Visualizzazioni totali

giovedì 5 maggio 2016

Rai3, Daria Bignardi ha scelto: cacciato Giannini, arriva il riciclato di lusso

Massimo Giannini ha le ore contate: ecco chi vuole piazzare il direttore Bignardi alla conduzione di Ballarò



Che il direttore di Raitre Daria Bignardi voglia rinnovare la conduzione di Ballarò è cosa piuttosto nota. Massimo Giannini avrebbe (televisivamente) le ore contate, e ora Dagospia fa il nome di chi potrebbe prendere il suo posto. Scrive il sito di Roberto D'Agostino: "Qualcuno avverta Massimo Giannini che la spocchiosa neo-direttora di Raitre Daria Bignardi ha già scelto il suo sostituto per la prossima stagione di Ballarò! Trattasi del neo “disoccupato” Andrea Vianello...".

Vianello è l'ex direttore di Raitre. Non è durata molto la sua panchina: la Bignardi gli avrebbe promesso la prima serata.

Supernave da guerra senza equipaggio È l'ultima arma letale di Obama / Guarda

Usa, varata la nave da guerra priva di equipaggio


140 tonnellate e 40 metri di lunghezza, non si tratta della solita nave da guerra costruita dai produttivissimi cantieri americani ma di un trimarano armato che, grazie ad un sofisticato sistema radar che permette una navigazione in autonomia senza il rischio di entrare in rotta di collisione con altri vascelli, non ha bisogno di capitano e equipaggio. La Sea Hunter, ha solcato i mari davanti alle coste di San Diego, in California, per i primi test. Il progetto delle forze armate statunitensi potrebbe cambiare l'intero settore dei trasporti marittimi e rappresenta, per il Pentagono, addirittura «l’alba di una nuova era nella tattica navale e nel campo dell’automatizzazione». La Sea Hunter può navigare a 27 nodi (circa 50 km/h) restando in mare per quasi 90 giorni. Progettata per cacciare i sottomarini nemici la nave è stata costruita in Oregon e progettata dalla Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency), un'agenzia governativa con lo scopo di realizzare progetti all'avanguardia per l’esercito Usa.

MATTEO SVELA IL PIANO In pensione prima: i dettagli Benzina e bollo, sono dolori

Novità su tasse, pensioni e bollo auto. L'idea di Renzi per spennarci ancora


Nel marasma di argomenti che vengono fuori ogni volta che Matteo Renzi fa una diretta video su Facebook, nell'ultima occasione sono spuntati un paio di macigni che faranno discutere. Renzi ha affrontato il tema rovente delle pensioni, surriscaldato dall'arrivo in questi giorni delle buste arancioni dell'Inps, oltre che dalle parole del presidente dell'istituto di previdenza, Tito Boeri, che ha profetizzato per i nati negli anni Ottanta almeno quarant'anni di lavoro e il raggiungimento della pensione non prima dei 75 anni. Ora sulle pensioni potrebbe arrivare l'ennesima riforma, come ha accennato Renzi: "Interverremo nella legge di stabilità del 2017. Quello su cui stiamo lavorando è creare un meccanismo, si chiamerà Ape - ha aggiunto il premier -  c’è già il simbolo, il nome, ne abbiamo parlato con l’Inps e sarà lo strumento in vigore con la legge di stabilità del 2017 con cui chi vorrà potrà anticipare con una decurtazione economica l’ingresso in pensione solo un certo periodo di tempo. L'operazione - ha concluso - va incontro ai nati tra il '51 e il '53". Prima che il progetto veda la luce, però, Renzi ha intenzione di confrontarsi con i sindacati e i datori di lavoro, ma dovrà fare i conti anche con l'Europa e i vincoli di bilancio da rispettare. 

Tasse - A proposito di pressione fiscale, Renzi si è vantato di aver ridotto le tasse negli ultimi due anni, anzi di aver intenzione di continuare a ridurle ancora. Peccato però che la voglia di abbassare le imposte gli sia passata non appena un utente gli ha lanciato la proposta di eliminare il bollo auto, aumentando però le accise sul carburante. L'aumento "ragionevole" delle tasse sulla benzina secondo Renzi: "Non è una cattiva idea". Passa poco e un altro utente su Twitter ha bacchettato il premier: "Aumentare le accise? Ma se nel 2014 avevi promesso di abolirle...". Renzi se ne sarà dimenticato, i suoi elettori evidentemente no.

"Questo borotalco provoca il cancro" La morte misteriosa: c'è la sentenza

Talco cangerogeno, ancora una condanna per Johnson&Johnson


Ennesima condanna per la Johnson&Johnson. Stavolta ad aver ragione sulla grande multinazionale una donna malata di tumore alle ovaie sviluppatosi a causa del talco usato per anni. L’azienda dovrà risarcire 55 milioni di dollari a Gloria Ristesund, 62enne del South Dakota.

