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sabato 30 aprile 2016

Caivano (Na): Fortuna, il racconto da brividi dell'amica: "Lui era sopra, lei gli dava calci e poi ..."

Svolta nell'omicidio di Fortuna Loffredo, parla l'amichetta: "Lui l'ha violentata e poi l'ha buttata giù"



Sono passati quasi due anni da quando la piccola Fortuna Loffredo, di sei anni, è morta precipitando dal bancone all’ottavo piano del palazzo in cui viveva nel Parco Verde di Caivano (in provincia di Napoli) il 24 giugno 2014. Non si è trattato di un suicidio né di un incidente. Qualcuno l’ha buttata giù. Dall’autopsia è emerso che la bambina era stata vittima di “abusi cronici”. Ma in tutto questo tempo nessuno degli inquilini ha parlato. Per quasi due anni le forze dell’ordine si sono scontrate con un muro di omertà. Gli adulti “ostacolavano le indagini”. Alla fine, una bimba ha parlato. Era l’amica del cuore di Fortuna, detta Chicca, e ha assistito ai suoi ultimi momenti di vita.

La bimba, che adesso ha undici anni, era stata allontanata dal palazzo e affidata alle cure di una casa famiglia. Lì, lo scorso 23 marzo ha raccontato al pm e a una psicologa la verità sul palazzo degli orrori. Un nido di pedofili, dove i bambini venivano ripetutamente violentati. La lista delle vittime è lunga: lei stessa, sua sorella e suo fratello, l’amica Chicca. Poi la bambina fa il nome del colpevole: Raimondo Caputo, 44 anni, il compagno della madre, Marianna Fabozzi. È lui l’orco che ha abusato dei figli della compagna e anche della piccola Fortuna. E proprio il rifiuto di subire l’ennesima violenza è stata la causa della morte di Fortuna.

Gli ultimi momenti di vita - Fortuna è andata a casa dell’amica per giocare, ma lei stava aiutando la mamma nelle pulizie. Mentre aspettava che l’amica finisse le faccende, Fortuna ha deciso di tornare a casa sua per cambiarsi le scarpe perché le facevano male. Esce e Raimondo Caputo, che era in casa, la segue fuori dalla porta. L’amichetta e la mamma, Marianna Fabozzi, vedono che i due si dirigono su per le scale verso l’ottavo piano invece che giù dove abitava Chicca. Finite le pulizie la bambina chiede alla madre di accompagnarla all’ottavo piano a prendere Fortuna così che potessero andare a giocare. Salite le scale, madre e figlia vedono Raimondo Caputo violentare Fortuna. “Chicca era sdraiata e anche lui sdraiato e si buttava addosso a Chicca” mentre la bambina “gli dava i calci”. Allora lui “la prende in braccio e la butta giù” è l'agghiacciante racconto fatto dalla bambina.

L'epilogo - Marianna Fabozzi ha visto tutto ma per proteggere il compagno dice alla figlia che quello che hanno visto doveva rimanere un segreto. La donna non ha mai parlato con gli inquirenti. La figlia per fortuna sì. Marianna Fabozzi si trova ai domiciliari con l’accusa di concorso in violenza sessuale sulla figlia di tre anni. Raimondo Caputo è già in carcere a Poggioreale dal novembre 2015, per violenza sessuale su minore. Ora è accusato anche dell’omicidio di Fortuna Loffredo.

