovettura.

La carriera  - La carriera politica di Buonanno è iniziata in An, poi il passaggio alla Lega Nord. Era stato sindaco di Serravalle e Varallo, in Valsesisa, e ora era il primo cittadino di Borgosesia. Parlamentare tra il 2008 e il 2014, quando è stato eletto a Strasburgo, Buonanno era conosciuto per le sue "sparate" provocatorie. In qualche caso non troppo gradite al segretario federale Matteo Salvini che di recente lo aveva bacchettato.  Tra le sue uscite più celebri, la partecipazione a una trasmissione tv con la pistola: era stato il suo modo di affrontare il tema della sicurezza e delle legittima difesa.  Da sindaco di Varallo Sesia, Buonanno aveva esordito lanciando la campagna anti velo islamico e aveva vietato l'ingresso alla piscina comunale alle cittadine mussulmane, intenzionate a nuotare con il burkini, il costume da bagno integrale.  Una volta eletto alla Camera aveva fatto di più. Si era dipinto la faccia di nero e durante una seduta aveva detto che anche i parlamentari volevano "gli aiuti che si danno a chi arriva agli ultimi minuti", riferendosi agli stanziamenti del governo per profughi e migranti. Bersaglio preferito di Buonanno anche Sel e il leader del partito Nichi Vendola. "Visto che tanto pensano solo ai matrimoni tra persone dello stesso sesso - aveva detto - alle adozioni da parte di persone dello stesso sesso, allora questi comunisti di 'Sinistra e libertà cambino nome e si chiamino, invece, 'Sodomia e libertà'". E quando ha traslocato in Europa, il suo atteggiamento da provocatore non era cambiato. A Strasburgo ha rimediato infatti diverse espulsioni e reprimende da parte della Presidenza della plenaria. Il 9 marzo del 2015 va in Libia e si fa fotografare con un kalashnikov.

Buonanno, le foto del tragico schianto Ecco come è ridotta la sua auto / Guarda

Buonanno, agghiaccianti foto dello schianto




Sono agghiaccianti le foto dell'auto su cui viaggiava Gianluca Buonanno, l'europarlamentare leghista morto tragicamente per un incidente sulla Pedemontana. Il politico viaggiava con sua moglie quando si è scontrato contro una vettura ferma in autostrada. 

L'analisi del voto delle Comunali Bechis: chi perde, quanto e dove

Bechis e l'analisi del voto delle Comunali: chi perde, e dove


di Franco Bechis


Primi giudizi politici a metà dello spoglio delle elezioni comunali. Il risultato finale è ancora lontano, il bilancio però è già quasi definito. E Franco Bechis lo riassume in pochi numeri, incisivi. Un confronto (indicativo, non scientifico) con le ultime regionali per capire come sta cambiando il vento.

Pd in calo quasi ovunque - Il Pd, per esempio, chiude in testa a Torino e Bologna, due roccaforti sempre più traballanti, crolla a Roma ma soprattutto a Napoli, dove resta fuori dal ballottaggio. I numeri però dicono qualcosa in più: a Milano i dem aumentano di 3 punti (28%) ma si dimezza a Roma (17%) e a Napoli (12%) e perde 8 punti a Bologna (35%) e 7 a Torino (29%). 

Boom 5 Stelle - In molti casi il Movimento 5 Stelle riesce a scavalcare il partito di Renzi, mettendo a segno risultati in qualche modo storici. I grillini arretrano sì a Napoli (9%) e restano stabili a Milano (10%) ma crescono a Bologna (record, 16%), raddoppiano a Roma (35%) e aumentano di un terzo a Torino (30%). 

Bagno di sangue azzurro - Capitolo centrodestra. Per Forza Italia è un bagno di sangue: perde 3 voti su 4 a Roma (ridotta al 4%), due voti su tre a Torino (4,7%), si dimezza a Napoli (9%) e tiene bene soltanto a Milano (20%), dove anzi aumenta di 8 punti. Proprio la scelta di Parisi, moderato in grado di mettere in un angolo la destra salviniana-meloniana, secondo molti analisti sarebbe la chiave di volta per Berlusconi per riprendersi la leadership del centrodestra anche a livello nazionale. Resta però il dubbio che Milano sia un'oasi felice per gli azzurri, non facilmente ripetibile in altri contesti (locali e nazionali). E la Lega Nord? Raddoppia a Milano (quasi il 12%), segno che un candidato moderato fa bene anche a Salvini, cresce anche a Bologna dove ha corso da sola con una candidata molto salviniana (10%), perde però due puntia Torino (quasi al 6%) e non sfonda a Roma (2,5%) mentre a Napoli ha rinunciato anche a proporre una sua lista. Segno che la quadra è ancora lontanissima.