La causa - La sentenza, pronunciata oggi, arriva dalla stessa corte che nel mese di febbraio aveva emesso un altro verdetto sfavorevole alla J&J, obbligandola a sborsare 72 milioni di dollari alla famiglia di una donna dell’Alabama, Jackie Fox, deceduta in seguito allo stesso tipo di malattia.  Gli avvocati dell’accusa hanno sostenuto che il gruppo sapeva dei grossi rischi legati all’uso del prodotto e avrebbe omesso di informare correttamente i consumatori, come sarebbe emerso peraltro anche da alcuni documenti interni dell’azienda presentati al processo.

Il ricorso - I problemi per l’azienda statunitense però non terminano certo con questa sentenza e anzi queste ultime potrebbero essere fondamentali per la determinazione di altre 1.200 cause pendenti sulla stessa tematica con altre che, secondo gli esperti, potrebbero aggiungersi dopo le recenti notizie. La Johnson & Johnson ha annunciato che presenterà appello per entrambe le decisioni, precisando che le sentenze sono contrarie ai risultati di decenni di ricerche le quali sostengono la sicurezza del talco, mai inserito tra quelle a rischio di favorire la comparsa di un tumore alle ovaie.

La lista di tutti i ministri grillini Svolta di Grillo: chi ha fatto fuori

Il Movimento 5 Stelle si prepara a governare: ecco la lista dei futuri ministri



Il Movimento 5 Stelle è diventato grande e sembra finalmente pronto ad abbandonare l’opposizione, terreno in cui è nato e cresciuto, per tentare l’impresa del governo. Dopo la riorganizzazione interna seguita alla morte del papà Casaleggio, i pentastellati si sono rimboccati le mani alla ricerca dei nomi giusti. Quelli per occupare i ministeri del futuro governo. Ma la lista è lungi dall'essere terminata.

I nomi - C’è il professor Maurizio Verna, ordinario di patologia clinica alla Sapienza di Roma, per il dicastero della Sanità, Salvatore Settis, presidente del consiglio scientifico del Louvre, per i beni e le attività culturali, Maurizio Dècina, professore del politecnico di Milano, per le telecomunicazioni e la fisica Maria Rita d’Orsogna per l’Ambiente. Ovviamente, in coerenza con la linea del movimento, si tratta solo di candidature. Sarà il popolo della rete, come sempre, a scegliere i nomi dalla lista sulla base di un procedimento simile a quello adottato nella scelta del candidato per il Quirinale.

Da definire - Tuttavia, mancano ancora i nomi più difficili: quelli per l’Economia e gli Esteri. D’altro canto le esigenze del M5S sono cambiate: devono presentare un’offerta politica credibile senza far perdere di forza al versante movimentista. Quindi, addio alla linea anti-euro e benvenuti i nomi che possono garantire un dialogo con le imprese e i partner europei, anche se con esperienze politiche pregresse. La lista ufficiale verrà sottoposta ai grillini dopo il voto alle amministrative e sul referendum.

Vedete questa banconota? Sparirà Arrivano altri due nuovi tagli: eccoli

Addio alle banconote da 500 euro arrivano due nuovi tagli



Il biglietto da 500 euro non verrà più prodotto nè emesso ma continuerà ad avere valore. La produzione delle banconote da 500 euro verrà fermata da subito, mentre lo stop alle emissioni avverrà dalla fine del 2018, "quando verranno introdotte le programmate banconote da 100 e 200 euro". "Tutte le altre banconote, da quella da 5 euro a quella da 200 euro resteranno in vigore". La Bce precisa poi che la banconota da 500 euro, non verrà abolita.

"In vista del ruolo internazionale dell’euro - si legge nella nota dell’istituto - e della diffusa fiducia nelle sue banconote, quella da 500 euro resterà una valuta legale e potrà dunque essere usata come moneta di pagamento e come riserva di valore. L’Eurosistema, che comprende la Bce e le banche nazionali dell’area euro, adotteranno le misure necessarie per assicurare che le restanti denominazioni siano disponibili nella giusta quantità". "La banconota da 500 euro - prosegue la nota della Bce - come le altre banconote in euro, manterrà sempre il suo valore e potrà essere scambiata nelle banche nazionali dell’Eurosistema per un periodo di tempo illimitato". 

mercoledì 4 maggio 2016

Augias, pazzesche parole in diretta Così umilia in tv la piccola Fortuna

Augias, pazzesche parole in diretta: così umilia in tv la piccola Fortuna Loffredo


Chissà, forse è stato frainteso, forse non intendeva dire esattamente quel che ha detto a Di Martedì, intervistato da Giovanni Floris. Fatto sta, però, che Corrado Augias è stato aspramente criticato, quando non insultato, sui social network per le parole pronunciate in merito alla piccola Fortuna Loffredo, la bimba di 6 anni violentata e uccisa per anni in un condominio di Caivano, popoloso centro alle porte di Napoli. Parlando di donne e violenza, Floris ha chiesto una opinione sulla tremenda vicenda al giornalista, conduttore tv e scrittore. E Augias ha usato parole quantomeno imprudenti di fronte a una vasta audience televisiva: "Fa impressione il contrasto tra lo sfondo e la bimba. Ha 5-6 anni e pure guardi come si atteggia, come è pettinata, guardi i boccoli... Aveva 5-6 anni ma si atteggiava come se ne avesse 16 o 18".