GLI UOMINI DI RENZI Chi ha messo il premier nei ruoli-chiave dell'Italia

Le nuove nomine di Renzi (per 2 anni): Pansa alla sicurezza, Gabrielli alla Polizia



"Ho sentito nei giorni scorsi una ridda di nomi, come se dovessi mettere un amico a capo dei servizi segreti... Abbiamo deciso di fare oggi le nomine che dureranno due anni. Ci siamo dati come regola nomine biennali per una questione di correttezza". Matteo Renzi introduce così a palazzo Chigi le nuove nomine ai vertici di forze dell'ordine e servizi segreti. "Quando si parla di fare delle nomine sulla sicurezza vogliamo valorizzare figure istituzionali. Cambiavano i governi e si facevano delle nomine. Oggi la politica rivendica la possibilità di fare le nomine con trasparenza totale. Si tratta di nomine totalmente istituzionali. Non ci sono cordate e cordelline, c'è un meccanismo chiaro per cui ai servizi ci va il capo della polizia". "Ho chiesto all'autorità delegata ai servizi, il senatore Minniti, di comunicare prima delle nomine alle opposizioni le nomine fatte. Non ho chiamato io singoli, perché non mi sembrava opportuno", ha aggiunto il premier. 

Gli uomini di Renzi - Il capo della Polizia Alessandro Pansa è stato nominato al vertice del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, al posto di Giampiero Massolo, mentre il prefetto di Roma Franco Gabrielli è stato nominato capo della Polizia al posto di Pansa. Il generale dei Carabinieri Mario Parente è a capo invece dell'Aisi e Giorgio Toschi alla Guardia di Finanza al posto di Capolupo. L'ammiraglio Valter Girardelli è il nuovo capo di stato maggiore della Marina Militare, mentre il generale dell'Esercito Carmine Masiello è il nuovo consigliere militare di palazzo Chigi. 

Inps: andremo in pensione prima alla faccia di Renzi, ma son guai

Andremo tutti in pensione prima: alla faccia di Renzi. Ma c'è una fregatura



La buona notizia è che dobbiamo lavorare meno e che andremo prima in pensione. La cattiva notizia è strettamente legata alla prima: smettiamo prima di lavorare perché la nostra vita si è accorciata. Un'inversione di tendenza che ha certificato l'Istat. Per gli uomini la speranza di vita è calata di due mesi, da 80,3 anni e quella delle donne di tre mesi da 85 anni a 84,7. Il Messaggero ha sentito diversi esperti per chiedere appunto le conseguenze dell'accorciarsi della vita da un punto di vista della previdenza.  Alberto Brambilla, presidente del Centro studi Itinerari previdenziali, già a capo del Nucleo tecnico di valutazione della spesa previdenziale, non ha dubbi. "Se la speranza di vita si riduce», dice al quotidiano romano "anche l' età di pensionamento deve scendere. Se la tendenza del 2015 fosse confermata anche nel 2016 e nel 2017 nel prossimo adeguamento programmato per il 2019 l' età dovrebbe rimanere stabile a 66 anni e 7 mesi o addirittura scendere". Brambilla spiega che la speranza di vita è un parametro utilizzato nei coefficienti di trasformazione. Un meccanismo in base al quale si calcola l'importo della pensione.

I conti - Se l' aspettativa di vita scende e i coefficienti non vengono adeguati, il lavoratore riceverebbe in pratica una pensione inferiore al dovuto. Fino all'arrivo del salva-Italia approvato dal governo Monti a fine 2011, gli adeguamenti dei requisiti erano triennali, adesso sono biennali.  Una bella rogna per il governo Renzi che adesso si trova davanti a un dato che nessuno aveva previsto: la vita che si accorcia. Alcuni esperti, sono certi nel dire che a fronte di questa novità anche l'età pensionabile dovrà ridursi. In pratica, nel 2019, con il prossimo adeguamento, l'età di pensionamento dovrebbe rimanere stabile se non addirittura scendere. Ma le norme non sono chiare. 