L'avvocato Risponde: "Tradimento e Divorzio"

L'avvocato Mario Setola risponde a Giovanna, 34 anni di Caivano in provincia di Napoli



Avv. Mario Setola

La Domanda

EGREGIO AVVOCATO, MI CHIAMO GIOVANNA HO 34 ANNI E SCRIVO DA CAIVANO. SONO SPOSATA DA 5 ANNI CON MAURIZIO, UN UOMO CON CUI GIA’ DA ANNI NON VADO D’ACCORDO E DAL QUALE, CONSENSUALMENTE AVEVO GIA’ DECISO DI SEPARARMI. DA QUALCHE SETTIMANA HO SCOPERTO CHE MI TRADISCE DA MESI CON UN’ALTRA DONNA. QUINDI, VORREI SAPERE, E’ POSSIBILE CHE LA SEPARAZIONE VENGA ADDEBITATA A LUI? E POI,  PER CURIOSITA’, NELLE CAUSE DI DIVORZIO IL GIUDICE E’ TENUTO A DISPORRE IN OGNI CASO INDAGINI FISCALI SUI PATRIMONI DEI CONIUGI?




L'avvocato Risponde

Gentile signora Giovanna, veda, l’obbligo di fedelta’ coniugale costituisce una regola di condotta imperativa, oltreche’ una direttiva morale di particolare valore sociale. La separazione coniugale può essere addebitata al coniuge che abbia violato l’obbligo di fedeltà senza che in precedenza il rapporto coniugale sia entrato in crisi. In linea di principio deve ritenersi comportamento contrario ai doveri nascenti dal matrimonio la violazione, in assenza di una consolidata separazione di fatto, dell’obbligo della fedeltà coniugale, che costituisce una regola di condotta imperativa (art. 143 comma 2 cod. civ.) e che assume una gravità ancora maggiore allorché venga attuata in maniera reiterata o, addirittura, attraverso una stabile relazione extraconiugale. Determinando normalmente l’intollerabilità della prosecuzione della convivenza, essa deve ritenersi, di regola, causa della separazione e ne giustifica pertanto l’addebito, potendosi presumere che abbia esercitato in tale direzione un ruolo decisivo. Solo eccezionalmente, qualora risulti, attraverso un’indagine rigorosa e penetrante ed una valutazione complessiva del comportamento di entrambi i coniugi, l’irrilevanza di una tale violazione per mancanza di un nesso di causalità con la crisi coniugale, irrimediabilmente già in atto in un contesto caratterizzato da una convivenza meramente formale, può escludersi l’addebitabilità, trattandosi in tal caso di comportamenti successivi al determinarsi di tale situazione. Sperando di averle chiarito le idee sul controverso e delicato tema, vado a rispondere al suo secondo quesito, che a lei, come scrive va ad appagare la mera sete di curiosità, ma per molte altre coppie, rappresenta davvero un interrogativo importante e determinante le sorti della loro separazione e/o divorzio. Nelle cause di divorzio i coniugi, in base all’art. 5 della legge n. 898 del 1970, devono presentare “la dichiarazione personale dei redditi e ogni documentazione relativa ai loro redditi e al loro patrimonio personale e comune”. La stessa norma stabilisce che “in caso di contestazione, il Tribunale dispone indagini sui redditi, sui patrimoni e sull’effettivo tenore di vita, valendosi, se del caso, anche della Polizia Tributaria”. Questa disposizione non comporta, in via diretta ed automatica, il dovere di indagine, anche fiscale, ogni qual volta sia contestato un reddito indicato e documentato, ma rimette, come per ogni mezzo istruttorio, al giudice la valutazione di quella esigenza, in forza del generale principio che qualunque attività intesa alla ricerca della prova e all'accertamento dei fatti, perché sia ammessa, disposta o compiuta, richiede il preventivo giudizio di rilevanza e conferenza, secondo criteri discrezionali, che è sufficiente siano compiutamente rappresentati nella motivazione della decisione. La contestazione non è, dunque, di per sé idonea a determinare l'obbligo della indagine. Nella linea del filtro valutativo del giudice la richiesta di indagini non è, pertanto, un effetto automatico della contestazione, a nulla giovando la espressione "il tribunale dispone indagini" - in cui la facoltà di non disporle sembrerebbe negata, una volta che la contestazione vi sia - posto che a delimitare l'esercizio del potere di "indagine" istruttoria resta pur sempre l' art. 187 cod. proc. civ., che attribuisce al giudice la facoltà di ammettere i mezzi di prova proposti dalle parti e di ordinare gli altri che può disporre di ufficio "se ritiene che siano ammissibili e rilevanti".     