Vieni Avanti Crotone, la Calabria torna in serie A

Vieni Avanti Crotone, la Calabria torna in serie A


di Daniele Dell'Orco



Le sessantamila anime della città di Crotone hanno tutte qualcosa in comune: la devozione per San Dionigi, l'attaccamento a Pitagora (quello del teorema, che qui fondò la sua scuola) e la musica di Rino Gaetano, crotonese doc. Da oggi, a questi tre totem se ne affiancherà un altro, che arriva dalla Croazia e che anziché ascoltare Ma il cielo è sempre più blu ama pogare ai concerti di heavy metal. Si chiama Ivan Juric e ha portato il Crotone a conquistare per la prima volta una promozione in Serie A, con tre giornate di anticipo, grazie al pareggio 1-1 col Modena, dopo il vantaggio emiliano di Luppi pareggiato dal rigore del "senatore" Palladino (un anno fa tra le fila del Parma fallito). Juric è l'unico tecnico in Italia a giocare col 3-4-3. Anzi, l'unico oltre al suo mentore, Gian Piero Gasperini, che lo ha allenato al Genoa e lo ha avuto come assistente a Palermo e all' Inter.

Prima di conoscere Gasperini, però, Juric era già entrato nel cuore di tale Giuseppe Ursino, il ds del Crotone che lo prelevò dal Sibenik (serie B croata) e lo convinse a vestire il rossoblù per 5 stagioni (dal 2001 al 2006). Ursino è per distacco il miglior direttore sportivo d' Italia e da più di vent' anni scopre alcuni dei più interessanti talenti del nostro calcio. Con dieci lire in tasca. Sì, perché da quando i pitagorici rinacquero dopo il fallimento del 1991, Ursino ha rivoluzionato ogni anno la squadra con prestiti, svincolati e rilanci di talenti inespressi, scalando tutte le categorie dalla promozione alla A. Negli ultimi anni sono passati per la Calabria Pellé, Nocerino, Florenzi, Sansone, Cataldi e Bernardeschi, che hanno poi iniziato la loro carriera tra i grandi. Ora, tutta la squadra (età media 25,2 anni) approderà nella massima serie, sempre grazie ai giovani prestiti: il '94 Ricci e il '95 Balasa (entrambi della Roma), Capezzi ('95 della Fiorentina) e Guy Yao (ivoriano '96 dell' Inter). Oltre a loro i veterani Modesto (crotonese, con un passato tra Palermo e Genoa) e Paro, già vincitore del campionato di B con la Juve nel 2006. A trascinare i calabresi, però, sono stati i gol di Ante Budimir, croato pure lui, classe '91 già riscattato dal St.Pauli e autore di 16 gol.

Tutti loro sono i nuovi Carpi e Frosinone, autori di un' impresa che come nelle più belle storie vede lo sport come fonte di rivincita sociale. Prima di arrivare in testa alla classifica di B, infatti, Crotone primeggiava solo in graduatorie meno gratificanti. È la provincia con il tasso di disoccupazione più alto d' Italia (31,46%) ed è all' 89° posto tra le città con l' indice di qualità della vita più alto del Paese, per dirne due. Dopo la rinascita sui campi da gioco, però, calcio e politica mai come in questi giorni sembrano essere così vicini e visto che il 5 giugno ci sono le elezioni comunali i candidati fanno a gara a chi promette di più per aiutare il club a restare in A, partendo dall' adeguamento dello stadio Scida, che dai 9mila spettatori attuali dovrà arrivare a ospitarne 16 mila.

Il presidente Raffaele Vrenna, che nel 2011 ha affrontato un processo per concorso esterno in associazione mafiosa venendo assolto in appello dopo una condanna a 4 anni in primo grado, si dice pronto ad investire per ottenere la salvezza. Grazie pure, chissà, a un amico in Vaticano, quel Papa Francesco che il 20 aprile sventolò una sciarpa rossoblù in piazza San Pietro e che, indicendo un Giubileo straordinario, ha reso ancora possibile il binomio anno santo-promozione che già nel 2000 valse al Crotone l' approdo dalla C1 alla B.

Scandalo hot a Corte, ora Kate trema William perde la testa per un'altra / Chi

Scandalo hot a Corte: c'è una donne che ha fatto perdere la testa a William e Kate trema



Capelli corvini, occhi verdi e labbra carnose. Bella Hadid, la modella americana sorella della famosa “Barbie pop” Gigi Hadid, è lanciatissima nel mondo dello spettacolo. Da quando ha conquistato la copertina di Vogue Turchia, le sue forme stanno facendo impazzire molti billionaire londinesi. Stando a quanto scrive  Dagospia, però, l’estimatore numero uno è anche il più insospettabile degli insospettabili: il morigeratissimo principe William di Inghilterra. Purtroppo per lui la voce è arrivata fino all’orecchio della consorte Kate, che non l’ha presa proprio benissimo. La coppia ha appena festeggiato i cinque anni di matrimonio. Forse Sua Altezza si è già stancato della Duchessa e stia per percorrere le orme “cornificatrici” dei suoi genitori?

Perché siamo destinati a ingrassare: i dieci motivi della "fame perenne"

Perché siamo destinati a ingrassare: i 10 motivi della fame perenne



La maggior parte di noi, purtroppo, ha sempre fame. Il problema della linea assilla quasi tutti, ma pochi riesco ad essere davvero in forma. Ma c'è un decalogo utile, stilato da Leggo.it, che spiega quali comportamenti possono indurre l'individuo ad avvertire il senso di appetito, e quindi si può iniziare ad agire da lì.

Disidratazione. La sensazione di fame compulsiva potrebbe nascondere, in realtà, la richiesta dell'organismo di acqua o comunque liquidi. 

Dormi male. Il poco sonno aumenta la grelina, un ormone che stimola l’appetito, perché l'organismo richiede più energia e non potendola recuperare con il sonno lo fa attraverso la fame.

Carboidrati. Gli zuccheri chiamano zuccheri, oltre a non dare un sufficiente senso di sazietà, carboidrati e zuccheri raffinati, creano anche dipendenza.

Stress. Adrenalina e cortisolo scatenano una maggior domanda di energia per affrontare lo stress sotto forma di fame.

Troppo alcool. Secondo uno studio, dopo aver bevuto alcolici le persone sono più spinte a ingerire cibi calorici.

Poche proteine. Gli alimenti che effettivamente danno un senso di sazietà sono le proteine, come carne, pesce e uova.

Salti i pasti. E' molto meglio non far trascorrere mai più di 4 ore tra un pasto e l'altro, includendo nella dieta anche spuntini a metà mattinata e a metà pomeriggio.

Pochi grassi. I grassi servono in ogni dieta, in limitate quantità, infatti, aiutano a dare un giusto senso di sazietà.

Troppe immagini di cibo. Anche i fattori psicologici scatenano la fame. Ad esempio, guardare in tv un programma culinario. 

Farmaci. Gli antidepressivi e i corticosteroidi aumentano il senso di fame. Praticamente sempre.

Corona fa uscire di testa Cecchi Paone: battuta omosex, rissa al Costanzo Show

Rissa in tv tra Fabrizio Corona e Cecchi Paone: "La tua omosessualità...", Ale si offende e lascia lo studio



E' un Fabrizio Corona Show, con tanto di lite, quello che si vedrà il prossimo 5 maggio su Rete 4 al Costanzo Show. Dopo quasi quattro anni di silenzio Fabrizio Corona torna a parlare in tv e lo fa senza peli sulla lingua. Corona ha ribattuto colpo su colpo alle provocazioni dei giornalisti, raccontando la sua saga giudiziaria e la sua esperienza in carcere. Tra gli ospiti della puntata c'era anche Alessandro Cecchi Paone che, offeso, ha abbandonato lo studio quando Corona ha insinuato che il neo direttore del Tg 4 avrebbe strumentalizzato la propria omosessualità per farsi pubblicità.

Diverbi accesi anche con il conduttore di Quarto grado Gianluigi Nuzzi che, secondo Corona, avrebbe rubato documenti segreti del Papa durante la stesura del suo libro su Benedetto XVI.