Avv. Mario Setola – Foro di Napoli 
Studio: Cardito (Na) Corso Cesare Battisti n. 145
Cell. 3382011387 Email: avvocato.mariosetola@libero.it

domenica 5 giugno 2016

La proposta dell'Austria sui migranti: "Portiamoli sulle isole e teniamoli lì"

Migranti, la proposta dell'Austria: "Portiamoli sulle isole"



Portare sulle isole i rifugiati salvati in mare e accogliere solo quelli che chiedono asilo nei campi in Medioriente. Sono alcune delle proposte avanzate dal ministro degli Esteri dell'Austria, il conservatore Sebastian Kurz, in un'intervista rilasciata al quotidiano Die Presse. Secondo Kurz, i migranti salvati mentre provano ad arrivare in Europa devono essere rimandati nel loro Paese d'origine oppure si può provare a raggiungere un accordo in merito con la Libia. Nel caso in cui questa cooperazione non sia possibile, per Kurz "le persone devono essere allora accolte in un centro di asilo, idealmente su un'isola. Da qui bisogna organizzare il loro rientro e dare loro appoggio finanziario". E come esempi di isole Kurz cita Lesbo. Il modello a cui pensa è quello che si applica in Australia: aumentare le pattuglie marittime per intercettare le imbarcazioni con rifugiati e portarli sulle isole, come l'Australia fa con Nauru e Papua Nuova Guinea.

Come Ellis Island - Quanto ai rifugiati che scappano dalla Siria, il ministro dice che finché non si creeranno zone sicure nel Paese dovranno continuare a restare in campi di accoglienza in Turchia, ma avverte che Ankara può cancellare "in qualunque momento" l'attuale accordo con l'Unione europea e che l'Ue deve essere capace di proteggere da sé le sue frontiere e "decidere chi possa venire e chi no". Nonostante riconosca che il modello australiano non si può copiare per intero, Kurz insiste sul sistema di internamento nelle isole e cita come esempio Ellis Island, a New York, dove per decenni è esistito un centro di smistamento degli immigrati.

Meteo-horrror per la prossima settimana Ancora con ombrello fino a questa data

Previsioni-brivido della settimana prossima. Non chiudete gli ombrelli fino a questa data



Dopo un week end da brividi per il meteo, non arrivano notizie tranquillizzanti per gli italiani. Se pensate di andare al mare o di godervi un week end dovete rinviare il progetto di almeno una settimana.  “Continueranno  ad affluire correnti settentrionali che renderanno il tempo sull’Italia estremamente variabile ed instabile non solo nel fine settimana ma a anche nella prima parte della prossima settimana", dicono gli esperti del Centro Epson Meteo, "ci attendono altre giornate con numerosi temporali specie nelle ore pomeridiane e serali, non solo al Centronord ma sul Sud peninsulare con un tempo più stabile e soleggiato soltanto nelle nostre due Isole maggiori". 

Temperature  - Le temperature nei prossimi giorni subiranno un graduale rialzo ad iniziare dalle Isole maggiori per poi interessare anche il resto del Paese: il clima diventerà tipico di inizio giugno e nonostante l’instabilità i valori pomeridiani arriveranno un po’ dappertutto ad oscillare intorno ai 25 gradi.

Domenica 5 giugno - La giornata vedrà una prevalenza di nuvole al Centronord anche se non mancheranno delle schiarite e anche dei bei momenti soleggiati nelle regioni centrali esclusa però la Toscana. Le piogge, anche sotto forma di intensi rovesci o temporali, interesseranno il Nord e il nord-ovest della Toscana già nel corso della mattinata.

L’instabilità si accentuerà nelle ore pomeridiane e serali quando i rovesci e i temporali si formeranno anche nelle zone interne del Centro con locali sconfinamenti lungo le coste adriatiche.

Nel complesso ben soleggiato nelle Isole e al Sud con soltanto un temporaneo aumento della nuvolosità nella parte centrale della giornata nelle zone interne di Campania, Basilicata e Puglia. Temperature senza variazioni di rilievo, al più in lieve aumento; in Sardegna e Sicilia valori oltre i 25 gradi. Venti deboli, salvo le raffiche associate ai temporali.

Nel resto d’Italia prevalenza di nuvole soprattutto nelle regioni settentrionali dove il cielo risulterà per lo più nuvoloso con poche schiarite. Nel corso del giorno saranno numerosi i rovesci e i temporali, localmente anche di forte intensità, in gran parte delle regioni settentrionali (esclusa la Liguria), nell’intermo del Centro e lungo l’Adriatico dal Veneto alla Puglia. Piogge sparse in veloce transito tra Sicilia e Calabria meridionale.